Brivio: celebrata con ANMI la patrona Santa Barbara
Come da tradizione, nella mattinata di domenica 1° dicembre la sezione briviese “G.M. Gianantonio Gnecchi Ruscone” dell’Associazione Nazionale “Marinai d’Italia” (ANMI), ha celebrato, con qualche giorno di anticipo, Santa Barbara, patrona della Marina Militare”.
Dalla sede di via Vittorio Emanuele II, è sceso un corteo, capeggiato dai vessilli e scortato dagli agenti della polizia localei, fino al monumento ai Caduti del Mare sul lungofiume. Qui si è tenuto il rito dell'alzabandiera, accompagnato dall’Inno d’Italia, seguito da il Silenzio e la deposizione di una corona d’alloro.
“Santa Barbara è un simbolo universale di coraggio e sacrificio, la cui storia segnata dalla fede e della determinazione continua ad ispirare non solo coloro che sono al servizio della comunità ma tutti noi, chiamati ogni giorno ad affrontare con coraggio le difficoltà della vita” ha esordito nel suo discorso la vicesindaca Roberta Agostoni, presente in rappresentanza dell'Amministrazione. Nella giornata di celebrazione per l'associazione briviese, ha invitato ad esprimere il più profondo ringraziamento a uomini e donne che con dedizione e altruismo mettono a rischio la loro vita, spesso lontano dai riflettori, per la difesa del prossimo, la sicurezza della nazione e la tutela della pace. Amore della comunità, coraggio e solidarietà sono i valori dimostrati dalla Marina e che devono accomunare tutti gli uomini.
A prendere la parola è stato dunque il presidente del gruppo di Brivio Pierluigi Ciminago, che ha spiegato l'importanza di questa festa per il personale in servizio attivo della Marina Militare e per chi negli anni ne ha fatto parte. Un'occasione sentita per ritrovarsi nelle comuni origini e valori, per celebrare la Patrona Santa Barbara, esempio della serenità nel sacrificio di fronte al pericolo.
“Quest'anno la festa cade in un periodo in cui la situazione internazionale è scossa da guerre che coinvolgono più attori. Si tratta di una complessa, lunga e pericolosa fase di ridefinizione degli equilibri mondiali”. Un cambiamento epocale che coinvolge tutte le nazioni, tra cui l'Italia, sprovvista di risorse energetiche, come gas e petrolio, che devono essere importati. È dunque vitale per il paese, la garanzia di avere un commercio navale attivo nel mediterraneo e negli oceani.
“Oggi la dimensione marittima non interessa però solo la navigazione, ma riguarda il più generale 'dominio marittimo', che comprende tridimensionalmente tutto l'elemento marino, dalla superficie ai fondali. Per questo motivo è fondamentale la componente subacquea della Marina Militare, che controlla i gasdotti sui fondali marini che riforniscono la nazione”.
In uno scenario sempre più complesso, la Marina ha impostato un programma di potenziamento delle sue componenti per accrescere la capacità di proiezione di forza e affrontare al meglio le nuove sfide. Per farlo nel 2023 è stato inaugurato il Polo Nazionale della Dimensione Subacquea: un incubatore sperimentale per la ricerca e gli studi, con il coinvolgimento di aziende civili e università. “Si tratta di una significativa opportunità per innalzare il livello tecnologico produttivo delle aziende e scientifico delle università, con conseguenti ricadute positive nei campi dell'economia, dell'occupazione e della ricerca”.
La presenza della Marina Militare significa il mantenimento di una qualità di vita dignitosa da difendere, soprattutto nell'ottica di minaccia di aggressioni armate. “In questo momento le navi mercantili dirette in Europa sono costrette al periplo dell'Africa, in quanto l'accesso al canale di Suez è bloccato dagli attacchi armati portati dalla milizia yemenita degli Houthi. É ancora una volta la storia ad insegnare che la diplomazia deve sempre essere sostenuta dalla deterrenza data da un adeguato armamento” ha concluso il presidente, prima di rivolgere un pensiero e un ringraziamento a tutti i membri della Marina Militare, in particolare a tutti coloro che operano lontano da casa in missioni nazionali e internazionali al servizio della comunità.
