"Castello" Ventrice: si vada oltre il degrado controllato
Egregio Direttore,
ho letto con interesse il tuo articolo circa l'inaugurazione del Presepe all'interno del cortile del Palazzo Prinetti, prevista per questo sabato 21/12. Leggendo questo evento come un'opportunità, dopo anni di chiusura dell'immobile, voglio però fare una riflessione sul futuro del nostro Castello. Come giustamente hai ricordato sono stato protagonista, qualche anno or sono, con altri amici, della nascita e dello sviluppo del "Comitato a tutela di Palazzo Prinetti", proprio per cercare di trovare una via per la rinascita di questo immobile simbolo della Città di Merate. Dopo l'iniziale entusiasmo, con una importante raccolta firme per "I luoghi del cuore" del FAI, assistemmo, nell'impotenza, ad un sostanziale disinteresse politico verso il Castello, se non, in alcuni casi, ad una malcelata ostilità verso le nostre iniziative. Infine, la volontà di Don Luigi Peraboni di serrare l'edificio, per non correre rischi sotto il profilo della incolumità delle persone, portò alla fine dell'operatività del Comitato. Oggi, questa riapertura, spero voglia essere intesa come una volontà generale, ma soprattutto politica, di voler trovare una soluzione concreta per la riapertura, la valorizzazione e il rilancio del Palazzo Prinetti. Sarebbe l'ennesimo passo falso, accontentarsi e gioire per la riapertura dei cortili, senza avere in mente una strategia chiara e di medio/lungo periodo per riportare a nuova vita l'edificio e, con esso, tutto il centro cittadino, che negli ultimi anni sta assistendo ad una lenta ma costante agonia del commercio di vicinato e della socialità.
Non vorrei mai che il Sindaco Salvioni, come il suo collega genovese Doria, volesse anch'egli prossimamente teorizzare un "degrado controllato" degli edifici storici cittadini, limitandosi ad interventi di piccolo cabotaggio...ci vogliono coraggio e coerenza, anche se, sovente, non portano voti ma ostacoli.
Con i migliori saluti e i migliori auguri di buon Natale
ho letto con interesse il tuo articolo circa l'inaugurazione del Presepe all'interno del cortile del Palazzo Prinetti, prevista per questo sabato 21/12. Leggendo questo evento come un'opportunità, dopo anni di chiusura dell'immobile, voglio però fare una riflessione sul futuro del nostro Castello. Come giustamente hai ricordato sono stato protagonista, qualche anno or sono, con altri amici, della nascita e dello sviluppo del "Comitato a tutela di Palazzo Prinetti", proprio per cercare di trovare una via per la rinascita di questo immobile simbolo della Città di Merate. Dopo l'iniziale entusiasmo, con una importante raccolta firme per "I luoghi del cuore" del FAI, assistemmo, nell'impotenza, ad un sostanziale disinteresse politico verso il Castello, se non, in alcuni casi, ad una malcelata ostilità verso le nostre iniziative. Infine, la volontà di Don Luigi Peraboni di serrare l'edificio, per non correre rischi sotto il profilo della incolumità delle persone, portò alla fine dell'operatività del Comitato. Oggi, questa riapertura, spero voglia essere intesa come una volontà generale, ma soprattutto politica, di voler trovare una soluzione concreta per la riapertura, la valorizzazione e il rilancio del Palazzo Prinetti. Sarebbe l'ennesimo passo falso, accontentarsi e gioire per la riapertura dei cortili, senza avere in mente una strategia chiara e di medio/lungo periodo per riportare a nuova vita l'edificio e, con esso, tutto il centro cittadino, che negli ultimi anni sta assistendo ad una lenta ma costante agonia del commercio di vicinato e della socialità.
Non vorrei mai che il Sindaco Salvioni, come il suo collega genovese Doria, volesse anch'egli prossimamente teorizzare un "degrado controllato" degli edifici storici cittadini, limitandosi ad interventi di piccolo cabotaggio...ci vogliono coraggio e coerenza, anche se, sovente, non portano voti ma ostacoli.
Con i migliori saluti e i migliori auguri di buon Natale
Giacomo Ventrice