Mandic: apparecchiatura per la diagnostica del tumore al seno donata da Fare Salute

L’associazione Fare Salute ha donato alla Breast Unit dell’Ospedale San Leopoldo Mandic di Merate un'apparecchiatura diagnostica Sentimag per l'identificazione di lesioni mammarie. Un prezioso dono del valore di 30.000 euro. 
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Questo sofisticato e modernissimo apparecchio sostituirà il tracciante radioattivo solitamente iniettato ai pazienti il giorno prima delle operazioni di rimozione del tumore al seno al fine di identificare lo stesso. Sentimag infatti si basa sul magnetismo per riconoscere il suo “Magseed”, un minuscolo seme che funge da marcatore del carcinoma e che viene inserito appunto laddove è localizzato durante la biopsia, in modo tale che – anche un mese più tardi – durante l’operazione i medici potranno ritrovarlo con maggiore precisione, rendendo così l’intervento più conservativo e portando al risparmio dei linfonodi, con un beneficio a livello estetico. 
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Il presidente Giovanni Mandelli e la dottoressa Alessandra Grappiolo
A spiegare di più su Sentimag è stata la dottoressa Carla Magni, direttrice della Breast Unit dell'ASST Lecco e responsabile scientifico di FareSalute, che nella mattinata di martedì 17 dicembre ha preso parte a una conferenza stampa con la dottoressa Alessandra Grappiolo, Direttore Sanitario, e Giovanni Mandelli, presidente di FareSalute. 
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La dottoressa Carla Magni
Prima di lasciare la parola alla dottoressa Magni, la dottoressa Grappiolo ha voluto esprimere il suo ringraziamento al sodalizio, non solo per l’importante donazione, ma anche per tutte le attività attinenti alla gestione di malati oncologici nel territorio che mette in atto e il servizio accoglienza in ospedale. “FareSalute è il nostro angelo custode”. 

La dottoressa Magni a sua volta ha ringraziato FareSalute, ma anche la direzione della Asst per aver accolto la richiesta di Sentimag. “La direzione ci tiene al passo con le novità del mondo scientifico ed è molto attenta anche in ambito di risorse umane. È appena stato fatto un concorso pubblico e sono stati selezionati medici che amplieranno l’organico” ha spiegato, ricordando poi l’articolazione della Brest Unit: una struttura complessa all’interno della Asst che si occupa unicamente del tumore alla mammella.

I numeri riguardante questa patologia sono sempre molto alti. La dottoressa Magni ha ricordato che si tratta della prima causa di morte per neoplasie nei paesi occidentali. È stato stimato che una donna su 8 si ammali di cancro alla mammella. Ogni anno al mondo si attestano circa 1 milione di casi e almeno 400.000 morti. 

Solo in Italia nel 2023 si sono registrati 55.900 nuovi casi, di cui 500 uomini. 12.500 invece sarebbe il numero di decessi annuali. Al momento si conterebbero lungo lo Stivale 834.200 donne  malate. “Nel nostro territorio abbiamo un indice di sopravvivenza molto alto poiché c’è un ottima adesione al programma di screening” ha detto la dottoressa, spiegando che in provincia di Lecco si contano circa 300/350 nuovi casi all’anno tra le circa 169.000 donne residenti. “La sopravvivenza è una delle più alte in Europa. La sopravvivenza relativa media a 5 anni dalla diagnosi è passata dal 78% dei casi negli anni Novanta all’87% dei casi incidenti”. 

Per fronteggiare questa patologia è stata articolato un percorso grazie a una fitta rete di medici che parte dallo screening a fini di prevenzione, quindi diagnosi, terapia, follow up ed eventualmente cure palliative. “È un percorso trasversale a più specialisti e il cui nucleo centrale sono i chirurgi” ha spiegato la dottoressa Magni, arrivando quindi a parlare dell’importanza dell’approdo di Sentimag all’Ospedale Mandic. 

“Molte donne arrivano con un tumore molto piccolo, anche di pochi millimetri, che comunque viene identificato. Ma se non lo sento al tatto e non lo vedo, come faccio a rimuoverlo?”. A oggi si è utilizzato un tracciante liquido radioattivo iniettato il giorno prima dell’operazione, che ha però come ‘contro’ il fatto che si espanda anche oltre la zona del carcinoma e dunque non risulti estremamente preciso. “Con Sentimag invece si impianta un semino magnetico laddove è presente il tumore che può rimanere anche per mesi”. Il giorno dell’operazione i medici lo individuano – trovando quindi il punto esatto in cui si trova il tumore – grazie a Sentimag, che mostra sul suo schermo una scala da 0 a 9999 in base a quanto si è vicini al “semino”. Raggiunto il livello di 9999, il medico ha trovato esattamente il punto in cui si trova il carcinoma da rimuovere. “Non dovendo passare in radiologia il giorno prima è più facile organizzarsi, inoltre durante l’operazione si potrà asportare meno e quindi avere un miglioramento dal punto di vista estetico”. 
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L’apparecchio sarà utilizzato a Merate, dove ogni anno si operano circa 350 casi di tumore maligno, ma l’Asst ha intenzione di dotare anche l’Ospedale Manzoni di Lecco di un Sentimag.

Ha parlato infine anche Giovanni Mandelli, presidente di FareSalute, che ha ricordato che il 2024 è stato l’anno in cui il sodalizio ha festeggiato 15 anni. “È stato un anno concreto, anche grazie all’aiuto fornito con la donazione dell’apparecchiatura. Per questo vanno ringraziati i generosi donatori e sostenitori dell’associazione per il loro contributo”.
E.Ma.

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