Parco del Curone: una petizione a tutela di un territorio delicato, ''che va protetto''

Chiedere alle amministrazioni coinvolte di farsi carico della tutela del Parco di Montevecchia e della Valle del Curone, portando avanti l'azione che sino ad oggi ha caratterizzato i vertici dell'ente con sede a Cascina Butto.
L'Associazione Monte di Brianza - preoccupata dalla questione nomine del consiglio di gestione e dallo scontro che quest'ultima ha generato fra comuni soci - ha lanciato proprio in queste ore una petizione, finalizzata appunto a raccogliere un sostegno concreto da parte della popolazione del territorio 

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''Chiediamo ai Sindaci di sostenere la politica di salvaguardia che il Parco ha fino ad oggi adottato, senza concessioni che vadano a indebolire l'habitat e la biodiversità'' scrivono i volontari del sodalizio, citando esplicitamente il progetto relativo al ''Distretto del Cibo'', il cui sviluppo potrebbe risultare insostenibile e soprattutto dannoso per il territorio. ''Il Parco rappresenta un'oasi di pace e serenità per la fauna presente e per chi lo frequenta e non deve diventare solo un' attrazione turistica''.
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Di seguito il testo della petizione (clicca QUI per visualizzare il testo e firmare):
Gent.li Sindaci della Comunità del Parco del Curone,                                                                                          

insieme a molti altri cittadini, che hanno a cuore il futuro del Parco Regionale di Montevecchia e della Valle del Curone, stiamo seguendo con molta preoccupazione l’evolversi dell’iter per l'elezione del futuro Presidente e del Consiglio di Gestione del Parco.

Fino ad ora l’ente Parco ha perseguito una politica di conservazione dell’area protetta attribuendo concessioni a agricoltori e ristoratori in un’ottica di sostenibilità, cercando di trovare il giusto equilibrio tra fruizione  turistica, interessi economici delle varie attività presenti e salvaguardia dell’habitat naturale. Tuttavia i Comuni di Montevecchia, Olgiate Molgora e La Valletta Brianza stanno operando per creare il “Distretto del Cibo”,  utilizzando il progetto preliminare per impostare una nuova e divergente visione del parco e delle sue finalità.

Il territorio del Parco è già molto antropizzato e un ulteriore incremento del flusso turistico, imposto dalle esigenze di pochi operatori commerciali risulterebbe insostenibile, considerate  l'area di dimensioni ridotte e le vie di accesso alle strutture turistiche già congestionate e che costringono la chiusura della Valle e dell’Alta Collina nei fine settimana.    

Per tali ragioni, chiediamo ai Sindaci di sostenere la politica di salvaguardia che il Parco ha fino ad oggi adottato, senza concessioni che vadano a indebolire  l' habitat e la biodiversità.

Il Parco rappresenta un'oasi di pace e serenità per la fauna presente e per chi lo frequenta e non deve diventare solo un' attrazione turistica. 

Auspichiamo che l'amministrazione del Parco non diventi terreno di conquista dei partiti e che gli interessi economici di pochi non prevarichino su quelli della maggioranza delle persone che hanno a cuore questo territorio.

Pertanto, chiediamo alle amministrazioni di farsi carico della tutela di quella preziosa e delicata area incontaminata della nostra Brianza che rappresenta il nostro Parco!

Associazione Monte di Brianza
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