Olgiate: Consulta Ambiente verso la chiusura. I motivi

Dopo 2 anni e 6 mesi dalla sua costituzione, la Consulta Ambiente del Comune di Olgiate Molgora sembra destinata a terminare la sua esperienza. 
Nella mattinata di sabato 7 dicembre è stata convocata una riunione a cui si sono presentati solo il presidente Gerolamo Magni e il componente Guido Torello che, aspettato mezz’ora, hanno lasciato la sala consiliare senza di fatto che la riunione si sia tenuta. 
Oltre alla consueta approvazione dei verbali della seduta precedente e la discussione di varie ed eventuali, all’ordine del giorno c’era un solo punto: “valutazione in merito al mantenimento o scioglimento della consulta”. 
L’inserimento di questo punto è stato dettato dal fatto che l’ultima riunione della Consulta risale al 3 febbraio scorso, quando i componenti avevano messo da parte questioni ambientali e si erano messi a discutere sul fatto se avesse senso o meno proseguire con i lavori della Consulta. In quell’occasione era stato richiamata l’attenzione sul fatto che erano trascorsi 5 mesi tra la prima e la seconda riunione, 3 mesi tra la seconda e la terza, 1 mese tra la terza e la quarta sollecitata dalla componente Anna Biffi, che non si è poi presentata e intanto si è dimessa, e 11 mesi tra la quarta e la quinta, quando si è registrata la quarta assenza non giustificata del componente Stefano Timolina, il cui incarico è quindi decaduto così come previsto dal regolamento. Oltre a questo si era constato che dopo circa 2 anni di lavoro, le idee e le proposte nate in sede di Consulta non si erano di fatto concretizzate. 
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Il componente Guido Torello e il presidente della Consulta Ambiente Gerolamo Magni

A quella riunione aveva preso parte anche il vicesindaco Matteo Fratangeli, assessore all’Ambiente e referente della consulta, che, rammaricato per la situazione, aveva invitato i componenti rimasti a ripercorrere le proposte emerse fino a quel momento e li aveva invitati a convocare le riunioni con maggior frequenza, stimolandoli a elaborare nuove proposte. Quella riunione si era dunque chiusa con l’auspicio di rivedersi presto e fare un’ultimo tentativo per tenere in piedi la Consulta lavorando ad alcune delle proposte emerse come la realizzazione di una campagna contro l’abbandono di mozziconi nell’ambiente, elaborare un progetto di proposta di un giro ciclo-turistico e lo studio delle possibilità di creare una comunità energetica in paese. 
Da allora non si sono tenute altre riunioni, se non quella di sabato 7 dicembre, quando appunto si sono presentati solo il presidente Gerolamo Magni e il componente Guido Torello, che hanno atteso l’arrivo degli altri componenti (Ivan Frigerio, Roberta Scaccabarozzi e Mariella Redaelli) e del vicesindaco Matteo Fratangeli – anche se non è un componente effettivo della Consulta – per una mezz’ora, sfogliando il regolamento comunale per cercare di capire cosa accadrà alla Consulta data questa situazione.
Uno degli articoli infatti recita: “La cessazione dell’ufficio della Consulta avverrà a seguito di deliberazione della maggioranza assoluta dei partecipanti, oppure a seguito di perdurante inattività della stessa ovvero in caso di mancata convocazione e/o celebrazione consecutiva di almeno due assemblee annuali ordinarie”. Se si considera che nel 2024 si è tenuta solo la riunione di febbraio poiché quella di dicembre è stata convocata ma di fatto non celebrata, si può intendere che se non ne verrà convocata e celebrata un’altra entro il 31 dicembre la Consulta Ambiente cesserà?
E.Ma.
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