Brivio: grandi e piccoli conoscere "Claun Il Pimpa", inviato speciale di guerra
Nella serata di lunedì 2 dicembre grandi e piccini, si sono ritrovati presso il teatro Smeraldo di Brivio per conoscere Marco Rodari in arte “Claun Il Pimpa”.
Un incontro per proseguire la riflessione iniziata con i giovani il 12 ottobre nella “Giornata della Meraviglia”, un'iniziativa promossa dall'associazione di Rodari “Per far Sorridere il Cielo” e conoscere la
missione: portare un sorriso nei luoghi in guerra.
Un progetto iniziato nel 2009, quando Rodari si è trasferito con un amico sacerdote in una parrocchia nella Striscia di Gaza, una chiesa che oggi ospita 600 rifugiati. Gaza è stato il primo luogo di guerra che ha accolto Rodari e nel quale ha vissuto di più ma, al contempo, è stato anche il primo in cui ha assistito all'avvio di un'operazione militare. Era il 2012, e un annuncio aveva dichiarato che sarebbero stati uccisi i terroristi dentro la Striscia. In una situazione di pericolo, per i civili un luogo sicuro era diventa la scuola. Ed era proprio un istituto, in cui “Il Pimpa” aveva appena terminato un'attività di gioco con un migliaio di bambini, ad essere il bersaglio di un bombardamento. Il clown si era appena ritirato nella sua stanza e i bambini erano tornati nelle loro aule, quando il tetto, sopra il salone dove pochi minuti prima si erano riuniti, è crollato. La causa, una bomba, che insieme a molte altre, nel giro di una notte ha raso al suolo l'intero quartiere. “Dopo l'attacco alla scuola, mi sforzavo di trovare un briciolo di umanità in chi aveva diretto l'attacco. Cercavo di auto convincermi che fosse stato un errore, ma quando poi lo stesso destino colpisce centinaia e migliaia di scuole, capisci che non può essere così”.
I bambini venivano e vengono uccisi volutamente, ha spiegato Rodari, non sono mai danni collaterali. In una situazione così tragica, è stata proprio la gioia dei ragazzi che giocavano tra le macerie a dargli la forza di continuare. "Davanti a un sorriso c'è sempre speranza" è diventato lo slogan del clown, che girando tra Gaza, Siria, Iraq e Ucraina, porta gioia e serenità. “Mettere il bene dei piccoli al primo posto significa che la guerra non può esserci, è quell'utopia che porta a farla finire”. Una pace sempre possibile, un insegnamento che Rodari ha imparato dalle persone che si ritrovano a vivere in situazioni drammatiche e che comunque riescono a non odiare, nonostante tutto quello che hanno subito.
Rodari ha raccontato della pace che ha regnato in una minuscola stanza di Bachmut, dove si è tenuta l'ultima battaglia massiva di soldati nel Donbass tra il 2022 e 2023, in cui una nonna si era rifugiata con i nipoti. Nei minuti in cui “Il Pimpa” con i suoi giochi e trucchi di magia ha fatto ridere i presenti, l'inferno che aleggiava fuori dalla porta è come scomparso.
O come, la vita è tornata negli occhi di Shamila, l'unica sopravvissuta di una famiglia a seguito di un'operazione militare a Gaza nel 2014. La prima bimba, che è riuscita ad essere sottoposta con successo ad un'operazione, in un ospedale privo di tutti gli strumenti sanitari necessari. A causa dell'esperienza traumatica subita, la piccola non era più in grado di parlare, però pian piano, grazie all'attenzione di medici, infermieri e volontari, è ritornato in lei quello stupore che caratterizza l'infanzia. Lo stesso che ha colpito i giovani briviesi, soprattutto Matteo, che ha assistito il clown in un semplice trucco di magia con le corde.
Rodari ha invitato ad aprire il proprio cuore all'ascolto dell'altro, soprattutto ai più piccoli e accantonare le manie di potere, l'ossessione verso i soldi e le cose materiali per trovare ciò che rende davvero felici. Al termine dell'incontro alcuni bambini della primaria hanno consegnato al clown alcune trottole realizzate con l'aiuto delle insegnanti da donare ai bambini meno fortunati. Un gesto semplice ma importante, insieme alla possibilità di acquisto da parte dei presenti del libro “La guerra in un sorriso”, per sostenere l'operato dell'associazione “Per far Sorridere il Cielo”, che recentemente, tra i tanti progetti, ha aperto una “Meraviglioteca” di biblioteca a Izjum, in Ucraina.
La bibliotecaria Alice Corno e il sindaco Federico Airoldi hanno ringraziato tutte le realtà che si sono attivate per organizzare la serata: AVIS, don Emilio e la parrocchia, il corpo docenti, la biblioteca e soprattutto Marco Rodari, per portare la meraviglia in un mondo che solamente grazie alla diffusione della bellezza potrà essere migliore.
