Red Friday

Gentile Direttore
Come evacua su tastiera tale Maxi, del tutto ignaro ( e non è il solo) del fatto che i nomi e i cognomi vogliono il maiuscolo, mentre il minuscolo per certe figure è accettabile, è la destra baby, con tutta probabilità i suoi padroni sgoverneranno ancora tre anni, subiremo un vagonata di fregnacce,  saremo sempre più poveri,  spenderemo un miliardo per ricoverare i cani randagi di Albania nel lager costruito per i migranti, il canile più costoso al mondo, pagheremo seimila euro mensili per centocinquanta poliziotti di guardia contro i milleduecento euro mensili percepiti dai loro colleghi rimasti in Italia.
CGIL e Uil venerdì hanno riempito quarantaquattro piazze, l'adesione allo sciopero e stata del 70% con punte del 100% nella logistica, non sarà rivolta sociale ma se fossi in Meloni non sottovaluterei; gli squallidi fogliacci e i consimili TG hanno sproloquiato di fallimento della mobilitazione strumentalizzato i fatti di Torino dove ci sono stati scontri e la polizia ha chiuso la stazione per un ora con i passeggeri dentro. 
Nella drammatica situazione economica che siamo vivendo è comprensibile che molti  dipendenti non si siano astenuti dal lavoro, i precari temono il licenziamento, altri profili sono ampiamente giustificati, i crumiri che comunque beneficiano dei diritti acquisiti in passato da chi ha perso giornate retribuite, sono degli  squallidi parassiti.
"Salvin precettatore" offendendo l'intelligenza di molti, sostiene che gli scioperi dei trasporti ledono la libertà di movimento, come se gli operai e i disoccupati non viaggiassero.

Dietro la firma Giò si cela una donna, sconcertante! A lei non importa la bella disquisizione di Marta in merito ai dati sui femminicidi, credo che le motivazione siano almeno due: l'ossessione per quei ragazzotti abbronzati e prestanti, o semplicemente non capisce.
Nei miei momenti di sconforto non ho mai pensato di essere proposto a giudizio dalla Corte Penale Europea come Bokassa, Borman, Putin e Netanyahu, nei desiderata di Erminio senza cognome  scrivere di violenza sulle donne equivale a compiere genocidi, se l'autore fosse senziente sarebbe decisamente preoccupante.
Grazie per l'attenzione.
Fulvio Magni
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