Diorami e presepi in mostra all'antica chiesa di a Perego
Domenica 8 dicembre, alle ore 11, è stato inaugurato il 24esimo appuntamento della tradizionale Mostra di Diorami e Presepi presso l'Antica Chiesa di Perego. L'evento è stato arricchito dalla vendita di panettoni, grazie all'aiuto degli Alpini, il cui ricavato sarà devoluto a favore di Telethon, dimostrando come questa iniziativa sappia coniugare arte, solidarietà e partecipazione comunitaria.
Quest'anno, accanto a 24 diorami realizzati da artisti locali, spicca una creazione particolarmente significativa: un presepe ideato e realizzato dall'artista Paolo Menon. L'installazione, intitolata “Natività e Dintorni”, si distingue per una visione artistica moderna e profondamente simbolica, che riflette sul conflitto in atto tra Israele e Palestina, invitando a meditare sulla pace e sulla complessità storica e culturale della Natività.
L'installazione si sviluppa attraverso una serie di simboli che, con ricchezza di significati, narrano sia il contesto storico che le implicazioni attuali. Il palazzo di Erode, posto su una collina artificiale, richiama il dominio politico e la sete di potere che contraddistingue il controllo di Israele da parte di Roma nel I secolo d.C. Accanto ad esso, una torre di controllo giudaica rappresentante da un lato la stella di David e dall'altro la Menorah, candelabro a sette braccia. Gli angeli, rappresentati sul capitello in una scenografia di ispirazione rinascimentale, simboleggiano la fusione tra culture diverse e l'universalità del messaggio cristiano.
In basso a sinistra la grotta, fulcro della composizione, rappresenta il luogo della Natività, mentre sul lato opposto la scena del pastore con il suo gregge, invece, richiama l'Umanità intera, quella degli ultimi a cui, per primi, giunge l'angelico annuncio dell'incarnazione del Figlio di Dio. A chiudere l'installazione c'è un albero, rappresentazione della vita, ma allo stesso tempo, nella tradizione cristiana, anche simbolo della croce di Cristo, e una palla di cannone, elemento di forte impatto visivo e rimando alla guerra in corso tra Palestina e Israele, luoghi storici della Natività. Quest'ultima, la pietra sferica non più offensiva, è deposta ai piedi di Gesù per riflettere sull'immane tragedia umana ed ambientale e, nelle intenzioni dell'artista, invoca incessantemente il dono della pace.
La mostra, aperta fino al 6 gennaio dell'anno a venire, si conferma un appuntamento imperdibile per vivere la magia del Natale in tutte le sue sfaccettature. I numerosi diorami, frutto del lavoro di appassionati artigiani, raccontano storie di fede e creatività, offrendo uno sguardo unico sulla tradizione natalizia. L'apertura al pubblico è prevista nei giorni festivi dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 14:00 alle 18:00, e nei giorni feriali dalle 14:00 alle 18:00. Particolari aperture sono programmate per la Vigilia di Natale e l'Epifania.
Quest'anno, accanto a 24 diorami realizzati da artisti locali, spicca una creazione particolarmente significativa: un presepe ideato e realizzato dall'artista Paolo Menon. L'installazione, intitolata “Natività e Dintorni”, si distingue per una visione artistica moderna e profondamente simbolica, che riflette sul conflitto in atto tra Israele e Palestina, invitando a meditare sulla pace e sulla complessità storica e culturale della Natività.
L'installazione si sviluppa attraverso una serie di simboli che, con ricchezza di significati, narrano sia il contesto storico che le implicazioni attuali. Il palazzo di Erode, posto su una collina artificiale, richiama il dominio politico e la sete di potere che contraddistingue il controllo di Israele da parte di Roma nel I secolo d.C. Accanto ad esso, una torre di controllo giudaica rappresentante da un lato la stella di David e dall'altro la Menorah, candelabro a sette braccia. Gli angeli, rappresentati sul capitello in una scenografia di ispirazione rinascimentale, simboleggiano la fusione tra culture diverse e l'universalità del messaggio cristiano.
In basso a sinistra la grotta, fulcro della composizione, rappresenta il luogo della Natività, mentre sul lato opposto la scena del pastore con il suo gregge, invece, richiama l'Umanità intera, quella degli ultimi a cui, per primi, giunge l'angelico annuncio dell'incarnazione del Figlio di Dio. A chiudere l'installazione c'è un albero, rappresentazione della vita, ma allo stesso tempo, nella tradizione cristiana, anche simbolo della croce di Cristo, e una palla di cannone, elemento di forte impatto visivo e rimando alla guerra in corso tra Palestina e Israele, luoghi storici della Natività. Quest'ultima, la pietra sferica non più offensiva, è deposta ai piedi di Gesù per riflettere sull'immane tragedia umana ed ambientale e, nelle intenzioni dell'artista, invoca incessantemente il dono della pace.
La mostra, aperta fino al 6 gennaio dell'anno a venire, si conferma un appuntamento imperdibile per vivere la magia del Natale in tutte le sue sfaccettature. I numerosi diorami, frutto del lavoro di appassionati artigiani, raccontano storie di fede e creatività, offrendo uno sguardo unico sulla tradizione natalizia. L'apertura al pubblico è prevista nei giorni festivi dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 14:00 alle 18:00, e nei giorni feriali dalle 14:00 alle 18:00. Particolari aperture sono programmate per la Vigilia di Natale e l'Epifania.
M.Pen.