Un incontro per proseguire la riflessione iniziata con i giovani il 12 ottobre nella “Giornata della Meraviglia”, un'iniziativa promossa dall'associazione di Rodari “Per far Sorridere il Cielo” e conoscere la
missione: portare un sorriso nei luoghi in guerra.
Un progetto iniziato nel 2009, quando Rodari si è trasferito con un amico sacerdote in una parrocchia nella Striscia di Gaza, una chiesa che oggi ospita 600 rifugiati. Gaza è stato il primo luogo di guerra che ha accolto Rodari e nel quale ha vissuto di più ma, al contempo, è stato anche il primo in cui ha assistito all'avvio di un'operazione militare. Era il 2012, e un annuncio aveva dichiarato che sarebbero stati uccisi i terroristi dentro la Striscia. In una situazione di pericolo, per i civili un luogo sicuro era diventa la scuola. Ed era proprio un istituto, in cui “Il Pimpa” aveva appena terminato un'attività di gioco con un migliaio di bambini, ad essere il bersaglio di un bombardamento. Il clown si era appena ritirato nella sua stanza e i bambini erano tornati nelle loro aule, quando il tetto, sopra il salone dove pochi minuti prima si erano riuniti, è crollato. La causa, una bomba, che insieme a molte altre, nel giro di una notte ha raso al suolo l'intero quartiere. “Dopo l'attacco alla scuola, mi sforzavo di trovare un briciolo di umanità in chi aveva diretto l'attacco. Cercavo di auto convincermi che fosse stato un errore, ma quando poi lo stesso destino colpisce centinaia e migliaia di scuole, capisci che non può essere così”.
I bambini venivano e vengono uccisi volutamente, ha spiegato Rodari, non sono mai danni collaterali. In una situazione così tragica, è stata proprio la gioia dei ragazzi che giocavano tra le macerie a dargli la forza di continuare. "Davanti a un sorriso c'è sempre speranza" è diventato lo slogan del clown, che girando tra Gaza, Siria, Iraq e Ucraina, porta gioia e serenità. “Mettere il bene dei piccoli al primo posto significa che la guerra non può esserci, è quell'utopia che porta a farla finire”. Una pace sempre possibile, un insegnamento che Rodari ha imparato dalle persone che si ritrovano a vivere in situazioni drammatiche e che comunque riescono a non odiare, nonostante tutto quello che hanno subito.
Rodari ha raccontato della pace che ha regnato in una minuscola stanza di Bachmut, dove si è tenuta l'ultima battaglia massiva di soldati nel Donbass tra il 2022 e 2023, in cui una nonna si era rifugiata con i nipoti. Nei minuti in cui “Il Pimpa” con i suoi giochi e trucchi di magia ha fatto ridere i presenti, l'inferno che aleggiava fuori dalla porta è come scomparso.
O come, la vita è tornata negli occhi di Shamila, l'unica sopravvissuta di una famiglia a seguito di un'operazione militare a Gaza nel 2014. La prima bimba, che è riuscita ad essere sottoposta con successo ad un'operazione, in un ospedale privo di tutti gli strumenti sanitari necessari. A causa dell'esperienza traumatica subita, la piccola non era più in grado di parlare, però pian piano, grazie all'attenzione di medici, infermieri e volontari, è ritornato in lei quello stupore che caratterizza l'infanzia. Lo stesso che ha colpito i giovani briviesi, soprattutto Matteo, che ha assistito il clown in un semplice trucco di magia con le corde.
Rodari ha invitato ad aprire il proprio cuore all'ascolto dell'altro, soprattutto ai più piccoli e accantonare le manie di potere, l'ossessione verso i soldi e le cose materiali per trovare ciò che rende davvero felici. Al termine dell'incontro alcuni bambini della primaria hanno consegnato al clown alcune trottole realizzate con l'aiuto delle insegnanti da donare ai bambini meno fortunati. Un gesto semplice ma importante, insieme alla possibilità di acquisto da parte dei presenti del libro “La guerra in un sorriso”, per sostenere l'operato dell'associazione “Per far Sorridere il Cielo”, che recentemente, tra i tanti progetti, ha aperto una “Meraviglioteca” di biblioteca a Izjum, in Ucraina.
La bibliotecaria Alice Corno e il sindaco Federico Airoldi hanno ringraziato tutte le realtà che si sono attivate per organizzare la serata: AVIS, don Emilio e la parrocchia, il corpo docenti, la biblioteca e soprattutto Marco Rodari, per portare la meraviglia in un mondo che solamente grazie alla diffusione della bellezza potrà essere migliore.
I.Bi.