Osnago: in Consiglio Irpef Imu, bilancio e investimenti
Lunedì 16 dicembre si è tenuto il primo dei due consigli comunali che l'Amministrazione di Osnago ha in programma di affrontare questa settimana (il secondo si tiene giovedì 19 dicembre alle 18.00). Ad aprire la lunga lista di punti all'ordine del giorno, subito dopo l'ordinaria approvazione dei verbali della seduta precedente, il consigliere Federico Dusi ha dato lettura di una mozione portata da lui in aula e proposta dall'Associazione Avviso Pubblico, da anni al fianco di più di 600 enti comunali, tra cui Osnago, contro le infiltrazioni di mafie e corruzione, relativa ai tagli ai fondi destinati agli amministratori locali vittime di minacce e ai comuni sciolti per infiltrazioni mafiose.
Il consigliere Federico Dusi ha illustrato i dettagli della proposta, evidenziando che la legge di bilancio 2025-2028 prevede tagli significativi ai fondi per la sicurezza delgli Amministratori locali e per la manutenzione di opere pubbliche nei comuni sciolti per mafia. Nello specifico, il fondo destinato a tutelare amministratori minacciati subirà una riduzione dell'80%, mentre il fondo per le opere pubbliche dei comuni commissariati verrà completamente azzerato. "La lotta alla criminalità organizzata – ha riportato Dusi dalla mozione – è un caposaldo della vita democratica del nostro Paese. Il taglio dei fondi mina il sostegno agli amministratori più esposti e impedisce progetti fondamentali per la sensibilizzazione alla legalità e la formazione di giovani e dipendenti pubblici". Dusi ha inoltre citato dati preoccupanti: nel primo semestre del 2024 si è registrato un aumento del 26,7% degli atti intimidatori verso amministratori locali, con 327 episodi denunciati, contro i 258 dello stesso periodo del 2023. Anche la Lombardia non è immune, con 85 casi di minacce a carico di amministratori negli ultimi tre anni. La mozione letta in aula chiede dunque al governo italiano il reintegro dei fondi tagliati, evidenziando la necessità di sostenere gli enti locali nella lotta alla criminalità organizzata e nel garantire la sicurezza degli amministratori. Al momento della votazione il gruppo di minoranza ha votato a sfavore della mozione, in quanto, come spiegato dal consigliere Marco Riva: "La nostra proposta è quella di non interferire con le attività del governo, che, evidentemente, sta spostando questi fondi, e io spero, su un progetto migliore di cui sono certo che il governo ha". Non è mancata la risposta del sindaco Felice Rocca, che ha sottolineato la certezza del taglio ai fondi, senza avere d'altro canto chirezza in merito ad un piano effettivo di lotta alle infiltrazioni mafiose.
Conclusa questa prima parte, il dibattito si è spostato sul punto successivo, riguardante l’adesione alla Stazione Unica Appaltante (SUA) della Provincia di Lecco, illustrato dal sindaco Felice Rocca. “Il Comune di Osnago, secondo le normative odierne, è obbligato a ricorrere a un soggetto aggregatore qualificato in determinate condizioni – ha spiegato il sindaco –. Ci tengo però a sottolineare che i nostri uffici tecnici dispongono di competenze tali da poter emettere bandi di gara autonomamente. Tuttavia, è nostro dovere rispettare la legge”. Rocca ha chiarito che l’obbligo di adesione riguarda forniture e servizi superiori ai 140.000 euro, lavori superiori ai 500.000 euro, concessioni e partenariati pubblico-privati di qualsiasi importo, oltre alle procedure di gara connesse al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). “Dal 2015 aderiamo alla SUA della Provincia di Lecco, con rinnovi periodici. L’ultimo scadrà il 31 dicembre 2024, e nei giorni scorsi è pervenuta una richiesta di rinnovo con un nuovo testo convenzionale che, di fatto, ricalca il precedente”. Tra le novità proposte vi è una riduzione del contributo fisso dovuto dai Comuni aderenti, che passa da 0,15 euro per abitante a 0,10, oltre a un aggiornamento formale del riconoscimento degli incentivi per le funzioni tecniche alla Provincia. “Il contenuto rimane invariato – ha precisato il sindaco – ma è doveroso approvare formalmente l’adesione al nuovo testo proposto”. La proposta è stata votata favorevolmente all’unanimità.
