Anche con il contributo dei sindaci il Mandic può tornare a essere un ottimo ospedale

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Mauro Lovisari
Ho letto l’articolo di Casati e concordo per molti versi con le sue affermazioni. Credo comunque che la Regione non stia svendendo la sanità al “privato “, ma stia continuando la sua politica di integrazione fra privato e pubblico per rispondere meglio ai bisogni di salute del Cittadino. Quando si è investito al Mandic nel 2011 avevamo ben chiare le potenzialità del Presidio meratese e la sua strategicita’ geografica.

Il problema vero è che occorre introdurre regole che consentano al Pubblico di mantenere nel proprio organico e di attrarre a sé i professionisti migliori, sostituendo per tempo chi cessa l’incarico con i suoi migliori allievi, conservando la potenzialità della Squadra. Se ciò non accade tempestivamente, la potenzialità svanisce e l’attrattivita’ va a farsi benedire. Chi deve dialogare e fare pressione non sono solo i Direttori Aziendali, ma anche i Sindaci del territorio, attraverso la richiesta di conferma di progetti aziendali già validati dalla Regione.

Intervenire ora non è impossibile; trasformare il Mandic in Ospedale generalista che risponda alla maggioranza delle patologie medico chirurgiche e riabilitative del territorio e’ ancora possibile. I soldi investiti nel blocco operatorio, nell’area pediatrica, in quella psichiatrica e riabilitativa, impongono scelte coerenti e strategicamente irrinunciabili. Auguri al Mandic e agli ex colleghi, cui va tutta la mia stima.

Mauro Lovisari
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