Per il Parco o contro Marco Panzeri?

La maggior parte dei suoi articoli inerenti all’elezione del nuovo presidente del Parco sono impostati in gran parte sullo screditare il sindaco della Valletta Brianza, Marco Panzeri (il mio Sindaco). Lei non parla mai di contenuti, solo critiche e attacchi chiaramente personali a Panzeri , attacchi che riguardano situazioni che nulla hanno a che vedere col tema in questione. Leggendo i suoi commenti, compresa la risposta della lettera al Sindaco di LVB, traspare una supponenza insopportabile (lo so, lei dirà che il giornale è suo e scrive quello che vuole) e, parafrasando l’intervento di ieri del Dr. Enrico Magni - Psicologo, giornalista, si potrebbe dire: “Il signore dell’informazione è in preda a incubi di onnipotenza”. Si può essere d’accordo o no sulla decisione del voto pro Molgora o pro Zardoni, ma, in un paese civile, si esprime il proprio parere e la propria critica senza provocare o dileggiare l’avversario, soprattutto se si è in possesso di un elemento potente come l’informazione. Potrei anche non essere d’accordo con la posizione del mio Sindaco, ma sono sicuro che la scelta che ha deciso di prendere non deriva, magari come altri sindaci, da una posizione politica, ma in base ad analisi e riflessioni sulla situazione attuale che può essere anche contestata, ma con argomentazioni concrete, non con parole al vento e offensive. I problemi indicati da Panzeri sono concreti, il modo col quale affrontarli sono differenti. Su questo bisogna discutere, non su altro.

Dario Colombo

Tracciare il profilo di un politico - soprattutto quando si trova seduto nello schieramento opposto a quello tradizionalmente suo - lo ritengo un preciso dovere di informazione verso i lettori. E' bene che si sappia chi, col proprio voto, farà "cambiare passo", "cambiare gestione" al "nostro" Parco, dopo 40 anni di tutela assoluta. Si faccia una domanda: negli ultimi cinque anni La Valletta Brianza non ha mai mosso un rilievo al lavoro di Marco Molgora. Adesso Panzeri afferma che va cambiato tutto, che non funziona nulla, che è tempo di voltare pagina. Non c'è incoerenza in ciò? Non c'è quella supponenza che attribuisce a me, coerentemente dalla parte di gente come Eugenio Mascheroni e Marco Molgora? Senza nulla togliere a Giovanni Zardoni, amico da decenni. Lui farà il presidente ma sul collo avrà il fiato di chi lo ha votato silurando Molgora dopo averne parlato bene per cinque anni. Personalmente di Marco Panzeri ho una chiara opinione - e con me tanti amici che lo aiutarono all'inizio della sua "carriera" - ma la sola cosa che mi interessa ai fini della decrittazione del suo mutato atteggiamento è capirne le reali ragioni. Per me e per i lettori.  E profilare il soggetto, aiuta!
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