Brivio: l'APS compie 60 anni con una donazione alla LILT
Era il 10 luglio 1964 quando a Brivio veniva fondata l’APS: l’Associazione Pescatori Sportivi. Seduti a un tavolo, Mandelli Valentino, Perego Giuseppe, Mandelli Adelio, Castagnoli Federico, Balossi Guido, Balzarini Giuseppe, Bassani Ettore, Medolago Angelo, Bossi Rodolfo, Buratti Giovanni, Gilardi Fabrizio, Boracchi Gino, Cardani Antonio e Mandelli Enio e gettarono le basi di un sodalizio destinato a durare tutt’oggi – a distanza di 60 anni – e mantenere gli stessi valori e passioni di una volta.
Il primo presidente fu Giovanni Buratti. L’atto costitutivo riportava tra le finalità dell’associazione di incrementare la pesca sportiva, dare sviluppo turistico organizzando gare e manifestazioni sul fiume, collaborare nella disciplina delle vigenti leggi per la tutela del patrimonio ittico e contribuire al ripopolamento del fiume nel diritto di pesca del Comune di Brivio. Il sodalizio infatti nacque a seguito di una grave moria di pesci che – come riportato nella lettera spedita all’allora sindaco dalla neo-nata associazione – “distrusse quasi tutta la fauna ittica della zona, allontanando molti pescatori che nei giorni feriali e festivi popolavano le sponde briviesi dell’Adda”.
Come spesso accade, però, dalle cose brutte nascono quelle belle. E così quella moria di pesci diede vita all’idea di formare un’associazione di pescatori dilettanti locali che prendessero l’impegno di riportare in breve tempo il fiume a una normale e confortevole pescosità.
Vennero riuniti 53 pescatori che, in assemblea, elessero il direttivo e stilarono uno statuto, fondando con premesse serie l’Associazione Pescatori Sportivi di Brivio.
Negli anni si sono succeduti diversi presidenti. La carica più lunga è stata senz’altro quella di Giorgio Rucco, che per oltre 35 anni ha coordinato le attività di pesca dell’associazione. Nel 2011 Rucco aveva passato il testimone al figlio Gianmario, che ha guidato l’APS fino al 2019, quando poi era stato eletto l’attuale presidente, Stefano Previtali.
Quest'ultimo, come i suoi predecessori, insieme ai soci ha continuato a tenere alti i valori del sodalizio e a a perseguire le finalità messe nero su bianco 60 anni fa, così come a organizzare gare insieme agli amici pescatori. Tra le iniziative più note il Trofeo Topolino, che ogni anno attira sulle sponde dell’Adda decine di bambini per una giornata di pesca, ma anche i tanti trofei, notturni, a coppie e in barca che vengono organizzati per i più grandi. Altra grande iniziata sono le opere ittiogeniche, come la formazione di “ghiaioni” e “legnaie”, per agevolare la riproduzione dei pesci.
L’ultima iniziativa organizzata è stato il “Trofeo 60° – Memorial Aps Brivio”, che più che una gara è stata una vera e propria festa per celebrare la costituzione, ricordare gli amici pescatori che non ci sono più e soprattutto trascorrere del tempo insieme praticando la passione che accomuna i soci.
Il trofeo si è svolto domenica scorsa a Segrate, sulle sponde del laghetto artificiale Redecesio. In totale hanno partecipato 20 pescatori a coppie, tra cui naturalmente i soci di Aps Brivio, gli amici dell’associazione dei pescatori di Beverate altri pescatori invitati per l’occasione.
Divise tra due settori, le coppie nella mattinata si sono date da fare per cercare di pescare qualche pesce, anche se in questo periodo risulta piuttosto difficile. Proprio per questa ragione anzi l’associazione ha scelto di proporre la gara a Segrate e non a Brivio, perché sul fiume sarebbe stato ancor più difficoltoso pescare.
A trionfare nel primo settore sono stati il presidente Previtali e Secondo Zanin. Al secondo posto invece la coppia formata da Federico Burini e Massimo Biffi. Nel secondo settore ha vinto la coppia Pietro Alessandri e Sergio Malighetti. Seconda classificata invece la coppia formata da Maurizio Mazzoleni e Michele Manzini. Tutti i partecipanti sono stati premiati con prodotti gastronomici, mentre le coppie risultate vincitrici sono state premiate con prodotti enogastronomici. Il trofeo invece è andato alla coppia risultata essere “prima assoluta” tra i due settori, ovvero quella formata da Pietro Alessandri e Sergio Malighetti.
La gara però aveva anche un’altra finalità oltre a quelle citate. “Con questo evento abbiamo chiuso una raccolta di 1.000 euro grazie alle quote dei partecipanti. Una parte era già stata versata dalla associazione stessa e una parte era stata ottenuta dalla vendita simbolica ai soci di attrezzatura da pesca di un ex associato che non c’è più, Benedetto Lascala. L’attrezzatura ci è stata donata dalla moglie e l’abbiamo venduta ai soci per raccogliere questa cifra che abbiamo scelto di devolvere alla Lega Italiana per la Lotta Contro i Tumori” ha spiegato il presidente Previtali, soddisfatto di come sia andata la competizione.
Un bel gesto che testimonia ancora una volta la solidarietà e la generosità dei soci dell’associazione, che al termine della gara hanno festeggiato insieme con un rinfresco. “L’augurio è che in futuro sempre più persone si avvicinino alla pesca – ha concluso il presidente Previtali – È uno sport che insegna a stare a contatto con la natura, ad amarla e rispettarla, e poi è uno sport di pazienza. Al giorno d’oggi la pazienza è una cosa rara da trovare. A molte persone servirebbe venire a pescare un po’ di volte per capire che se si ha pazienza nella vita i risultati si ottengono”.
