Airuno: sicurezza in paese Lavelli risponde a CambiAmo
Risale all’ottobre scorso la richiesta da parte del gruppo consiliare di minoranza CambiaAmo Airuno Aizurro al sindaco Gianfranco Lavelli di dettagliare la situazione “sicurezza” in paese. Nella serata di venerdì 29 novembre, in consiglio comunale, il primo cittadino ha risposto facendo sapere che l’interpellanza ricevuta è stata subito consegnata al comando Carabinieri per opportuna conoscenza.
L’amministrazione aveva rinnovato lo scorso 12 settembre il protocollo di intesa “Stazioni Sicure” e quello per il Controllo di Vicinato. "Come amministrazione abbiamo già informato le forze dell'ordine chiedendo loro un particolare pattugliamento in certe zone del paese, dove, alla chiusura di alcune attività commerciali, si formano gruppetti di persone che riteniamo sia opportuno tenere attenzionate”.
Rispondendo, il sindaco ha anche ricordato che a oggi il corpo di Polizia Locale conta su un solo agente assunto e di un secondo per qualche ora a settimana grazie a una convenzione con un altro comune. “A loro abbiamo già indirizzato la richiesta di una particolare sorveglianza dei luoghi più esposti nel limite delle possibilità dell'organico a nostra disposizione”. Lavelli ha ribadito l’intenzione di tentare di entrare a far parte del Corpo Intercomunale di Polizia Locale di Olgiate, Calco e Brivio e che si sta dialogando con il capofila della convezione che è Brivio.
Ad avanzare una considerazione in generale sul problema dei reati in paese è stato il consigliere di minoranza Luigi Gilardi, secondo cui molti cittadini non denuncerebbero tutti i fatti che in realtà accadono. Il sindaco ha risposto che effettivamente il numero di denunce risulta sostanzialmente invariato e che questo tema è emerso anche in occasione di confronto con il Prefetto. “È giusto però né fare allarmismi, né chiudere gli occhi” ha concluso il borgomastro.
Non presentiamo interpellanze per fare polemica ma per tirar fuori questioni che i cittadini soffrono. “Grazie anche per aver chiesto maggiori controlli, anche se a noi a oggi non sembra ce ne siano” ha concluso, chiedendo al sindaco Lavelli un coinvolgimento anche dell'opposizione al tavolo per la sicurezza
“Abbiamo intenzione di chiedere a breve un incontro con il Prefetto di Lecco per portare alla Sua conoscenza quanto da voi richiesto e valutarne le possibili ripercussioni – ha proseguito il sindaco Lavelli – A oggi, come segnalatoci dalle autorità competenti, nel nostro Comune non vi è un particolare aumento di atti criminosi, come invece succede nei paesi vicini”.
L’amministrazione aveva rinnovato lo scorso 12 settembre il protocollo di intesa “Stazioni Sicure” e quello per il Controllo di Vicinato. "Come amministrazione abbiamo già informato le forze dell'ordine chiedendo loro un particolare pattugliamento in certe zone del paese, dove, alla chiusura di alcune attività commerciali, si formano gruppetti di persone che riteniamo sia opportuno tenere attenzionate”.
Rispondendo, il sindaco ha anche ricordato che a oggi il corpo di Polizia Locale conta su un solo agente assunto e di un secondo per qualche ora a settimana grazie a una convenzione con un altro comune. “A loro abbiamo già indirizzato la richiesta di una particolare sorveglianza dei luoghi più esposti nel limite delle possibilità dell'organico a nostra disposizione”. Lavelli ha ribadito l’intenzione di tentare di entrare a far parte del Corpo Intercomunale di Polizia Locale di Olgiate, Calco e Brivio e che si sta dialogando con il capofila della convezione che è Brivio.
Ad avanzare una considerazione in generale sul problema dei reati in paese è stato il consigliere di minoranza Luigi Gilardi, secondo cui molti cittadini non denuncerebbero tutti i fatti che in realtà accadono. Il sindaco ha risposto che effettivamente il numero di denunce risulta sostanzialmente invariato e che questo tema è emerso anche in occasione di confronto con il Prefetto. “È giusto però né fare allarmismi, né chiudere gli occhi” ha concluso il borgomastro.
Il consigliere di opposizione Alessandro Milani ha ringraziato per i contatti mantenuti stretti con la Prefettura. “Non presentiamo interpellanze per fare polemica, ma per porre attenzione su questioni che i cittadini soffrono” ha detto, parlando anche del problema dato dalla presenza di persone in evidente stato di alterazione psico-fisica che a volte si incontrano in paese e spaventano la gente.
Non presentiamo interpellanze per fare polemica ma per tirar fuori questioni che i cittadini soffrono. “Grazie anche per aver chiesto maggiori controlli, anche se a noi a oggi non sembra ce ne siano” ha concluso, chiedendo al sindaco Lavelli un coinvolgimento anche dell'opposizione al tavolo per la sicurezza
E.Ma.