Meratese: tre rapine davanti al giudice con due condanne
Questa mattina davanti in tribunale a Lecco sono stati affrontati tre casi di rapina consumatisi negli ultimi due anni nel meratese.
Episodi di poco conto, visto l'ammontare del bottino di poche decine di euro, che avevano tuttavia destato particolare preoccupazione nella popolazione, allarmata da episodi di microcriminalità commessi a vicini "della porta accanto" o in luoghi frequentati e in pieno centro.
Difeso dall'avvocato Sonia Bova del foro di Lecco un giovane nordafricano è stato condannato a un anno e sei mesi di reclusione, convertiti in lavori di pubblica utilità, per due rapine commesse a Merate, con un complice che aveva già definito la sua posizione.
La prima era stata consumata a maggio nei pressi del cimitero di Pagnano, a danno di una anziana minacciata e derubata di 20 euro. La seconda qualche mese dopo, a dicembre, sempre ad opera della stessa coppia di malviventi, questa volta nel bar di Sartirana dove uno dei due era entrato armato di una pistola da softair e si era fatto consegnare il denaro in cassa, poco più di cento euro. La fuga in auto era stata ripresa dalle telecamere che avevano portato gli inquirenti sino ai responsabili.
Il terzo caso, infine, rappresentato al giudice e seguito sempre dall'avvocato Sonia Bova, da truffa si è trasformato in rapina.
Un napoletano, infatti, era riuscito a entrare nella casa di una anziana di Olgiate il 22 marzo di quest'anno. Intenzionato a truffarla, l'aveva infine minacciata per farsi consegnare denaro e gioielli. Condannato a due anni e 10 mesi, il soggetto già in carcere si è visto tramutare la pena negli arresti domiciliari.
Episodi di poco conto, visto l'ammontare del bottino di poche decine di euro, che avevano tuttavia destato particolare preoccupazione nella popolazione, allarmata da episodi di microcriminalità commessi a vicini "della porta accanto" o in luoghi frequentati e in pieno centro.
Difeso dall'avvocato Sonia Bova del foro di Lecco un giovane nordafricano è stato condannato a un anno e sei mesi di reclusione, convertiti in lavori di pubblica utilità, per due rapine commesse a Merate, con un complice che aveva già definito la sua posizione.
La prima era stata consumata a maggio nei pressi del cimitero di Pagnano, a danno di una anziana minacciata e derubata di 20 euro. La seconda qualche mese dopo, a dicembre, sempre ad opera della stessa coppia di malviventi, questa volta nel bar di Sartirana dove uno dei due era entrato armato di una pistola da softair e si era fatto consegnare il denaro in cassa, poco più di cento euro. La fuga in auto era stata ripresa dalle telecamere che avevano portato gli inquirenti sino ai responsabili.
Il terzo caso, infine, rappresentato al giudice e seguito sempre dall'avvocato Sonia Bova, da truffa si è trasformato in rapina.
Un napoletano, infatti, era riuscito a entrare nella casa di una anziana di Olgiate il 22 marzo di quest'anno. Intenzionato a truffarla, l'aveva infine minacciata per farsi consegnare denaro e gioielli. Condannato a due anni e 10 mesi, il soggetto già in carcere si è visto tramutare la pena negli arresti domiciliari.
S.V.