Coldiretti: cementificazione e fotovoltaico. Cibo a rischio
Con oltre 290 mila ettari di terreni coperti artificialmente, pari al 12,2% del territorio, la Lombardia è la prima regione in Italia per il consumo di suolo. È quanto afferma la Coldiretti regionale sulla base degli ultimi dati Ispra, in occasione della Giornata mondiale del suolo che si celebra domani 5 dicembre.
“Proteggere la terra fertile è fondamentale per produrre cibo e salvaguardare la tenuta dell’ambiente e del territorio – commenta Gianfranco Comincioli, presidente di Coldiretti Lombardia – Il nostro Paese deve difendere il patrimonio agricolo e la disponibilità di suolo contro cementificazione e fotovoltaico selvaggio. Una sfida che riguarda le istituzioni a tutti i livelli, che richiede interventi di respiro nazionale, regionale ma anche locale, a cominciare dal recupero e dalla rigenerazione delle aree già urbanizzate e dismesse”.
La cementificazione – spiega la Coldiretti regionale – mina la produzione di cibo con la sparizione di terra fertile che impatta sulla capacità di approvvigionamento alimentare, in un contesto che vede l’Italia dover già recuperare il deficit del 64% per il frumento tenero, del 44% per il frumento duro e del 54% per il mais, fondamentale per l’alimentazione degli animali e per le grandi produzioni di formaggi e salumi Dop. Un trend negativo che riguarda anche la soia nazionale che soddisfa meno di 1/3 (32%) del fabbisogno interno.
Il continuo consumo di suolo mette a rischio anche la tenuta del territorio da un punto di vista ambientale e idrogeologico – continua la Coldiretti regionale –, con le coperture artificiali che amplificano gli effetti dei cambiamenti climatici perché non permettono ai terreni di assorbire adeguatamente l’acqua. Tutto questo mentre sono sempre più frequenti gli episodi di precipitazioni violente che provocano danni anche in Lombardia – commenta la Coldiretti regionale – dove quest’anno sono state oltre 100 le allerte meteo emesse dalla Protezione Civile per rischio idro-geologico, idraulico, temporali e vento forte. In Lombardia – precisa la Coldiretti – il rischio idrogeologico riguarda più di 4 comuni su 5.
A livello provinciale – conclude Coldiretti Lombardia su dati Ispra – il consumo di suolo vede la provincia di Monza Brianza con il 40,78% di territorio cementificato, la provincia di Milano con il 31,88%, la provincia di Varese con il 21, 03%. Seguono le province di Lodi con il 12,36% di suolo consumato; quella di Como con il 12, 28%; quella di Lecco con il 12, 06%; la provincia di Bergamo con l’11,97%; la provincia di Mantova con il 10,64%; quella di Cremona con il 10,52%; quella di Brescia con il 10,50% di territorio consumato; quella di Pavia con il 9,57% e infine Sondrio con il 2,67%.
“Proteggere la terra fertile è fondamentale per produrre cibo e salvaguardare la tenuta dell’ambiente e del territorio – commenta Gianfranco Comincioli, presidente di Coldiretti Lombardia – Il nostro Paese deve difendere il patrimonio agricolo e la disponibilità di suolo contro cementificazione e fotovoltaico selvaggio. Una sfida che riguarda le istituzioni a tutti i livelli, che richiede interventi di respiro nazionale, regionale ma anche locale, a cominciare dal recupero e dalla rigenerazione delle aree già urbanizzate e dismesse”.
La cementificazione – spiega la Coldiretti regionale – mina la produzione di cibo con la sparizione di terra fertile che impatta sulla capacità di approvvigionamento alimentare, in un contesto che vede l’Italia dover già recuperare il deficit del 64% per il frumento tenero, del 44% per il frumento duro e del 54% per il mais, fondamentale per l’alimentazione degli animali e per le grandi produzioni di formaggi e salumi Dop. Un trend negativo che riguarda anche la soia nazionale che soddisfa meno di 1/3 (32%) del fabbisogno interno.
Il continuo consumo di suolo mette a rischio anche la tenuta del territorio da un punto di vista ambientale e idrogeologico – continua la Coldiretti regionale –, con le coperture artificiali che amplificano gli effetti dei cambiamenti climatici perché non permettono ai terreni di assorbire adeguatamente l’acqua. Tutto questo mentre sono sempre più frequenti gli episodi di precipitazioni violente che provocano danni anche in Lombardia – commenta la Coldiretti regionale – dove quest’anno sono state oltre 100 le allerte meteo emesse dalla Protezione Civile per rischio idro-geologico, idraulico, temporali e vento forte. In Lombardia – precisa la Coldiretti – il rischio idrogeologico riguarda più di 4 comuni su 5.
A livello provinciale – conclude Coldiretti Lombardia su dati Ispra – il consumo di suolo vede la provincia di Monza Brianza con il 40,78% di territorio cementificato, la provincia di Milano con il 31,88%, la provincia di Varese con il 21, 03%. Seguono le province di Lodi con il 12,36% di suolo consumato; quella di Como con il 12, 28%; quella di Lecco con il 12, 06%; la provincia di Bergamo con l’11,97%; la provincia di Mantova con il 10,64%; quella di Cremona con il 10,52%; quella di Brescia con il 10,50% di territorio consumato; quella di Pavia con il 9,57% e infine Sondrio con il 2,67%.
Coldiretti