Accadeva 30 anni fa/149, agosto 1994: Merate, centro chiuso commercianti in rivolta. Elementari di Cernusco al via i lavori

Il successo doveva ancora arrivare. Ma in quel 1994 Roberto Formigoni, leader di Comunione e Liberazione o meglio del suo braccio politico, il Movimento Popolare, incassava una pesante sconfitta al congresso del Partito Popolare Italiano dal duo Daniela Mazzuconi, già sindaca di Usmate e ex sottosegretaria al ministero di Grazia e Giustizia (come si chiamava allora) e Domenico Galbiati, ex parlamentare Dc di Casatenovo.
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 Daniela Mazzuconi e Domenico Galbiati

I due, esponenti della linea di Mino Martinazzoli al congresso regionale del partito sostenevano Lino Duilio, risultato poi vincitore, contro l’avversario sostenuto da CL Gianni Verga, per intenderci il “papà” della tanto discussa Pedemontana. Formigoni puntava già allora all’alleanza con Berlusconi mentre l’area di Mazzuconi e Galbiati, alla formazione di un terzo polo cattolico distinto dal Partito delle Libertà e dal Centrosinistra. Vittoria senza resti: 61 a 39. Intanto si prepara l’assise nazionale cui parteciperanno Antonio Rusconi segretario provinciale della federazione lecchese e Giliola Sironi di Casatenovo.
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Ecco una “carrellata” di foto scattate per dimostrare la scarsa attenzione del pubblico verso la cittadinanza. Notate i numeri di telefono. Sono tutti – nel 1994 – superati da tempo.

Il 13 luglio si era tenuta in Regione una riunione sul problema della strada statale 36 nel tratto tra Osnago e Calco. Regione e Anas insistevano per una parallela accanto al torrente Molgora. Ma al vertice Cernusco non c’era. Assente giustificato, però. L’invito la regione l’aveva imbucato il 12 luglio. Forse un disguido, forse una manovra mirata sapendo la contrarietà di Antonio Conrater sul progetto. E difatti Conrater non le manda a dire: prende carta e penna e scrive all’assessore Roberto Biscardini per ribadire chiaro e forte che la valle del Molgora non si distrugge. Ha una valenza ambientale strategica e, in più, diversi pozzi d’acqua potabile sono ubicati proprio nella zona. Alla fine anche Merate si accoderà al no, dopo un iniziale parere favorevole. Tutti sono per l’interramento. Ma resta (e resterà) un sogno.
Ed è ancora Conrater in prima linea, stavolta però per il sì convinto. Sì alla nuova scuola elementare. Lega e Rinnovamento Democratico sono contrari. Una petizione a sostegno del no ha raccolto 730 firme. Ma la maggioranza è decisa: la scuola si farà. Spesa, 2.500 milioni per un plesso di 800 mq. su superficie fondiaria di 1.600 posta in un’area comunale di 5.500 mq.
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Un “oratorio laico”. E’ il progetto originale per Cascina Maria modellato dai comuni di Paderno, Robbiate, Verderio Superiore e Inferiore. Spazi per attività ludiche e culturali per ragazzi tra 6 e 14 anni che frequentano la scuola dell’obbligo. L’accordo è con il Parco Adda Nord. Poi l’utilizzo sarà nel tempo molto ampliato.
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E’ una delle più belle figure meratesi, ormai del tutto dimenticata. L’8 agosto 1994 moriva al San Raffaele di Milano fra’ Benedetto Mario Viscardi, il frate degli umili. Era nato a Merate il 12 gennaio 1922. Appresa negli anni della fanciullezza l’arte del cucito era diventato un sarto provetto. Terzo di quattro fratelli si era iscritto all’Azione Cattolica diventandone un tenace propugnatore e presidente del gruppo cittadino. Nel ’61 lascia l’ago e filo e va a Chiaravalle nella famosa Abbazia. Il 21 maggio 1967 prende i voti perpetui. Innumerevoli le azioni svolte da questo umile frate. Una su tutte, durante il rapimento di un giovane meratese fra’ Benedetto si era offerto di fare da intermediario e nel caso di sostituirsi al giovane rapito.
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Il 24 agosto ventimila libri “traslocano” – si fa per dire – da via Cazzaniga a via Manzoni. E il sogno di Tommaso Meschi e Ivana Galbusera di aprire una libreria in centro Merate si realizza. I locali sono quelli dell’ex Trivioli, altra istituzione un po’ dimenticata della città. 
Dossi rallenta traffico in via Antonio Baslini ma . .col voto contrario del sindaco Gallina. La Giunta, tuttavia, vota a maggioranza anche perché col senso unico di via Roma e via Sant’Ambrogio il traffico sull’antica strada che dalla parrocchia conduce al cimitero è notevolmente aumentato.
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Marco Albani dell'omonima pasticceria

Parte il braccio di ferro tra i commercianti del centro e l’Amministrazione comunale che ha annunciato di voler chiudere l’area centrale della città la domenica e i giorni festivi. Marco Albani, storico panettiere di piazza Prinetti promuove una raccolta firme per chiedere il rinvio della chiusura nonché il cambio di marcia del senso unico via Roma-via Sant’Ambrogio. Non solo ma i commercianti chiedono dove sono finiti i progetti di abbellimento del centro con nuovi arredi urbani, una pavimentazione a porfido e non a asfalto e l’illuminazione notturna della facciata del Castello. Il commercio soffre della crescente concorrenza dei centri commerciali, viabilità scorrevole e parcheggi nonché elementi di abbellimento possono essere armi per contrastare questa nuova concorrenza.

Finalmente parte il progetto della Compagnia Carabinieri. Varato il bando entro il 30 settembre le imprese interessate dovranno inviare la domanda con la richiesta di essere invitate alla gara di costruzione della caserma il cui valore è di 3 miliardi e 700 milioni di lire.
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Parte “l’operazione scuola elementare” a Cernusco con un primo stanziamento da parte della Giunta Municipale di 560 milioni di lire. L’opposizione aveva tentato in ogni modo di bloccare il progetto ma la maggioranza guidata da Antonio Conrater non aveva fatto alcun passo indietro. L’investimento complessivo è di 2,5 miliardi di lire per l’edificio di due piani fuori terra per complessivi 800 mq. utilizzabili, più un ampio giardino.
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Il pagamento di un servizio, la depurazione delle acque – 400 lire il mc di liquame depurato oltre a 170 lire il mc. di acqua consumata – scatena lo scontro tra il sindaco in carica di Osnago Angelo Bonanomi e il capogruppo di minoranza Marco Molgora. L’attuale presidente del Parco del Curone accusa la maggioranza di applicare un costo per un servizio inesistente dato che Osnago non risulta ancora collegato all’impianto di depurazione; il Sindaco risponde che la disposizione è giunta dal Consorzio acqua potabile il quale si è rifatto alla legge 36 del 5 gennaio art.14 che impone il pagamento della depurazione anche se l’impianto non è collegato o è fuori uso per manutenzione. I lavori in realtà sono stati appaltati con ritardo all’impresa Beton Villa la quale ha assicurato che consegnerà l’opera nel giro di 4 mesi.
 

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