Stallazzo: intervento del senatore Tino Magni (AVS)
Magni (AVS): «Ancora un nulla di fatto per il ripristino dell’Alzaia del Naviglio di Paderno a Cornate. Sono trascorsi sei mesi dalla mia interrogazione al ministro Pichetto Fratin e continua il rimpallo tra Regione e altri enti. Intanto il percorso turistico ciclopedonale rimane interrotto con grave danno all’economia locale e al turismo». Alleanza Verdi Sinistra in Regione ha proposto un emendamento al bilancio di 500mila euro per le prime opere di sistemazione.
«Risale al 26 giugno scorso la mia interrogazione al ministro dell’Ambiente riguardo le due frane che hanno colpito la strada Alzaia che costeggia il Naviglio di Paderno in località Porto d’Adda nel comune di Cornate d’Adda - sostiene Tino Magni, senatore di Alleanza Verdi Sinistra -. Pochi giorni fa il ministro Picheto Fratin mi ha risposto, ma dalla sua lettera emerge solo il rimpallo di competenze tra Regione e una serie di altri enti. Insomma, dopo sei mesi siamo di fronte ancora a un nulla di fatto».
Come noto, l’interruzione continua a comportare un danno all’economia locale e al turismo ciclopedonale, di una ciclovia di carattere nazionale di cui il tratto dell’Alzaia di Paderno è parte. Il danno è anche sociale, in quanto colpisce una delle attività presenti lungo il tracciato, quella dello Stallazzo gestito dalla cooperativa sociale Solleva, i cui dipendenti sono soggetti fragili e appartenenti a categorie protette.
«Dalla risposta del ministro si scopre che il ministero ha trasferito risorse per 108 milioni alla Regione Lombardia per interventi di ripristino idrogeologico, che però non prevedono interventi nel territorio della provincia di Monza e Brianza e nel comune di Cornate d’Adda. Così come non sono previsti finanziamenti per interventi nelle province di Lecco e Monza e Brianza escluse dalla perimetrazione effettuata in base allo stato di emergenza conseguente agli eventi eccezionali meteorologici del maggio scorso».
«Mentre è dell’ottobre scorso l’avvio di un confronto tra l’assessorato regionale al Territorio e quello dei Trasporti e della Mobilità sostenibile, nonché con enti e istituzioni coinvolte, ma a oggi non sono emerse grandi novità, se non quella di utilizzare gli importi dei canoni versati per le concessioni idroelettriche, reinvestendoli direttamente sul territorio attraverso l’ente provinciale competente».
Da ultimo, nella risposta del ministro al senatore Magni, per il reperimento dei fondi si fa riferimento al ricorso ad altre modalità di finanziamento, quali il fondo Interreg e il progetto Ersaf “Adda Food Valley” o dalle economie derivanti dalla realizzazione del progetto della ciclovia “Vento”.
«Tutte belle proposte - ha chiosato Magni - ma di fatto siamo ancora nel campo delle ipotesi. Per questo motivo, per accelerare la soluzione di questo problema, ho chiesto al consigliere Onorio Rosati di Alleanza Verdi Sinistra in Regione di presentare un emendamento al bilancio di previsione che propone un finanziamento delle opere di 500mila euro per realizzare le prime opere».
«Risale al 26 giugno scorso la mia interrogazione al ministro dell’Ambiente riguardo le due frane che hanno colpito la strada Alzaia che costeggia il Naviglio di Paderno in località Porto d’Adda nel comune di Cornate d’Adda - sostiene Tino Magni, senatore di Alleanza Verdi Sinistra -. Pochi giorni fa il ministro Picheto Fratin mi ha risposto, ma dalla sua lettera emerge solo il rimpallo di competenze tra Regione e una serie di altri enti. Insomma, dopo sei mesi siamo di fronte ancora a un nulla di fatto».
Come noto, l’interruzione continua a comportare un danno all’economia locale e al turismo ciclopedonale, di una ciclovia di carattere nazionale di cui il tratto dell’Alzaia di Paderno è parte. Il danno è anche sociale, in quanto colpisce una delle attività presenti lungo il tracciato, quella dello Stallazzo gestito dalla cooperativa sociale Solleva, i cui dipendenti sono soggetti fragili e appartenenti a categorie protette.
«Dalla risposta del ministro si scopre che il ministero ha trasferito risorse per 108 milioni alla Regione Lombardia per interventi di ripristino idrogeologico, che però non prevedono interventi nel territorio della provincia di Monza e Brianza e nel comune di Cornate d’Adda. Così come non sono previsti finanziamenti per interventi nelle province di Lecco e Monza e Brianza escluse dalla perimetrazione effettuata in base allo stato di emergenza conseguente agli eventi eccezionali meteorologici del maggio scorso».
«Mentre è dell’ottobre scorso l’avvio di un confronto tra l’assessorato regionale al Territorio e quello dei Trasporti e della Mobilità sostenibile, nonché con enti e istituzioni coinvolte, ma a oggi non sono emerse grandi novità, se non quella di utilizzare gli importi dei canoni versati per le concessioni idroelettriche, reinvestendoli direttamente sul territorio attraverso l’ente provinciale competente».
Da ultimo, nella risposta del ministro al senatore Magni, per il reperimento dei fondi si fa riferimento al ricorso ad altre modalità di finanziamento, quali il fondo Interreg e il progetto Ersaf “Adda Food Valley” o dalle economie derivanti dalla realizzazione del progetto della ciclovia “Vento”.
«Tutte belle proposte - ha chiosato Magni - ma di fatto siamo ancora nel campo delle ipotesi. Per questo motivo, per accelerare la soluzione di questo problema, ho chiesto al consigliere Onorio Rosati di Alleanza Verdi Sinistra in Regione di presentare un emendamento al bilancio di previsione che propone un finanziamento delle opere di 500mila euro per realizzare le prime opere».