Merate: l'opera di street art che adorna "Casa Amica"

“Una nuova Primavera”. È questo il titolo della grande opera di street art realizzata sulle mura esterne della sede di Casa Amica dall’artista Pao – al secolo Paolo Bordino – con alcuni studenti dell’Istituto Viganò e naturalmente gli utenti della cooperativa sociale di Merate, che da anni opera per favorire l'integrazione e migliorare la qualità della vita di persone fragili e con disabilità. 
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L’opera, che ricopre per diversi metri due facciate dello stabile di via Campi, è iniziata lo scorso ottobre. Nella mattinata di lunedì 2 dicembre, alla presenza di tutti i protagonisti del progetto, è stata inaugurata. 
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Il presidente Fulvio Beretta
A dare il benvenuto a tutti è stato il presidente di Casa Amica, Fulvio Beretta. “Sono molto soddisfatto del risultato – ha esordito. – Dopo aver visto l'entusiasmo e la partecipazione riscontrata negli ultimi anni in occasione dei progetti simili del Rotary Club di Merate che hanno coinvolto diverse scuole superiori del nostro territorio ho voluto allargare questa esperienza anche alla cooperativa sociale che ho l'onore di presiedere”.
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La sede necessitava di un restyling. Così, quando il presidente Beretta, grazie al Rotary, è entrato in contatto con lo street artist Pao, ha pensato di mettere a punto un progetto per coinvolgere l'Istituto Vigano, riuscendo a ottenere anche un finanziamento di 20.000 euro da parte della Fondazione Comunitaria del Lecchese. “Siamo partiti carichi di entusiasmo e lo siamo ancora di più oggi perché la nostra sede ora ha radicalmente cambio volto: è bella, affascinante, empatica, coinvolgente”. 
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La vicesindaca Valeria Marinari 
A prendere parte all’inaugurazione anche la vicesindaca Valeria Marinari, che, portando i saluti dell’amministrazione ha ricordato che in quel momento era in corso anche l’evento di chiusura della mostra del Narciso di Caravaggio. “Il quadro se ne va, mentre la bellezza attraverso l’opera fatta da voi può rimanere a Merate per tutti quelli che passano e rendere piacevole questa zona di capannoni. È molto significativa, soprattutto perché realizzata da voi” ha detto agli studenti e agli utenti di Casa Amica.
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L’architetto Massimo Gianquitto
La parola è passata all’architetto Massimo Gianquitto, membro del Rotary Club Merate e fautore della street art in città. “Il critico d'arte Achille Bonito Oliva diceva che la street art, pura espressione di arte pubblica, intercetta testimoni indiretti ed è fatta di spettatori istantanei che si raccolgono e presto disperdono il loro sguardo in una disattenzione collettiva. Proprio così accade con l'opera di Casa Amica, un linguaggio che possiede un tratto spiccatamente sociale e che vive al di là del suo autore Pao, che ha materialmente realizzato l'opera, per diventare parte di quel contesto urbano in cui si trova”. 
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La professoressa Serena Ratti
Gli studenti dell’Istituto Viganò che hanno partecipato al progetto, si sono presentati su base volontaria e provengono da classi differenti dell'indirizzo di Grafica e Comunicazione e Turismo. A coordinarli è stata la professoressa Serena Ratti. “Quando è arrivata a scuola la proposta di partecipare al progetto mi sono presa l'impegno di formare un piccolo gruppo di ragazzi volenterosi e desiderosi di aderire” ha spiegato ripercorrendo gli incontri fatti con Pao e i momenti di realizzazione dell’opera, e soprattutto ringraziando per l’opportunità concessa. 
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Gli studenti dell’Istituto Viganò
A testimoniare l’entusiasmo a nome del gruppo di studenti è stata la giovane Gemma, che ha raccontato di aver partecipato al progetto per curiosità di scoprire la street art: “È stato bello aiutare a realizzare il murales, imparare a usare bombolette e pennelli. È un’esperienza che spero di rifare” ha detto con entusiasmo. 
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Lo street artist Pao
Ha parlato infine anche l’artista, Pao, che ha guidato studenti e ospiti di Casa Amica nella realizzazione dell’opera. “Questo progetto è stato un percorso collettivo nato per celebrare la primavera come simbolo di rinascita e trasformazione. L'intervento artistico rappresenta un esempio concreto di inclusione e rigenerazione urbana – ha detto –  Armati di pennelli, rulli e bombolette spray, tutti hanno contribuito attivamente alla realizzazione del murales, trasformando il tema della primavera in una metafora visiva di crescita, speranza e cambiamento”. 
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Don Mauro Malighetti
L’opera è stata molto apprezzata anche da don Mauro Malighetti, parroco di Merate, che ha svelato di avere radici “artistiche”, avendo frequentato il liceo artistico. “Un’opera come questa è una lama che si infilza. Ricordiamo che bellezza dell’arte richiama sempre la bellezza dell’essere umano. Anche se qui la vera arte sono le persone che frequentano questo centro” ha detto, analizzando poi i contenuti del murales, come i fiori e le api. “I fiori qui sono a grappolo, sono un gruppo, una comunità, a ricordarci che l’unione fa la forza”. 
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È stato quindi tagliato il nastro, inaugurando ufficialmente “La nuova primavera”. Tutti insieme, ospiti di Casa Amica e studenti hanno poi festeggiato con un rinfresco. 
E.Ma.
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