Parco: Zardoni non si è accorto dei giochini politici di cui la sua presidenza è figlia o se ne frega?

Sono sconcertato per quanto è successo. La "Comunità del Parco" che nello statuto dell'ente è sottolineata essere la sostanza, la ragione, la logica che ne regge il senso e la funSione è andata in pezzi. Che la colpa sia della fame di potere, di posti, di bandierine e di spillette, dei leader lecchesi della Lega e di FdI è lì da vedere, e non è un bello spettacolo. Zardoni? Poteva certo coltivare le sue legittime ambizioni ma di fronte a tali disastrose conseguenze avrebbe dovuto mollare il colpo. Dopo l'elezione ha detto una frase che va annotata: "Non pensavo che il mio nome risultasse così divisivo, dopo 27 anni di impegno nel Parco". Cos'è, non si è accorto dei giochini politici di cui la sua presidenza è figlia, oppure ritiene di potersene fregare allegramente? Meglio la seconda, ma se vuole dimostrare che è l'uomo che fa la carica e non la carica l'uomo, più che il presidente dovrà fare l'acrobata su un filo teso da una manina che non è la sua. E il filo è traballante. Auguri. Troppo buoni, però, quelli della maggioranza (60mila cittadini contro 20mila). Non ci si può far fregare dalla blitzkrieg del generale Hofmann! Avrebbero dovuto non presentarsi e invalidare la seduta. A brigante, un brigante e mezzo. Invece, alla fin della fiera, vince la minoranza.
E cosa fatta capo ha.
IL 20 DICEMBRE A OLGIATE MOLGORA NEL CONSIGLIO COMUNALE SI DISCUTERA' L'INTERROGAZIONE CON LA QUALE IL GRUPPO "OLGIATE CAMBIA PASSO" HA CHIESTO A SINDACO BERNOCCO E VICESINDACO FRATANGELI DI SPIEGARE PUBBLICAMENTE IL LORO PUNTO DI VISTA E GLI ATTI CONSEGUENTI (il voto per Zardoni) IN QUESTO FRANGENTE IMPORTANTE E SIGNIFICATIVO PER IL NOSTRO TERRITORIO.
Stefano Golfari - Olgiate M.
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