Il quarto punto all'ordine del giorno ha riguardato l’affidamento della gestione dei servizi pubblici locali, con particolare riferimento al ciclo integrato dei rifiuti. Il sindaco Felice Rocca ha spiegato la delibera, che conferma l’affidamento alla società Silea Spa per il periodo 1° gennaio 2025 - 31 dicembre 2029. Rocca ha ricordato come, nel 2015, il consiglio comunale avesse espresso un atto di indirizzo per l’affidamento a Silea, impedito però dal contratto parallelo con Geco, valido fino al 31 maggio 2024. “Ora, con la scadenza di quest’ultimo contratto, possiamo confermare pienamente Silea come gestore unico, allineandoci alla scelta già effettuata dagli altri comuni della provincia di Lecco”, ha dichiarato il sindaco. Rocca ha inoltre precisato che l’adeguamento al metodo tariffario MTR-2 porterà i costi dei servizi per il 2025 a circa 422mila euro più IVA, un aumento già evidenziato durante le discussioni sul bilancio. Nel dibattito, il consigliere Riva ha sollevato alcune questioni: “Non abbiamo ricevuto risposte, negli ultimi cinque anni, su quanto Silea venga remunerata per i materiali presenti nei sacchi viola. Inoltre, nel Piano Economico Finanziario si notano aumenti significativi dei costi. Infine, vista l’insoddisfazione dei cittadini per il ritiro bisettimanale dei sacchi viola, avete considerato quanto costerebbe un ritiro settimanale?”. Il sindaco Rocca ha risposto chiarendo che il costo aggiuntivo per il ritiro settimanale dei sacchi viola sarebbe di circa 40mila euro, una possibilità che l’amministrazione sta valutando insieme a un eventuale ritiro bisettimanale per i sacchi rossi. Ha inoltre sottolineato come i dettagli economici siano già riportati nel PEF, precisando che gli aumenti derivano dal passaggio al nuovo metodo tariffario MTR-2 imposto da ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente), indipendente da Silea. Il consiglio ha infine approvato la delibera all’unanimità.
A seguire è toccato all'assessore Ernesto Sirtori presentare i successivi punti di stampo economico finanziario, partendo dall'approvazione delle aliquote imposta municipale propria (IMU) per l'anno 2025. L'assessore ha sottolineato che le aliquote rimarranno invariate rispetto agli anni precedenti. L'aliquota ordinaria, fissata allo 0,98%, si applica principalmente alle aree edificabili, seconde case, terreni agricoli e fabbricati commerciali e industriali. Altre aliquote significative includono lo 0,6% per le abitazioni principali di lusso, con una detrazione di 200 euro, e lo 0,8% per alloggi concessi in comodato d'uso gratuito o a canone concordato. Sirtori ha precisato che, per le abitazioni in comodato d'uso, il calcolo prevede una riduzione del 50% della base imponibile, mentre per gli affitti a canone concordato vengono applicate regole specifiche per verificarne l'idoneità. Per gli anziani e i disabili residenti in istituti di ricovero, l'IMU è azzerata, purché l'immobile non sia locato a terzi. L'assessore ha fornito un quadro delle entrate previste, con un gettito complessivo stimato in 1,55 milioni di euro, di cui 200.000 euro dovranno essere trasferiti allo Stato. Le date di scadenza per il pagamento dell'imposta restano fissate al 16 giugno per l'acconto e al 16 dicembre per il saldo. Tra i servizi offerti dal Comune per facilitare i cittadini, Sirtori ha evidenziato la disponibilità del servizio "IMU facile" presso l'Ufficio Tributi, operativo dal 15 maggio di ogni anno, e la presenza sul sito comunale di un calcolatore online che consente di determinare l'importo dovuto inserendo dati catastali e personali. Infine, l'assessore ha illustrato l'andamento degli incassi IMU negli ultimi anni, con una percentuale di recupero che si attesta tra il 93% e il 95% grazie al ravvedimento operoso. Ha anche ricordato che l'aliquota ordinaria dello 0,90% è in vigore dal 2016, anno in cui è stata aggiornata per l'ultima volta.
