Novate: giovani a lezione di politica dal sindaco Salvioni
Lezione di politica e di educazione civica per gli adolescenti di Novate e in cattedra sale il sindaco Mattia Salvioni. Complice la giovane età e l'eloquio accattivante, i ragazzi sono stati catturati dal racconto del primo cittadino di Merate e quella che doveva essere una sorta di conferenza si è trasformata in dialogo tra le parti.
L'incontro si è svolto nel salone sotto la chiesa ed è stato pensato da don Eugenio Folcio, desideroso di intrattenere i suoi ragazzi con incontri che li portino a riflettere determinate tematiche attraverso la testimonianza di personaggi con ruoli e incarichi differenti e di rilievo.
Dialogando a braccio e rispondendo alle domande degli adolescenti, il sindaco ha spiegato un po' la sua “giornata” tipo e come affronta i vari problemi che gli si presentano.
Un concetto, quello della necessità di “riprendere” chi sbaglia, a cui si è attaccato don Eugenio che ha ricordato come “lo zuccherino” non sempre faccia bene. “Bisogna anche educare perchè la vita non è una passeggiata ed è necessario rimboccarsi le maniche”.
I ragazzi hanno poi chiesto al sindaco quale sia stata la reazione della sua famiglia alla notizia che si sarebbe candidato. “In casa non mi hanno mai fatto trovare la pappa pronta, ho sempre sudato quello a cui ambivo. Ogni volta mi sono stati posti davanti i rischi a cui sarei andato incontro. E mi hanno sempre lasciato fare, portandomi ad assumere le mie responsabilità”.
Ammettendo come questi primi mesi da sindaco siano stati duri, Salvioni ha confessato di non avere preso spunto da alcuno ma di avere ascoltato tutti coloro che incontrava per avere una visione ampia della città e il più possibile diversificata.
Una serata che ha interessato ambo le parti e che si è rivelata vivace non solo per la partecipazione numerosa ma anche per l'interazione venutasi a creare tra sindaco e ragazzi, incuriositi e attratti da questa carica istituzionale tanto importante ma anche tanto vicino a loro.
L'incontro si è svolto nel salone sotto la chiesa ed è stato pensato da don Eugenio Folcio, desideroso di intrattenere i suoi ragazzi con incontri che li portino a riflettere determinate tematiche attraverso la testimonianza di personaggi con ruoli e incarichi differenti e di rilievo.
Dialogando a braccio e rispondendo alle domande degli adolescenti, il sindaco ha spiegato un po' la sua “giornata” tipo e come affronta i vari problemi che gli si presentano.
Mattia Salvioni e don Eugenio Folcio
“Ogni ora le criticità sono tante” ha raccontato “alcune sono prevedibili e attese mentre altre no. Le difficoltà più ostiche sono quelle nelle relazioni umane o con chi conosci, perchè non è facile gestire queste situazioni. Quello che è importante, non solo quando si rivestono cariche, ma in generale nella vita, è programmare e non navigare a vista”.Un concetto, quello della necessità di “riprendere” chi sbaglia, a cui si è attaccato don Eugenio che ha ricordato come “lo zuccherino” non sempre faccia bene. “Bisogna anche educare perchè la vita non è una passeggiata ed è necessario rimboccarsi le maniche”.
I ragazzi hanno poi chiesto al sindaco quale sia stata la reazione della sua famiglia alla notizia che si sarebbe candidato. “In casa non mi hanno mai fatto trovare la pappa pronta, ho sempre sudato quello a cui ambivo. Ogni volta mi sono stati posti davanti i rischi a cui sarei andato incontro. E mi hanno sempre lasciato fare, portandomi ad assumere le mie responsabilità”.
Ammettendo come questi primi mesi da sindaco siano stati duri, Salvioni ha confessato di non avere preso spunto da alcuno ma di avere ascoltato tutti coloro che incontrava per avere una visione ampia della città e il più possibile diversificata.
Una serata che ha interessato ambo le parti e che si è rivelata vivace non solo per la partecipazione numerosa ma anche per l'interazione venutasi a creare tra sindaco e ragazzi, incuriositi e attratti da questa carica istituzionale tanto importante ma anche tanto vicino a loro.
S.V.