Parco: La maggioranza doveva cambiare voto (?)

Fa sorridere la dichiarazione di voto dei 7 comuni di area centrosinistra che si astengono e poi nel testo della dichiarazione danno colpa alla Provincia di aver contribuito a eleggere un presidente di minoranza. Vi svelo un segreto: bastava votare a favore per eleggere un presidente di maggioranza, ma si sa, i caporali del partito con sede in via Trento mal digerisce chi lascia “la via della luce (o dell’armocromia?)” per pensare con la propria testa. Nota a margine, il ruolo del sindaco di Merate, comprimario seduto ai margini del tavolo, non ha detto beh, lasciando ad un impacciato Redaelli il compito ingrato di leggere un messaggio oggettivamente brutto e di cattivo gusto nella sua stesura. Merate è il comune che dovrebbe distendere gli attriti con i paesi più piccoli, in particolare modo parlando con i propri alleati, non dovrebbe accondiscendere a dinamiche di scontro, questa la mia opinione. E comunque in bocca al lupo a Giovanni Zardoni per il nuovo ruolo di Presidente!
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Senza nulla togliere a Giovanni proviamo a capovolgere la frittata: perchè 7 comuni su 12 erano decisi a confermare Molgora, e, invece da una via che qui è meglio non citare, è giunto l'ordine di eliminare lo scomodo ambientalista? Non avrebbero fatto prima i 5 comuni a rieleggere Molgora dato che nessuno di essi nei cinque anni precedenti ha mai mosso una sola critica all'ex presidente? C'è logica in ciò? Il messaggio letto da Redaelli ha un profondo contenuto: il parco è dei Comuni non della provincia e l'equivalente dei cittadini residenti nei 7 comuni, cioè il 70% della popolazione, avrebbe voluto ancora Molgora. Questi sono fatti. Poi ci sta anche la lettura di partito che si vuole fare.
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