Passando al bilancio preventivo per il 2025, l'assessore Sirtori ha illustrato una previsione di entrate tributarie complessive pari a 3.383.000 euro. Questa cifra include IMU, TARI, addizionale IRPEF, il Fondo di Solidarietà comunale e il recupero degli arretrati. A queste si aggiungono contributi e trasferimenti statali, regionali e locali per un totale di 640.000 euro derivanti da entrate extra tributarie, come ricavi da servizi comunali, trasferimenti dal Comune di Lomagna per costi del personale e il canone unico patrimoniale. La spesa corrente prevista è di 4.020.000 euro, a cui si sommano 200.000 euro per il conto capitale. Gli investimenti pianificati ammontano a 260.000 euro, portando il totale delle entrate e uscite previste a 4.481.000 euro, mentre il bilancio generale del Comune si attesta a 6.233.000 euro. Sirtori ha poi affrontato il tema dell'indebitamento del Comune, attualmente al 2,94% delle entrate correnti, ben al di sotto del limite del 10% imposto dal testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali (TUOEL). Anche considerando il mutuo per l'efficientamento energetico della palestra della scuola elementare, che aggiungerà 27.000 euro, il rapporto salirebbe al 3,24%, mantenendosi comunque entro i parametri di sicurezza. Il rimborso dei mutui previsti per il 2025 è di 298.000 euro, con una progressiva diminuzione negli anni successivi: 291.000 euro nel 2026 e 271.000 euro nel 2027. Una significativa riduzione è attesa nel 2028, con l'estinzione di mutui rilevanti, tra cui quello relativo alla Cassinetta, che porterà il totale annuo a 184.000 euro.
L'assessore Sirtori ha proseguito la discussione economica introducendo le aliquote e le soglie di esenzione relative all'addizionale comunale l'IRPEF, evidenziando le principali modifiche previste per il 2024 e il 2025. Tra le principali novità, ha evidenziato che la fascia di reddito da 0 a 15.000 euro è stata eliminata, sostituita da una prima fascia da 0 a 28.000 euro, mentre le altre fasce sono rimaste invariate. L'assessore ha sottolineato che non ci sono variazioni significative per quanto riguarda il numero di cittadini coinvolti, ad eccezione dell'accordo delle prime due fasce. Un elemento di stabilità tra il 2024 e il 2025 è rappresentato dalla conferma dell'esenzione per i contribuenti con redditi inferiori ai 15.000 euro, che non pagheranno l'addizionale IRPEF neanche nel 2025. l'Assessore ha spiegato che l'incremento delle aliquote nella fascia da 28.000 a 50.000 euro è stato ritenuto necessario per sostenere il bilancio del 2025. Le aliquote sono state aumentate dello 0,10%, passando dallo 0,55% allo 0,65% per la prima fascia e dallo 0,65% allo 0,75% per la seconda fascia. Il gettito complessivo previsto è di 671.000 euro, una cifra che, secondo il simulatore, rappresenta il valore massimo possibile, con un incremento di circa 165.000 euro rispetto al gettito previsto con le aliquote invariate. L'assessore Sirtori ha spiegato che, nonostante l'incremento delle aliquote, non si è riuscito a coprire completamente le spese correnti previste, lasciando un disavanzo di circa 40.000 euro. "Il processo che ha portato alla definizione dei numeri è stato lungo e ha richiesto una forte collaborazione tra il settore della ragioneria, gli altri uffici e la politica" ha sottolineato Sirtori l'importante lavoro di affinamento delle spese, che inizialmente erano molto più alte rispetto a quelle presentate. A metà settembre, infatti, si registrava un disavanzo di 320.000 euro, che è stato ridotto a circa 200.000 euro grazie agli aggiustamenti finali. Con l'introduzione delle nuove aliquote, il disavanzo si è ridotto a soli 40.000 euro. L'assessore ha concluso affermando che l'aumento delle imposte è stato un intervento necessario, ma non desiderato, poiché l'ultima cosa che si vorrebbe è gravare sui cittadini.
