Femminicidi e percentuali
Ho letto l'articolo pesantemente politicizzato e con affermazioni ormai vecchie trite e ritrite ma non ho intenzione di confutarle. Sono stanco di combattere contro i " mulini a vento" di una certa ideologia di sinistra. Mi preme solo far notare la più totale incapacità matematica che ovviamente girano a favore delle loro idee politiche. Anche supponendo che i femminicidi ABERRANTI manifestazioni perpetrate da una parte di NON uomini ma BESTIE ed in questo caso le bestie si offendono sia effettivamente dell'80%, stante il fatto che in Italia la piattaforma dell'Istat che offre una selezione di oltre 100 indicatori statistici sulla realtà del nostro Paese. All'inizio del 2023, in Italia risiedono circa 5 milioni di cittadini stranieri ( 111 mila in più rispetto all'anno precedente ), comunitari e non comunitari, che rappresentano l'8,7% del totale dei residenti. Poniamo che siano in egual misura fra femmine e maschi giungiamo senza troppe difficoltà matematiche a stabilire che i " maschi stranieri" rappresentino il 4,4% della popolazione che vive in Italia. Pertanto il 4,4% di MASCHI STRANIERI compiono il 20% di femminicidi. Pertanto sempre ipotizzando che in Italia i maschi siano il 50% dei residenti si evince che il 50% compie l'80% mentre il 4,4% compie il restante 20%. 80% + 20% = 100%. CONCLUSIONE. La matematica questa sconosciuta o.................... a voi lettori lascio la conclusione finale confermando che i femminicidi sono fra le più aberranti azioni che si possano compiere ma temo che anche tenendo sempre alta l'attenzione ben difficilmente si potrà riuscire a ridurla a breve termine, ma si dovrà incominciare a lavorare con pazienza, tanta pazienza, incominciando fin dalla prima infanzia ad insegnare nelle scuole il più totale rispetto delle donne che per nessun motivo devono essere considerate inferiori o, peggio ancora una " proprietà" dell'uomo ma se poi nelle famiglie viene loro insegnato il contrario allora la battaglia si fa veramente ardua ed in questo sono proprio le donne madri che devono per prime ribellarsi ed impedire, a prescindere dalla nazionalità, che possa continuare ad avvenire.
Emilio