Merate: la Messa del patrono con lo sguardo dal campanile
Nella solennità di Sant'Ambrogio, il prevosto don Mauro Malighetti, alla sua prima celebrazione del patrono, ha dato il suo messaggio di speranza, immedesimandosi nel grande bronzo da 26 quintali della torre campanaria che ha uno sguardo unico sulla città e sulla sua gente.
Guardando così chi va a scuola, al lavoro, chi amministra o semplicemente chi vive un momento di gioia, come un matrimonio, o di dolore come un funerale, ha invitato tutti ad avere speranza, a non lasciarsi sopraffare dalla frenesia che schiaccia la gioia di vivere ogni ora che ci è donata.
Dall'alto del campanile ha avuto un pensiero per i giovani che pure in gruppo si isolano davanti a un cellulare e li ha invitati a gustare la bellezza delle relazioni, senza lasciarsi condizionare dai messaggi negativi. "Siate ottimisti, non perdete il coraggio e non abbiate paura" ha ribadito con un cenno ai ladri che spopolano e alle baby gang che aggrediscono.
“Gareggiate nel fare il bene e nei gesti di solidarietà che sono contagiosi” e ha spronato anche a rendere grazie a chi amministra la cosa pubblica che è un bene da custodire e accrescere.
Alla celebrazione hanno preso parte, come da tradizione, i sacerdoti nativi di Merate o che qui hanno operato e un augurio particolare è stato rivolto a don Luca Rognone, già coadiutore dell'oratorio, e a don Biagio Fumagalli, cappellano dell'ospedale, per i loro 15 e 45 anni di ordinazione sacra.
Guardando così chi va a scuola, al lavoro, chi amministra o semplicemente chi vive un momento di gioia, come un matrimonio, o di dolore come un funerale, ha invitato tutti ad avere speranza, a non lasciarsi sopraffare dalla frenesia che schiaccia la gioia di vivere ogni ora che ci è donata.
Dall'alto del campanile ha avuto un pensiero per i giovani che pure in gruppo si isolano davanti a un cellulare e li ha invitati a gustare la bellezza delle relazioni, senza lasciarsi condizionare dai messaggi negativi. "Siate ottimisti, non perdete il coraggio e non abbiate paura" ha ribadito con un cenno ai ladri che spopolano e alle baby gang che aggrediscono.
“Gareggiate nel fare il bene e nei gesti di solidarietà che sono contagiosi” e ha spronato anche a rendere grazie a chi amministra la cosa pubblica che è un bene da custodire e accrescere.
Alla celebrazione hanno preso parte, come da tradizione, i sacerdoti nativi di Merate o che qui hanno operato e un augurio particolare è stato rivolto a don Luca Rognone, già coadiutore dell'oratorio, e a don Biagio Fumagalli, cappellano dell'ospedale, per i loro 15 e 45 anni di ordinazione sacra.
S.V.