I tre punti presentati dall'assessore Sirtori sono poi stati commentati dai consiglieri, per lo più dai membri di minoranza che hanno attaccato la gestione economica comunale dell'Amministrazione, definita nello specifico dal consigliere Riva "un disastro", tra cui l'aumento dell'irpef. Sia il consigliere Dusi che il Sindaco hanno dato spiegazione delle manovre economiche prese dall'Amministrazione, ribadendo come l'aumento delle tasse, pur non essendo nei loro progetti nei confronti dei cittadini, è stato obbligato da un incremento delle spese sociali che, senza il sostegno dello Stato, si sono abbattute sulla cassa del Comune nell'ultimo periodo. I due membri di maggioranza hanno inoltre difeso la gestione delle fasce relative all'irpef e del basso tasso che caratterizza le aliquote presentate, lontano dallo 0,80% senza differenziazione in base al reddito che caratterizza diversi comuni limitrofi.
La discussione, accesa per lo più dalle forti ed ormai abituali differenze politiche tra i due gruppi, è sfociata con la votazione dei punti all'ordine del giorno, che ha visto la minoranza sempre a sfavore.
Ha poi ripreso parola il sindaco Rocca per i successivi due punti all'ordine del giorno da affrontare: "Piani di zona per edilizia economica e popolare e piani di zona per insediamenti produttivi e terziari. Aree e fabbricati da cedere in proprietà o diritto di superfice – provvedimenti per anno 2025" e "Approvazione programma affidamento incarichi di studio, ricerca e consulenze per l'anno 2025". Per quanto riguarda il primo punto, la delibera è risultata negativa in quanto il Comune attualmente non possiede aree da cedere e la votazione ha visto l'astensione dei membri di minoranza. Per il secondo punto il Sindaco ha spiegato che al momento non si hanno né si prevedono programmi di consulenza, specificando comunque che ci potrà essere occasione durante l'anno di affidare incarichi non previsti nel programma, qualora sia necessario, e che comunque vanno esclusi dal programma gli incarichi connessi alla progettazione e realizzazione delle opere pubbliche appositamente previsti negli strumenti di progettazione dell'Ente. Al momento della votazione si è registrato il medesimo risultato della precedente.
Il lungo Consiglio Comunale è infine terminato con l'approvazione del programma triennale delle opere pubbliche e degli acquisti delle forniture e dei servizi per il triennio 2025/2027. Tra queste rientra il lavoro al ponte del "Bestec", il cui intervento ha ricevuto una modifica per quel che riguarda il finanziamento, la cui prima parte è già stata versata dal Comune di Osnago, di cui non si sa ancora il valore totale reale, cifra che dovrà essere comunque finanziata 50 e 50 con il Comune Montevecchia. Per quanto riguarda i servizi alcuni in programma per il triennio saranno: concessione per i servizi dell'asilo nido, che si sposterà nella nuova struttura in via Donizetti; servizio trasporto, raccolta e smaltimento rifiuti; pulizia immobili; manutenzione verde comunale.
Il consigliere Federico Dusi ha illustrato i dettagli della proposta, evidenziando che la legge di bilancio 2025-2028 prevede tagli significativi ai fondi per la sicurezza delgli Amministratori locali e per la manutenzione di opere pubbliche nei comuni sciolti per mafia. Nello specifico, il fondo destinato a tutelare amministratori minacciati subirà una riduzione dell'80%, mentre il fondo per le opere pubbliche dei comuni commissariati verrà completamente azzerato. "La lotta alla criminalità organizzata – ha riportato Dusi dalla mozione – è un caposaldo della vita democratica del nostro Paese. Il taglio dei fondi mina il sostegno agli amministratori più esposti e impedisce progetti fondamentali per la sensibilizzazione alla legalità e la formazione di giovani e dipendenti pubblici". Dusi ha inoltre citato dati preoccupanti: nel primo semestre del 2024 si è registrato un aumento del 26,7% degli atti intimidatori verso amministratori locali, con 327 episodi denunciati, contro i 258 dello stesso periodo del 2023. Anche la Lombardia non è immune, con 85 casi di minacce a carico di amministratori negli ultimi tre anni. La mozione letta in aula chiede dunque al governo italiano il reintegro dei fondi tagliati, evidenziando la necessità di sostenere gli enti locali nella lotta alla criminalità organizzata e nel garantire la sicurezza degli amministratori. Al momento della votazione il gruppo di minoranza ha votato a sfavore della mozione, in quanto, come spiegato dal consigliere Marco Riva: "La nostra proposta è quella di non interferire con le attività del governo, che, evidentemente, sta spostando questi fondi, e io spero, su un progetto migliore di cui sono certo che il governo ha". Non è mancata la risposta del sindaco Felice Rocca, che ha sottolineato la certezza del taglio ai fondi, senza avere d'altro canto chirezza in merito ad un piano effettivo di lotta alle infiltrazioni mafiose.
