I falò storici si possono accendere
La Giunta di Regione Lombardia, prendendo atto della norma nazionale in vigore dallo scorso 1° novembre 2024, ha comunicato che alle manifestazioni di rievocazione storica e ricorrenze della tradizione popolare non si applicano le limitazioni in materia di accensione di fuochi previste dal Testo Unico delle leggi di pubblica sicurezza e dalle norme in materia ambientale.
“Ottime notizie per le tradizioni popolari lombarde: grazie alla nuova normativa voluta dal Governo di Giorgia Meloni, anche su sollecitazione di Regione Lombardia, i falò storici potranno continuare ad essere accesi, concorrendo a rafforzare il senso di comunità e preservando il patrimonio culturale immateriale che caratterizza profondamente il nostro territorio.”
Così il Consigliere Regionale Giacomo Zamperini che già in passato si era interessato alla questione.
“Lo scorso febbraio avevo presentato un’interrogazione in Consiglio Regionale proprio per poter chiarire l’intenzione di Regione nel voler tutelare queste iniziative, senza imporre assurdi divieti. Sul nostro territorio esistono tantissime manifestazioni che, per tradizione popolare, prevedono l’accensione di fuochi, ma che non sono assolutamente incompatibili con la salvaguardia dell’ambiente ed il rispetto delle regole. Ora, finalmente, è stata fatta chiarezza al riguardo, salvando feste millenarie come quella della Giubiana, la Pesa Vegia di Bellano o i falò di Sant'Antonio.”
Alla luce di quanto previsto dalla normativa nazionale (Disposizioni in materia di manifestazioni di rievocazione storica e delega al Governo per l’adozione di norme per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale), l’accensione di falò non è da considerare attività riconducibile alla disciplina sui rifiuti se effettuata in occasione di manifestazioni di rievocazione storica o comunque di eventi attinenti ai rituali calendariali della tradizione popolare. Le autorità locali dovranno comunque assicurare e monitorare il rispetto delle norme vigenti, anche prevedendo le eventuali e necessarie prescrizioni a garanzia della sicurezza dei cittadini e dell’ambiente.
“Voglio esprimere il mio sentito ringraziamento anche alla Giunta Regionale, in particolare all’Assessore alla Cultura, Francesca Caruso, per aver prontamente recepito la nuova normativa.”
“Ottime notizie per le tradizioni popolari lombarde: grazie alla nuova normativa voluta dal Governo di Giorgia Meloni, anche su sollecitazione di Regione Lombardia, i falò storici potranno continuare ad essere accesi, concorrendo a rafforzare il senso di comunità e preservando il patrimonio culturale immateriale che caratterizza profondamente il nostro territorio.”
Così il Consigliere Regionale Giacomo Zamperini che già in passato si era interessato alla questione.
“Lo scorso febbraio avevo presentato un’interrogazione in Consiglio Regionale proprio per poter chiarire l’intenzione di Regione nel voler tutelare queste iniziative, senza imporre assurdi divieti. Sul nostro territorio esistono tantissime manifestazioni che, per tradizione popolare, prevedono l’accensione di fuochi, ma che non sono assolutamente incompatibili con la salvaguardia dell’ambiente ed il rispetto delle regole. Ora, finalmente, è stata fatta chiarezza al riguardo, salvando feste millenarie come quella della Giubiana, la Pesa Vegia di Bellano o i falò di Sant'Antonio.”
Alla luce di quanto previsto dalla normativa nazionale (Disposizioni in materia di manifestazioni di rievocazione storica e delega al Governo per l’adozione di norme per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale), l’accensione di falò non è da considerare attività riconducibile alla disciplina sui rifiuti se effettuata in occasione di manifestazioni di rievocazione storica o comunque di eventi attinenti ai rituali calendariali della tradizione popolare. Le autorità locali dovranno comunque assicurare e monitorare il rispetto delle norme vigenti, anche prevedendo le eventuali e necessarie prescrizioni a garanzia della sicurezza dei cittadini e dell’ambiente.
“Voglio esprimere il mio sentito ringraziamento anche alla Giunta Regionale, in particolare all’Assessore alla Cultura, Francesca Caruso, per aver prontamente recepito la nuova normativa.”