Parco: l'Oasi resti com'è né sfruttata né snaturata
Spettabile redazione di Merateonline
Sono una cittadina nativa e residente in un paese situato nel Parco e nella cronaca locale seguo specialmente quello che riguarda la salvaguardia dei nostri spazi verdi.
Il Parco di Montevecchia e Valle del Curone in particolare da una vita mi offre camminate rinfrancanti, un ambiente accogliente e ben tenuto, informazioni didattiche e anche attività di tutela attiva a cui partecipano molti dei miei conoscenti.
Condivido e sottoscrivo il seguente appello:
Questo parco è conosciutissimo a livello regionale ed è un vanto per il nostro territorio.
Leggo che in occasione di nuove elezioni del Presidente e del Consiglio, si sta operando non tanto per un avvicendamento ma per un vero e proprio cambio di registro. Forse la lettura degli articoli è più chiara per chi si intende maggiormente di politica ma una cosa mi sembra di averla capita: che la gestione condotta fino ad ora viene giudicata “troppo ambientalista” e si vorrebbe invece introdurre uno sfruttamento più “dinamico”, penso dando più spazio e libertà a imprese “economiche”.
La cosa mi preoccupa molto. Si fa grandissima fatica a mantenere gli spazi verdi, a favorire una fruizione del Parco leggera e rispettosa. Cosa si intende per sfruttamento dinamico? Chioschi di bibite? Piste per go-Kart? I cosiddetti maxi-eventi?
Bisognerebbe continuare a portare avanti lo spirito della salvaguardia eco-storica, la vocazione di mantenere più intatto possibile l’ambiente interessato.
Credo che in molti camminatori, amanti della pace e del verde ci siano preoccupazioni leggendo quello che si vorrebbe fare.
Personalmente mi sconcerta questa logica del non proseguire in una prospettiva lungimirante che salvaguardi l’ambiente e la tutela di questo territorio solo a mero vantaggio economico di poche persone che si proclamano ecologisti dell’ultima ora per “sfruttare” e snaturare” questo Parco “un’oasi di pace e serenità per la fauna presente e per chi lo frequenta” e non “solo un’attrazione turistica”.
Con l’augurio che prevalga il rispetto del Territorio e di chi lo vive
Ringrazio il Presidente Marco Molgora e il Consiglio di gestione del Parco del Curone , GEV e volontari /volontarie delle varie associazioni a sostegno del Parco.
Sono una cittadina nativa e residente in un paese situato nel Parco e nella cronaca locale seguo specialmente quello che riguarda la salvaguardia dei nostri spazi verdi.
Il Parco di Montevecchia e Valle del Curone in particolare da una vita mi offre camminate rinfrancanti, un ambiente accogliente e ben tenuto, informazioni didattiche e anche attività di tutela attiva a cui partecipano molti dei miei conoscenti.
Condivido e sottoscrivo il seguente appello:
Questo parco è conosciutissimo a livello regionale ed è un vanto per il nostro territorio.
Leggo che in occasione di nuove elezioni del Presidente e del Consiglio, si sta operando non tanto per un avvicendamento ma per un vero e proprio cambio di registro. Forse la lettura degli articoli è più chiara per chi si intende maggiormente di politica ma una cosa mi sembra di averla capita: che la gestione condotta fino ad ora viene giudicata “troppo ambientalista” e si vorrebbe invece introdurre uno sfruttamento più “dinamico”, penso dando più spazio e libertà a imprese “economiche”.
La cosa mi preoccupa molto. Si fa grandissima fatica a mantenere gli spazi verdi, a favorire una fruizione del Parco leggera e rispettosa. Cosa si intende per sfruttamento dinamico? Chioschi di bibite? Piste per go-Kart? I cosiddetti maxi-eventi?
Bisognerebbe continuare a portare avanti lo spirito della salvaguardia eco-storica, la vocazione di mantenere più intatto possibile l’ambiente interessato.
Credo che in molti camminatori, amanti della pace e del verde ci siano preoccupazioni leggendo quello che si vorrebbe fare.
Personalmente mi sconcerta questa logica del non proseguire in una prospettiva lungimirante che salvaguardi l’ambiente e la tutela di questo territorio solo a mero vantaggio economico di poche persone che si proclamano ecologisti dell’ultima ora per “sfruttare” e snaturare” questo Parco “un’oasi di pace e serenità per la fauna presente e per chi lo frequenta” e non “solo un’attrazione turistica”.
Con l’augurio che prevalga il rispetto del Territorio e di chi lo vive
Ringrazio il Presidente Marco Molgora e il Consiglio di gestione del Parco del Curone , GEV e volontari /volontarie delle varie associazioni a sostegno del Parco.
Chiara Fumagalli Socia dell’Associazione Monte di Brianza