Conclusa questa prima parte, il dibattito si è spostato sul punto successivo, riguardante l’adesione alla Stazione Unica Appaltante (SUA) della Provincia di Lecco, illustrato dal sindaco Felice Rocca. “Il Comune di Osnago, secondo le normative odierne, è obbligato a ricorrere a un soggetto aggregatore qualificato in determinate condizioni – ha spiegato il sindaco –. Ci tengo però a sottolineare che i nostri uffici tecnici dispongono di competenze tali da poter emettere bandi di gara autonomamente. Tuttavia, è nostro dovere rispettare la legge”. Rocca ha chiarito che l’obbligo di adesione riguarda forniture e servizi superiori ai 140.000 euro, lavori superiori ai 500.000 euro, concessioni e partenariati pubblico-privati di qualsiasi importo, oltre alle procedure di gara connesse al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). “Dal 2015 aderiamo alla SUA della Provincia di Lecco, con rinnovi periodici. L’ultimo scadrà il 31 dicembre 2024, e nei giorni scorsi è pervenuta una richiesta di rinnovo con un nuovo testo convenzionale che, di fatto, ricalca il precedente”. Tra le novità proposte vi è una riduzione del contributo fisso dovuto dai Comuni aderenti, che passa da 0,15 euro per abitante a 0,10, oltre a un aggiornamento formale del riconoscimento degli incentivi per le funzioni tecniche alla Provincia. “Il contenuto rimane invariato – ha precisato il sindaco – ma è doveroso approvare formalmente l’adesione al nuovo testo proposto”. La proposta è stata votata favorevolmente all’unanimità.
Il quarto punto all'ordine del giorno ha riguardato l’affidamento della gestione dei servizi pubblici locali, con particolare riferimento al ciclo integrato dei rifiuti. Il sindaco Felice Rocca ha spiegato la delibera, che conferma l’affidamento alla società Silea Spa per il periodo 1° gennaio 2025 - 31 dicembre 2029. Rocca ha ricordato come, nel 2015, il consiglio comunale avesse espresso un atto di indirizzo per l’affidamento a Silea, impedito però dal contratto parallelo con Geco, valido fino al 31 maggio 2024. “Ora, con la scadenza di quest’ultimo contratto, possiamo confermare pienamente Silea come gestore unico, allineandoci alla scelta già effettuata dagli altri comuni della provincia di Lecco”, ha dichiarato il sindaco. Rocca ha inoltre precisato che l’adeguamento al metodo tariffario MTR-2 porterà i costi dei servizi per il 2025 a circa 422mila euro più IVA, un aumento già evidenziato durante le discussioni sul bilancio. Nel dibattito, il consigliere Riva ha sollevato alcune questioni: “Non abbiamo ricevuto risposte, negli ultimi cinque anni, su quanto Silea venga remunerata per i materiali presenti nei sacchi viola. Inoltre, nel Piano Economico Finanziario si notano aumenti significativi dei costi. Infine, vista l’insoddisfazione dei cittadini per il ritiro bisettimanale dei sacchi viola, avete considerato quanto costerebbe un ritiro settimanale?”. Il sindaco Rocca ha risposto chiarendo che il costo aggiuntivo per il ritiro settimanale dei sacchi viola sarebbe di circa 40mila euro, una possibilità che l’amministrazione sta valutando insieme a un eventuale ritiro bisettimanale per i sacchi rossi. Ha inoltre sottolineato come i dettagli economici siano già riportati nel PEF, precisando che gli aumenti derivano dal passaggio al nuovo metodo tariffario MTR-2 imposto da ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente), indipendente da Silea. Il consiglio ha infine approvato la delibera all’unanimità.
