Olgiate, Brivio: problemi di accesso all’isola ecologica
In questi giorni si stanno registrando problemi di accesso all’isola ecologica di Olgiate Molgora e a quella di Brivio – fruita anche dai cittadini di Airuno – per chi si reca con furgoni intestati ad aziende.
Entrambe le piattaforme sono state recentemente oggetto di ammodernamento grazie a fondi Pnrr che i Comuni hanno ottenuto attraverso un bando tramite Silea.
Tra gli interventi eseguiti anche la posa della stanga all’ingresso e relativo ‘totem’ in cui inserire la tessera sanitaria per accedere. Oltre a questo però sarebbe stato installato anche un sistema di riconoscimento di targhe che, secondo quanto emerso, andrebbe in contrasto con il “consenso” di accesso dato dalla tessera sanitaria.
Per quanto riguarda Olgiate, a spiegare la questione è stato il sindaco Giovanni Battista Bernocco. “C’è un problema con le aziende. La norma nazionale prevede che le aziende abbiano un’iscrizione particolare a un registro per conferire i rifiuti” ha detto, invitando tutti i titolari di aziende del paese a recarsi in Comune, all’Ufficio Tecnico, per fare iscrizione alla Categoria 1 di “Trasporti Urbani” per terzi.
“Se un utente va a portare rifiuti di casa con un furgone intestato a un’azienda, la tessera sanitaria permetterà di accedere, ma la videocamera leggendo la targa che non corrisponde alla persona fisica ma all’azienda, lo impedirà”.
A Brivio il problema sembrerebbe essere lo stesso. A sollevare la questione è stato il consigliere di minoranza Claudio Saldarini martedì sera in consiglio comunale, chiedendo spiegazioni all’assessore delegato Alex Novati. “Silea ha installato un sistema di riconoscimento dei veicoli che blocca camion furgoni e succede anche ai residenti. Ne siamo a conoscenza” ha detto l’assessore, spiegando che il sindaco Federico Airoldi avrà un incontro con la società Silea proprio nei prossimi giorni e sicuramente chiederà spiegazioni a riguardo.
Entrambe le piattaforme sono state recentemente oggetto di ammodernamento grazie a fondi Pnrr che i Comuni hanno ottenuto attraverso un bando tramite Silea.
Tra gli interventi eseguiti anche la posa della stanga all’ingresso e relativo ‘totem’ in cui inserire la tessera sanitaria per accedere. Oltre a questo però sarebbe stato installato anche un sistema di riconoscimento di targhe che, secondo quanto emerso, andrebbe in contrasto con il “consenso” di accesso dato dalla tessera sanitaria.
Per quanto riguarda Olgiate, a spiegare la questione è stato il sindaco Giovanni Battista Bernocco. “C’è un problema con le aziende. La norma nazionale prevede che le aziende abbiano un’iscrizione particolare a un registro per conferire i rifiuti” ha detto, invitando tutti i titolari di aziende del paese a recarsi in Comune, all’Ufficio Tecnico, per fare iscrizione alla Categoria 1 di “Trasporti Urbani” per terzi.
“Se un utente va a portare rifiuti di casa con un furgone intestato a un’azienda, la tessera sanitaria permetterà di accedere, ma la videocamera leggendo la targa che non corrisponde alla persona fisica ma all’azienda, lo impedirà”.
A Brivio il problema sembrerebbe essere lo stesso. A sollevare la questione è stato il consigliere di minoranza Claudio Saldarini martedì sera in consiglio comunale, chiedendo spiegazioni all’assessore delegato Alex Novati. “Silea ha installato un sistema di riconoscimento dei veicoli che blocca camion furgoni e succede anche ai residenti. Ne siamo a conoscenza” ha detto l’assessore, spiegando che il sindaco Federico Airoldi avrà un incontro con la società Silea proprio nei prossimi giorni e sicuramente chiederà spiegazioni a riguardo.
E.Ma.