Il primo presidente fu Giovanni Buratti. L’atto costitutivo riportava tra le finalità dell’associazione di incrementare la pesca sportiva, dare sviluppo turistico organizzando gare e manifestazioni sul fiume, collaborare nella disciplina delle vigenti leggi per la tutela del patrimonio ittico e contribuire al ripopolamento del fiume nel diritto di pesca del Comune di Brivio. Il sodalizio infatti nacque a seguito di una grave moria di pesci che – come riportato nella lettera spedita all’allora sindaco dalla neo-nata associazione – “distrusse quasi tutta la fauna ittica della zona, allontanando molti pescatori che nei giorni feriali e festivi popolavano le sponde briviesi dell’Adda”.
Come spesso accade, però, dalle cose brutte nascono quelle belle. E così quella moria di pesci diede vita all’idea di formare un’associazione di pescatori dilettanti locali che prendessero l’impegno di riportare in breve tempo il fiume a una normale e confortevole pescosità.
Vennero riuniti 53 pescatori che, in assemblea, elessero il direttivo e stilarono uno statuto, fondando con premesse serie l’Associazione Pescatori Sportivi di Brivio.
Negli anni si sono succeduti diversi presidenti. La carica più lunga è stata senz’altro quella di Giorgio Rucco, che per oltre 35 anni ha coordinato le attività di pesca dell’associazione. Nel 2011 Rucco aveva passato il testimone al figlio Gianmario, che ha guidato l’APS fino al 2019, quando poi era stato eletto l’attuale presidente, Stefano Previtali.
Al centro Giorgio Rucco in una foto d'epoca
Quest'ultimo, come i suoi predecessori, insieme ai soci ha continuato a tenere alti i valori del sodalizio e a a perseguire le finalità messe nero su bianco 60 anni fa, così come a organizzare gare insieme agli amici pescatori. Tra le iniziative più note il Trofeo Topolino, che ogni anno attira sulle sponde dell’Adda decine di bambini per una giornata di pesca, ma anche i tanti trofei, notturni, a coppie e in barca che vengono organizzati per i più grandi. Altra grande iniziata sono le opere ittiogeniche, come la formazione di “ghiaioni” e “legnaie”, per agevolare la riproduzione dei pesci.
L’ultima iniziativa organizzata è stato il “Trofeo 60° – Memorial Aps Brivio”, che più che una gara è stata una vera e propria festa per celebrare la costituzione, ricordare gli amici pescatori che non ci sono più e soprattutto trascorrere del tempo insieme praticando la passione che accomuna i soci.
Il trofeo si è svolto domenica scorsa a Segrate, sulle sponde del laghetto artificiale Redecesio. In totale hanno partecipato 20 pescatori a coppie, tra cui naturalmente i soci di Aps Brivio, gli amici dell’associazione dei pescatori di Beverate altri pescatori invitati per l’occasione.
Primi assoluti al “Trofeo 60° – Memorial Aps Brivio” Pietro Alessandri e Sergio Malighetti, al centro il presidente Stefano Previtali
Divise tra due settori, le coppie nella mattinata si sono date da fare per cercare di pescare qualche pesce, anche se in questo periodo risulta piuttosto difficile. Proprio per questa ragione anzi l’associazione ha scelto di proporre la gara a Segrate e non a Brivio, perché sul fiume sarebbe stato ancor più difficoltoso pescare.
A trionfare nel primo settore sono stati il presidente Previtali e Secondo Zanin. Al secondo posto invece la coppia formata da Federico Burini e Massimo Biffi. Nel secondo settore ha vinto la coppia Pietro Alessandri e Sergio Malighetti. Seconda classificata invece la coppia formata da Maurizio Mazzoleni e Michele Manzini. Tutti i partecipanti sono stati premiati con prodotti gastronomici, mentre le coppie risultate vincitrici sono state premiate con prodotti enogastronomici. Il trofeo invece è andato alla coppia risultata essere “prima assoluta” tra i due settori, ovvero quella formata da Pietro Alessandri e Sergio Malighetti.
La gara però aveva anche un’altra finalità oltre a quelle citate. “Con questo evento abbiamo chiuso una raccolta di 1.000 euro grazie alle quote dei partecipanti. Una parte era già stata versata dalla associazione stessa e una parte era stata ottenuta dalla vendita simbolica ai soci di attrezzatura da pesca di un ex associato che non c’è più, Benedetto Lascala. L’attrezzatura ci è stata donata dalla moglie e l’abbiamo venduta ai soci per raccogliere questa cifra che abbiamo scelto di devolvere alla Lega Italiana per la Lotta Contro i Tumori” ha spiegato il presidente Previtali, soddisfatto di come sia andata la competizione.
Un bel gesto che testimonia ancora una volta la solidarietà e la generosità dei soci dell’associazione, che al termine della gara hanno festeggiato insieme con un rinfresco. “L’augurio è che in futuro sempre più persone si avvicinino alla pesca – ha concluso il presidente Previtali – È uno sport che insegna a stare a contatto con la natura, ad amarla e rispettarla, e poi è uno sport di pazienza. Al giorno d’oggi la pazienza è una cosa rara da trovare. A molte persone servirebbe venire a pescare un po’ di volte per capire che se si ha pazienza nella vita i risultati si ottengono”.
E.Ma.