Merate: La Russa “saluta” Narciso e ricorda il Mandic
38 giorni di esposizione totalmente gratuita, 45mila ingressi, 120 volontari e 110 classi di diverse scuole coinvolte nei laboratori didattiti.
Sono alcuni dei numero del "Narciso" di Caravaggio a Merate, l'opera silenziosa e suggestiva che per oltre un mese è rimasta esposta nella sala nobiliare di Villa Confalonieri, racchiusa in un allestimento particolarmente denso di significato e impattante per il visitatore, anche quello più profano.
Perchè, come ha ribadito il presidente del senato Ignazio La Russa venuto oggi alla cerimonia di chiusura dell'esposizione, il grande merito di questa iniziativa regalata alla città dalla "Fondazione Costruiamo il futuro", è stata quella di portare l'arte fuori dal museo e farla arrivare sino al territorio.
Non il contrario, come generalmente avviene con il cittadino che si reca nelle grandi città d'arte e si mette in fila per visitare il museo.
A Merate è successo il contrario: uno dei più grandi capolavori di Michelangelo Merisi è uscito dalla Capitale e ha raggiunto, scortato su mezzi allestiti appositamente per l'occasione, senza alcuna possibilità di fare sosta durante il viaggio, viale Garibaldi dove ha soggiornato nell'ex sede municipale che, come hanno ribadito a più voci gli intervenuti, a partire dal sindaco Mattia Salvioni, deve diventare l'occasione per il rilancio del territorio sotto l'aspetto culturale, economico, artistico.
Circondato dall'imponente servizio di sicurezza con decine e decine di mezzi e uomini delle forze dell'ordine che hanno blindato la piazza, il presidente del senato ha chiuso la sua visita con un aneddoto che non è sfuggito. Alla stretta di mano con il questore di Lecco, dottoressa Stefania Marrazzo, ha detto. “Merate è ora in provincia di Lecco, prima era Como. Merate se non sbaglio ha anche un ospedale perchè qui tanti anni fa, una mia parente fu operata di cistifellea. E mi ricordo ancora il nome del primario”, ha chiuso salendo poi in auto verso la prossima destinazione. Lasciandoci con l'interrogativo senza risposta circa il nome del primario che effettuò L'intervento.
CLICCA QUI per il comunicato
Sono alcuni dei numero del "Narciso" di Caravaggio a Merate, l'opera silenziosa e suggestiva che per oltre un mese è rimasta esposta nella sala nobiliare di Villa Confalonieri, racchiusa in un allestimento particolarmente denso di significato e impattante per il visitatore, anche quello più profano.
Perchè, come ha ribadito il presidente del senato Ignazio La Russa venuto oggi alla cerimonia di chiusura dell'esposizione, il grande merito di questa iniziativa regalata alla città dalla "Fondazione Costruiamo il futuro", è stata quella di portare l'arte fuori dal museo e farla arrivare sino al territorio.
Non il contrario, come generalmente avviene con il cittadino che si reca nelle grandi città d'arte e si mette in fila per visitare il museo.
A Merate è successo il contrario: uno dei più grandi capolavori di Michelangelo Merisi è uscito dalla Capitale e ha raggiunto, scortato su mezzi allestiti appositamente per l'occasione, senza alcuna possibilità di fare sosta durante il viaggio, viale Garibaldi dove ha soggiornato nell'ex sede municipale che, come hanno ribadito a più voci gli intervenuti, a partire dal sindaco Mattia Salvioni, deve diventare l'occasione per il rilancio del territorio sotto l'aspetto culturale, economico, artistico.
Circondato dall'imponente servizio di sicurezza con decine e decine di mezzi e uomini delle forze dell'ordine che hanno blindato la piazza, il presidente del senato ha chiuso la sua visita con un aneddoto che non è sfuggito. Alla stretta di mano con il questore di Lecco, dottoressa Stefania Marrazzo, ha detto. “Merate è ora in provincia di Lecco, prima era Como. Merate se non sbaglio ha anche un ospedale perchè qui tanti anni fa, una mia parente fu operata di cistifellea. E mi ricordo ancora il nome del primario”, ha chiuso salendo poi in auto verso la prossima destinazione. Lasciandoci con l'interrogativo senza risposta circa il nome del primario che effettuò L'intervento.
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S.V.