A seguire è toccato all'assessore Ernesto Sirtori presentare i successivi punti di stampo economico finanziario, partendo dall'approvazione delle aliquote imposta municipale propria (IMU) per l'anno 2025. L'assessore ha sottolineato che le aliquote rimarranno invariate rispetto agli anni precedenti. L'aliquota ordinaria, fissata allo 0,98%, si applica principalmente alle aree edificabili, seconde case, terreni agricoli e fabbricati commerciali e industriali. Altre aliquote significative includono lo 0,6% per le abitazioni principali di lusso, con una detrazione di 200 euro, e lo 0,8% per alloggi concessi in comodato d'uso gratuito o a canone concordato. Sirtori ha precisato che, per le abitazioni in comodato d'uso, il calcolo prevede una riduzione del 50% della base imponibile, mentre per gli affitti a canone concordato vengono applicate regole specifiche per verificarne l'idoneità. Per gli anziani e i disabili residenti in istituti di ricovero, l'IMU è azzerata, purché l'immobile non sia locato a terzi. L'assessore ha fornito un quadro delle entrate previste, con un gettito complessivo stimato in 1,55 milioni di euro, di cui 200.000 euro dovranno essere trasferiti allo Stato. Le date di scadenza per il pagamento dell'imposta restano fissate al 16 giugno per l'acconto e al 16 dicembre per il saldo. Tra i servizi offerti dal Comune per facilitare i cittadini, Sirtori ha evidenziato la disponibilità del servizio "IMU facile" presso l'Ufficio Tributi, operativo dal 15 maggio di ogni anno, e la presenza sul sito comunale di un calcolatore online che consente di determinare l'importo dovuto inserendo dati catastali e personali. Infine, l'assessore ha illustrato l'andamento degli incassi IMU negli ultimi anni, con una percentuale di recupero che si attesta tra il 93% e il 95% grazie al ravvedimento operoso. Ha anche ricordato che l'aliquota ordinaria dello 0,90% è in vigore dal 2016, anno in cui è stata aggiornata per l'ultima volta.
Passando al bilancio preventivo per il 2025, l'assessore Sirtori ha illustrato una previsione di entrate tributarie complessive pari a 3.383.000 euro. Questa cifra include IMU, TARI, addizionale IRPEF, il Fondo di Solidarietà comunale e il recupero degli arretrati. A queste si aggiungono contributi e trasferimenti statali, regionali e locali per un totale di 640.000 euro derivanti da entrate extra tributarie, come ricavi da servizi comunali, trasferimenti dal Comune di Lomagna per costi del personale e il canone unico patrimoniale. La spesa corrente prevista è di 4.020.000 euro, a cui si sommano 200.000 euro per il conto capitale. Gli investimenti pianificati ammontano a 260.000 euro, portando il totale delle entrate e uscite previste a 4.481.000 euro, mentre il bilancio generale del Comune si attesta a 6.233.000 euro. Sirtori ha poi affrontato il tema dell'indebitamento del Comune, attualmente al 2,94% delle entrate correnti, ben al di sotto del limite del 10% imposto dal testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali (TUOEL). Anche considerando il mutuo per l'efficientamento energetico della palestra della scuola elementare, che aggiungerà 27.000 euro, il rapporto salirebbe al 3,24%, mantenendosi comunque entro i parametri di sicurezza. Il rimborso dei mutui previsti per il 2025 è di 298.000 euro, con una progressiva diminuzione negli anni successivi: 291.000 euro nel 2026 e 271.000 euro nel 2027. Una significativa riduzione è attesa nel 2028, con l'estinzione di mutui rilevanti, tra cui quello relativo alla Cassinetta, che porterà il totale annuo a 184.000 euro.