Al termine degli interventi, lo schieramento si è rimesso in marcia per raggiungere la chiesa prepositurale, dove è stata celebrata la Santa Messa. Finita la funzione, i presenti si sono riuniti a tavola per concludere la festa con il consueto pranzo sociale.
Dalla sede di via Vittorio Emanuele II, è sceso un corteo, capeggiato dai vessilli e scortato dagli agenti della polizia localei, fino al monumento ai Caduti del Mare sul lungofiume. Qui si è tenuto il rito dell'alzabandiera, accompagnato dall’Inno d’Italia, seguito da il Silenzio e la deposizione di una corona d’alloro.
“Santa Barbara è un simbolo universale di coraggio e sacrificio, la cui storia segnata dalla fede e della determinazione continua ad ispirare non solo coloro che sono al servizio della comunità ma tutti noi, chiamati ogni giorno ad affrontare con coraggio le difficoltà della vita” ha esordito nel suo discorso la vicesindaca Roberta Agostoni, presente in rappresentanza dell'Amministrazione. Nella giornata di celebrazione per l'associazione briviese, ha invitato ad esprimere il più profondo ringraziamento a uomini e donne che con dedizione e altruismo mettono a rischio la loro vita, spesso lontano dai riflettori, per la difesa del prossimo, la sicurezza della nazione e la tutela della pace. Amore della comunità, coraggio e solidarietà sono i valori dimostrati dalla Marina e che devono accomunare tutti gli uomini.
A prendere la parola è stato dunque il presidente del gruppo di Brivio Pierluigi Ciminago, che ha spiegato l'importanza di questa festa per il personale in servizio attivo della Marina Militare e per chi negli anni ne ha fatto parte. Un'occasione sentita per ritrovarsi nelle comuni origini e valori, per celebrare la Patrona Santa Barbara, esempio della serenità nel sacrificio di fronte al pericolo.
“Quest'anno la festa cade in un periodo in cui la situazione internazionale è scossa da guerre che coinvolgono più attori. Si tratta di una complessa, lunga e pericolosa fase di ridefinizione degli equilibri mondiali”. Un cambiamento epocale che coinvolge tutte le nazioni, tra cui l'Italia, sprovvista di risorse energetiche, come gas e petrolio, che devono essere importati. È dunque vitale per il paese, la garanzia di avere un commercio navale attivo nel mediterraneo e negli oceani.
“Oggi la dimensione marittima non interessa però solo la navigazione, ma riguarda il più generale 'dominio marittimo', che comprende tridimensionalmente tutto l'elemento marino, dalla superficie ai fondali. Per questo motivo è fondamentale la componente subacquea della Marina Militare, che controlla i gasdotti sui fondali marini che riforniscono la nazione”.
In uno scenario sempre più complesso, la Marina ha impostato un programma di potenziamento delle sue componenti per accrescere la capacità di proiezione di forza e affrontare al meglio le nuove sfide. Per farlo nel 2023 è stato inaugurato il Polo Nazionale della Dimensione Subacquea: un incubatore sperimentale per la ricerca e gli studi, con il coinvolgimento di aziende civili e università. “Si tratta di una significativa opportunità per innalzare il livello tecnologico produttivo delle aziende e scientifico delle università, con conseguenti ricadute positive nei campi dell'economia, dell'occupazione e della ricerca”.
Al termine degli interventi, lo schieramento si è rimesso in marcia per raggiungere la chiesa prepositurale, dove è stata celebrata la Santa Messa. Finita la funzione, i presenti si sono riuniti a tavola per concludere la festa con il consueto pranzo sociale.
I.Bi.