Osnago: il 12 convegno su Comunità Energetica

In quattro mesi, la compagine dei Comuni soci, qualificati tutti come “promotori”, ha raggiunto
quota 33 (erano stati 23 a sottoscrivere, il 5 agosto scorso a Calusco d’Adda, l’atto costitutivo). Ma
la procedura di adesione coinvolge altri 13 enti locali, prossimi all’ingresso (tra loro, la Provincia di
Bergamo), mentre contatti sono in corso con ulteriori 39 (tra cui il Comune capoluogo).
In poco più di cento giorni, la Comunità energetica rinnovabile Sinergia ha notevolmente ampliato
la base degli aderenti, che nei primi mesi del 2025 potrebbero avvicinare quota 100. Segno
inequivocabile dell’interesse riscosso dal progetto, che riunisce Comuni dell’Isola e di altre aree della
provincia di Bergamo, della Brianza lecchese e, entro breve, anche della Brianza monzese.
La Cer che si sta sviluppando a cavallo dell’Adda è la più estesa, in Lombardia e probabilmente
anche in Italia, tra quelle a controllo pubblico. Per statuto, gli enti locali soci esprimono i quattro
quinti del Consiglio di amministrazione, e questo garantisce l’esplicita finalità sociale, oltre che
ambientale, dell’iniziativa. Ma l’organismo (una Fondazione di partecipazione, dal punto di vista
giuridico) garantisce la possibilità di adesione anche a soci privati, ovvero imprese, associazioni o
semplici cittadini. Le prime adesioni hanno cominciato a concretizzarsi anche su questo versante.
Dopo la costituzione all’inizio di agosto, cui si è pervenuti anche grazie all’azione propulsiva e
all’assistenza tecnica garantite da HServizi, società pubblica dell’Isola bergamasca, la Fondazione
Sinergia ha visto insediarsi Consiglio di amministrazione (5 membri) e Comitati etico e scientifico
(con personalità di elevata qualificazione). Sono inoltre stati stesi i regolamenti essenziali per il
funzionamento dell’organismo, a cominciare da quello che sovrintenderà alla ripartizione degli
incentivi ventennali che scaturiranno dalla produzione di energia rinnovabile resa disponibile da
nuovi impianti, allacciati alla rete elettrica nazionale dopo la costituzione della Cer stessa. È inoltre
stato attivato il sito internet (fondazionesinergia.it), che oltre a contenere le informazioni essenziali
sulla Cer, consente di seguire una procedura di adesione semplificata.
Dopo l’intenso lavoro di avviamento, per Sinergia è venuta l’ora della presentazione pubblica,
grazie a un convegno che avrà luogo nel pomeriggio di giovedì 12 dicembre nella sala civica
“Sandro Pertini” del Comune di Osnago (programma in locandina). I responsabili dell’organismo
illustreranno obiettivi e metodi di lavoro di Sinergia, e soprattutto le opportunità che essa offre,
a soggetti pubblici e privati, sui molteplici fronti della transizione energetica, della tutela ambientale,
dell’inclusione e coesione sociale, senza trascurare i benefici economici che deriveranno a coloro
che decideranno di aderire alla Cer, in qualità di produttori e/o consumatori di energia rinnovabile.
«La fase nascente di Sinergia è stata caratterizzata da un consenso ampio e convinto, che ci
lusinga, ci sprona e ci responsabilizza – avverte Lucio Brignoli, presidente della Cer –. Ora è venuto
il momento di avviare concreti processi di condivisione di energia da fonti rinnovabili». Con il
convegno di Osnago, che farà seguito all’evento-gemello in programma alla Fiera di Bergamo il 7
dicembre, Sinergia intende rivolgersi anzitutto ai potenziali produttori, imprese e privati cittadini,
anche per il tramite degli installatori che cureranno la progettazione e l’attivazione dei loro nuovi
impianti: «Per condividere energia rinnovabile, occorre anzitutto produrla e metterla in rete –
sintetizza Brignoli –. Favoriremo successivamente anche l’ingresso di privati cittadini intenzionati a
consumare la “nuova” energia prodotta da altri: per il momento raccoglieremo pre-adesioni, da
confermare nei primi mesi del 2025».
Con l’inizio del nuovo anno, la Cer prevede eventi di presentazione a soggetti economici e sociali e
ai cittadini anche nei singoli comuni. Sarà un percorso lungo, ma appassionante, in grado di
produrre anche significativi “utili comunitari”, grazie alla quota di incentivi generati (almeno il 25%
di quelli contabilizzati dal Gestore nazionale) che verrà destinata a progetti sociali. Il contenuto di
tali progetti sarà deciso a livello locale, nelle “configurazioni”, piccoli gruppi di Comuni, organizzate
intorno a ogni singola cabina primaria. «Controllo pubblico, risparmio energetico ed economico,
miglioramento dell’ambiente, chiara destinazione sociale degli utili, protagonismo dei territori –
conclude il presidente Brignoli –: ci teniamo alle nostre comunità, e vogliamo offrire loro strumenti
per diventare ancora più vivibili e coese».

CLICCA QUI per la locandina
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.