Parco: la politica non perda di vista il rispetto del territorio
La discussione intorno al Parco ha sollevato, nelle ultime settimane, considerazioni e prese di posizione diverse tra loro ed a volte contrapposte. La scelta delle persone che la politica fa sono sempre state dettate dai numeri che la stessa politica esprime. Non possiamo quindi strapparci le vesti se questo oggi lo vediamo accadere anche nei riguardi della nomina del Presidente e del Consiglio di gestione del Parco Curone.
Marco Molgora è stato sicuramente un ottimo Presidente e dispiace il suo abbandono.
Per contro non è possibile sostenere che una nuova figura alla guida del Parco sia per forza una scelta sminuente o, addirittura, ritenuta “pericolosa”.
Posizioni espresse che lasciano chiaramente trasparire di parteggiare per l’una o l’altra parte politica si allineano con i “giochi” che si stanno facendo al tavolo, o sotto il tavolo, della politica locale.
Siamo fuori da questi giochi. Liberi di poter esprimere una riflessione e prendere una posizione in seguito alla valutazione delle intenzioni e dei programmi resi manifesti dalle diverse candidature e che al momento non ci è dato di conoscere.
Avere guidato per tanti anni il Parco o averlo “servito” per tanti anni sono condizioni che diventano un valore aggiunto. E’ proprio necessario andare alla ricerca di altro o affidarsi ad ecologisti dell’ultima ora?
La politica faccia la sua parte ma non perda di vista ciò che più conta anche in questo caso: il rispetto del territorio e di chi lo vive.
Marco Molgora è stato sicuramente un ottimo Presidente e dispiace il suo abbandono.
Per contro non è possibile sostenere che una nuova figura alla guida del Parco sia per forza una scelta sminuente o, addirittura, ritenuta “pericolosa”.
Posizioni espresse che lasciano chiaramente trasparire di parteggiare per l’una o l’altra parte politica si allineano con i “giochi” che si stanno facendo al tavolo, o sotto il tavolo, della politica locale.
Siamo fuori da questi giochi. Liberi di poter esprimere una riflessione e prendere una posizione in seguito alla valutazione delle intenzioni e dei programmi resi manifesti dalle diverse candidature e che al momento non ci è dato di conoscere.
Avere guidato per tanti anni il Parco o averlo “servito” per tanti anni sono condizioni che diventano un valore aggiunto. E’ proprio necessario andare alla ricerca di altro o affidarsi ad ecologisti dell’ultima ora?
La politica faccia la sua parte ma non perda di vista ciò che più conta anche in questo caso: il rispetto del territorio e di chi lo vive.
Dario Perego, Noi Merate