Zardoni: non pensavo di essere così divisivo. Più che parco sarà comunità
La sintesi di un mese in ottovolante, giusto per stare in tema Disneyland, l'ha fatta il consigliere anziano del parco, il viticoltore Mario Ghezzi, chiamato a presiedere la riunione per l'elezione del vertice: "Zardoni ma chi cazzo te l'ha fatto fare?".
Proclamato con sei voti a favore (Montevecchia, Olgiate, Sirtori, La Valletta brianza, Cernusco, Provioncia) e sette astensioni (Merate, Missaglia, Airuno, Valgreghentino, Viganò, Lomagna, Osnago), dopo un applauso che ha faticato qualche secondo prima di scrosciare liberatorio per la fine del percorso, il neo eletto ha preso la parola, restando però a lato della sala e non portandosi al centro dell'emiciclo dove sarà chiamato a sedere per i prossimi cinque anni.
Con un foglio e qualche appunto, Zardoni ha poi parlato a braccio per cinque minuti.
Un ringraziamento per chi lo ha sostenuto e un dispiacere per chi si è astenuto, che tuttavia non ha votato contro.
“Non mi sarei mai aspettato che il mio nome fosse così divisivo dopo tutti i 27 anni di impegno al parco, ne prendo atto ma vado oltre. Sono per un parco più comunità, Che sia una comunità più unita dove tutti abbiano a capire il senso di avere un parco così importante, con un ambito tutelato. L'auspicio è che questo territorio possa concorrere allo sviluppo e alla tutela di questa area ancora di più. Il passo successivo deve essere la consapevolezza da parte della nostra popolazione dell'importanza di questa area, non vivendo il parco come spesso si è vissuto, come un censore, un qualcuno che osserva sempre. Rassicuro sulla tutela del parco che è davanti a tutto. Ringrazio le associazioni ambientaliste per il pungolo che hanno portato anche se pur con contenuti con alcuni passaggi allarmistici ma 2000 firme ci danno un senso dell'area dell'importanza nella popolazione”.
Ribadendo che “agli operatori economici l'overturism sarà solo un danno e non un beneficio” e ringraziando tutti coloro che lo hanno sostenuto, tra cui le sue GEV (Guardie Ecologiche Volontarie) che ha guidato sino a quel momento e che gli hanno detto “pur con pareri non concordi, provaci è il momento giusto”, il neo presidente ha già annunciato i primi incontri dei prossimi giorni.
Nel corso della seduta, dove i volti dei convenuti (come possono mostrare i video e le foto, a partire da quello della presidente Hofmann) non erano certo distesi e raggianti per la presidenza ottenuta, oltre al consiglio di gestione formato da Silvia Sesana (Merate), Giulio Facchi (Merate) e Paolo Belletti (Sirtori), sono stati proclamati anche i rappresentanti delle associazioni ambientaliste (Luigi Maggi), venatorie (Sergio Limonta) e del settore agricolo (Valerio Galbusera).
Proclamato con sei voti a favore (Montevecchia, Olgiate, Sirtori, La Valletta brianza, Cernusco, Provioncia) e sette astensioni (Merate, Missaglia, Airuno, Valgreghentino, Viganò, Lomagna, Osnago), dopo un applauso che ha faticato qualche secondo prima di scrosciare liberatorio per la fine del percorso, il neo eletto ha preso la parola, restando però a lato della sala e non portandosi al centro dell'emiciclo dove sarà chiamato a sedere per i prossimi cinque anni.
Con un foglio e qualche appunto, Zardoni ha poi parlato a braccio per cinque minuti.
Un ringraziamento per chi lo ha sostenuto e un dispiacere per chi si è astenuto, che tuttavia non ha votato contro.
“Non mi sarei mai aspettato che il mio nome fosse così divisivo dopo tutti i 27 anni di impegno al parco, ne prendo atto ma vado oltre. Sono per un parco più comunità, Che sia una comunità più unita dove tutti abbiano a capire il senso di avere un parco così importante, con un ambito tutelato. L'auspicio è che questo territorio possa concorrere allo sviluppo e alla tutela di questa area ancora di più. Il passo successivo deve essere la consapevolezza da parte della nostra popolazione dell'importanza di questa area, non vivendo il parco come spesso si è vissuto, come un censore, un qualcuno che osserva sempre. Rassicuro sulla tutela del parco che è davanti a tutto. Ringrazio le associazioni ambientaliste per il pungolo che hanno portato anche se pur con contenuti con alcuni passaggi allarmistici ma 2000 firme ci danno un senso dell'area dell'importanza nella popolazione”.
Ribadendo che “agli operatori economici l'overturism sarà solo un danno e non un beneficio” e ringraziando tutti coloro che lo hanno sostenuto, tra cui le sue GEV (Guardie Ecologiche Volontarie) che ha guidato sino a quel momento e che gli hanno detto “pur con pareri non concordi, provaci è il momento giusto”, il neo presidente ha già annunciato i primi incontri dei prossimi giorni.
Nel corso della seduta, dove i volti dei convenuti (come possono mostrare i video e le foto, a partire da quello della presidente Hofmann) non erano certo distesi e raggianti per la presidenza ottenuta, oltre al consiglio di gestione formato da Silvia Sesana (Merate), Giulio Facchi (Merate) e Paolo Belletti (Sirtori), sono stati proclamati anche i rappresentanti delle associazioni ambientaliste (Luigi Maggi), venatorie (Sergio Limonta) e del settore agricolo (Valerio Galbusera).
S.V.