Merate: in commissione i contributi al sociale e un aumento delle rette alla Leoni
69.700 euro è l'ammontare dei contributi ordinari 2024 che il comune di Merate si appresta ad erogare alle associazioni del comparto socio-assistenziale.A darne comunicazione è stata la vicesindaca e assessore alla partita Valeria Marinari nel corso della seduta di commissione durante la quale ha spiegato come a giugno, insediata la nuova amministrazione, si sia subito premurata di ricordare ai vari sodalizi la scadenza per la presentazione delle domande. Non fa più parte dell'albo "La seconda Tunica", assorbita ormai nel Centro di Ascolto. Non hanno presentato richiesta di contributo Avis, Granello, Caritas santo Stefano, Anteas mentre Lavoro over 40 è arrivata fuori tempo, ma per poco e quindi accolta.
La commissione è poi passata a parlare della "Casa albergo Leoni". La scadenza dell'appalto è arrivata a ridosso dell'insediamento della nuova amministrazione che ha così proceduto per un nuovo appalto di due anni dal febbraio 2025 a gennaio 2027 con possibilità di proroga.
Questo lasso di tempo servirà anche all'amministrazione per studiare la situazione e comprendere gli spazi di sviluppo e di manovra che si possono attuare in quella che è una piccola realtà apprezzata, a misura di famiglia dove gli ospiti si sentono come a casa.
Attualmente ci sono 17 posti, tra camere singole e doppie, che sono destinate a over sessanta che godono comunque di autonomia e che non hanno necessità di una assistenza sanitaria come se fosse una casa di riposo. Qui la persona può godere del servizio di ristorazione, della lavanderia e di una serie di attività che vengono svolto dalla cooperativa che ha la gestione. Nel nuovo appalto si punta a inserire la possibilità di un diurnato (pensando anche a un sevizio di trasporto), a un ricovero breve per il sollievo alle famiglie e a una maggiore collaborazione con associazioni ed enti del territorio.
Attualmente il 43% della retta è a carico dell'utente, il resto grava sul comune. Come spiegato dalla vicesindaca in commissione la situazione non consente più gli stessi prezzi. Oltre all'adeguamento Istat, infatti, a pesare sono i costi legati al contratto collettivo nazionale dei lavoratori, applicato ai dipendenti che lavorano per la cooperativa. Un rincaro che solo per questa voce si aggira attorno al 30%.
“La scelta è stata fatta con fatica ma non si poteva altrimenti” ha spiegato Valeria Marinari “abbiamo deciso di assorbire il 15% di questi aumenti, la restante parte graverà sull'utenza. Abbiamo già incontrato gli ospiti e le famiglie. Ci rendiamo conto che non è poco e non siamo certo contenti ma non possiamo fare diversamente. Ora lavoreremo per attuare anche una serie di adeguamenti con l'ammodernamento degli arredi, il cambio di letti, materassi, sanitari e l'installazione di un impianto di raffrescamento. I fondi li prenderemo dall'avanzo di amministrazione.
Sia la proposta di riparto dei contributi che la questione della casa albergo saranno oggetto di discussione nel prossimo consiglio comunale.
La commissione è poi passata a parlare della "Casa albergo Leoni". La scadenza dell'appalto è arrivata a ridosso dell'insediamento della nuova amministrazione che ha così proceduto per un nuovo appalto di due anni dal febbraio 2025 a gennaio 2027 con possibilità di proroga.
Questo lasso di tempo servirà anche all'amministrazione per studiare la situazione e comprendere gli spazi di sviluppo e di manovra che si possono attuare in quella che è una piccola realtà apprezzata, a misura di famiglia dove gli ospiti si sentono come a casa.
Attualmente ci sono 17 posti, tra camere singole e doppie, che sono destinate a over sessanta che godono comunque di autonomia e che non hanno necessità di una assistenza sanitaria come se fosse una casa di riposo. Qui la persona può godere del servizio di ristorazione, della lavanderia e di una serie di attività che vengono svolto dalla cooperativa che ha la gestione. Nel nuovo appalto si punta a inserire la possibilità di un diurnato (pensando anche a un sevizio di trasporto), a un ricovero breve per il sollievo alle famiglie e a una maggiore collaborazione con associazioni ed enti del territorio.
Attualmente il 43% della retta è a carico dell'utente, il resto grava sul comune. Come spiegato dalla vicesindaca in commissione la situazione non consente più gli stessi prezzi. Oltre all'adeguamento Istat, infatti, a pesare sono i costi legati al contratto collettivo nazionale dei lavoratori, applicato ai dipendenti che lavorano per la cooperativa. Un rincaro che solo per questa voce si aggira attorno al 30%.
“La scelta è stata fatta con fatica ma non si poteva altrimenti” ha spiegato Valeria Marinari “abbiamo deciso di assorbire il 15% di questi aumenti, la restante parte graverà sull'utenza. Abbiamo già incontrato gli ospiti e le famiglie. Ci rendiamo conto che non è poco e non siamo certo contenti ma non possiamo fare diversamente. Ora lavoreremo per attuare anche una serie di adeguamenti con l'ammodernamento degli arredi, il cambio di letti, materassi, sanitari e l'installazione di un impianto di raffrescamento. I fondi li prenderemo dall'avanzo di amministrazione.
Sia la proposta di riparto dei contributi che la questione della casa albergo saranno oggetto di discussione nel prossimo consiglio comunale.
S.V.