L'assessore Sirtori ha proseguito la discussione economica introducendo le aliquote e le soglie di esenzione relative all'addizionale comunale l'IRPEF, evidenziando le principali modifiche previste per il 2024 e il 2025. Tra le principali novità, ha evidenziato che la fascia di reddito da 0 a 15.000 euro è stata eliminata, sostituita da una prima fascia da 0 a 28.000 euro, mentre le altre fasce sono rimaste invariate. L'assessore ha sottolineato che non ci sono variazioni significative per quanto riguarda il numero di cittadini coinvolti, ad eccezione dell'accordo delle prime due fasce. Un elemento di stabilità tra il 2024 e il 2025 è rappresentato dalla conferma dell'esenzione per i contribuenti con redditi inferiori ai 15.000 euro, che non pagheranno l'addizionale IRPEF neanche nel 2025. l'Assessore ha spiegato che l'incremento delle aliquote nella fascia da 28.000 a 50.000 euro è stato ritenuto necessario per sostenere il bilancio del 2025. Le aliquote sono state aumentate dello 0,10%, passando dallo 0,55% allo 0,65% per la prima fascia e dallo 0,65% allo 0,75% per la seconda fascia. Il gettito complessivo previsto è di 671.000 euro, una cifra che, secondo il simulatore, rappresenta il valore massimo possibile, con un incremento di circa 165.000 euro rispetto al gettito previsto con le aliquote invariate. L'assessore Sirtori ha spiegato che, nonostante l'incremento delle aliquote, non si è riuscito a coprire completamente le spese correnti previste, lasciando un disavanzo di circa 40.000 euro. "Il processo che ha portato alla definizione dei numeri è stato lungo e ha richiesto una forte collaborazione tra il settore della ragioneria, gli altri uffici e la politica" ha sottolineato Sirtori l'importante lavoro di affinamento delle spese, che inizialmente erano molto più alte rispetto a quelle presentate. A metà settembre, infatti, si registrava un disavanzo di 320.000 euro, che è stato ridotto a circa 200.000 euro grazie agli aggiustamenti finali. Con l'introduzione delle nuove aliquote, il disavanzo si è ridotto a soli 40.000 euro. L'assessore ha concluso affermando che l'aumento delle imposte è stato un intervento necessario, ma non desiderato, poiché l'ultima cosa che si vorrebbe è gravare sui cittadini.
I tre punti presentati dall'assessore Sirtori sono poi stati commentati dai consiglieri, per lo più dai membri di minoranza che hanno attaccato la gestione economica comunale dell'Amministrazione, definita nello specifico dal consigliere Riva "un disastro", tra cui l'aumento dell'irpef. Sia il consigliere Dusi che il Sindaco hanno dato spiegazione delle manovre economiche prese dall'Amministrazione, ribadendo come l'aumento delle tasse, pur non essendo nei loro progetti nei confronti dei cittadini, è stato obbligato da un incremento delle spese sociali che, senza il sostegno dello Stato, si sono abbattute sulla cassa del Comune nell'ultimo periodo. I due membri di maggioranza hanno inoltre difeso la gestione delle fasce relative all'irpef e del basso tasso che caratterizza le aliquote presentate, lontano dallo 0,80% senza differenziazione in base al reddito che caratterizza diversi comuni limitrofi.
La discussione, accesa per lo più dalle forti ed ormai abituali differenze politiche tra i due gruppi, è sfociata con la votazione dei punti all'ordine del giorno, che ha visto la minoranza sempre a sfavore.
Ha poi ripreso parola il sindaco Rocca per i successivi due punti all'ordine del giorno da affrontare: "Piani di zona per edilizia economica e popolare e piani di zona per insediamenti produttivi e terziari. Aree e fabbricati da cedere in proprietà o diritto di superfice – provvedimenti per anno 2025" e "Approvazione programma affidamento incarichi di studio, ricerca e consulenze per l'anno 2025". Per quanto riguarda il primo punto, la delibera è risultata negativa in quanto il Comune attualmente non possiede aree da cedere e la votazione ha visto l'astensione dei membri di minoranza. Per il secondo punto il Sindaco ha spiegato che al momento non si hanno né si prevedono programmi di consulenza, specificando comunque che ci potrà essere occasione durante l'anno di affidare incarichi non previsti nel programma, qualora sia necessario, e che comunque vanno esclusi dal programma gli incarichi connessi alla progettazione e realizzazione delle opere pubbliche appositamente previsti negli strumenti di progettazione dell'Ente. Al momento della votazione si è registrato il medesimo risultato della precedente.
Il lungo Consiglio Comunale è infine terminato con l'approvazione del programma triennale delle opere pubbliche e degli acquisti delle forniture e dei servizi per il triennio 2025/2027. Tra queste rientra il lavoro al ponte del "Bestec", il cui intervento ha ricevuto una modifica per quel che riguarda il finanziamento, la cui prima parte è già stata versata dal Comune di Osnago, di cui non si sa ancora il valore totale reale, cifra che dovrà essere comunque finanziata 50 e 50 con il Comune Montevecchia. Per quanto riguarda i servizi alcuni in programma per il triennio saranno: concessione per i servizi dell'asilo nido, che si sposterà nella nuova struttura in via Donizetti; servizio trasporto, raccolta e smaltimento rifiuti; pulizia immobili; manutenzione verde comunale.
M.Pen.