Il mastrogiardiniere/74: tutto sulla pianta del momento, la stella di Natale
Buongiorno, oggi rispondiamo a diversi quesiti. Ciao Antonio, ti chiedo un'informazione riguardo una stella di Natale che mi hanno regalato l'anno scorso e che ha continuato a crescere sempre, gli ho cambiato il vaso anche perché mi sembrava piccolo. La mia domanda è, ma le farà ancora le foglie rosse? se no la pitturo!
Ogni floricoltore sa che i due elementi chiave nella coltivazione della Stella di Natale sono l'illuminazione e la fertirrigazione. Già, perché Euphorbia pulcherrima è una pianta fotoperiodica, significa che le fasi fenologiche sono estremamente influenzate dall'irraggiamento solare.
Infatti, molte piante vengono indotte alla fioritura con l’aumento o la diminuizione delle ore di luce,sono ingrado di percepire l’aumento o la diminuizione delle ore di luce questo fenomeno si chiama fotoperiodismo.
La stella di Natale in questo caso si dice brevediurna ,cioè, fiorisce quando per un certo e non breve periodo le ore di buio sono superiori alle 12 ore.
Perché la stella non fiorisce?
Perché, se posizioniamo la stella di Natale, giustamente in un ambiente caldo della nostra casa per farle passare l’inverno( a una temperatura che dovrà essere superiore ai 15/16°C ma non superiore ai 20°C ) e in questi locali ci viviamo quasi sempre con la luce accesa, non potrà fiorire colorata come le stelle che compriamo nel periodo natalizio.
La stiamo imbrogliando! Perché le piante a giorno breve, brevidiurne, che fioriscono quando il periodo di buio ininterrotto supera le 12 ore giornaliere viene interrotto da luce artificiale, i fenomeni biologici vengono a mancare.
IN BREVE
Posizioniamo le stelle di Natale in un locale sicuramente esposta molto alla luce durante il giorno e poco alla luce artificiale.
CREDENZE
Si dice di mettere le stelle al buio per farle fiorire, SBAGLIATOOO (vedi cosa ho scritto sopra) tra l’altro il colore rosso delle stelle di Natale è più brillante se le stelle sono esposte bene alla luce del sole, e sono
state nutrite a suo tempo correttamente.
Rispondiamo a chi come il nostro lettore non sa come proteggere le piante più sensibili al freddo e queste piante sono nel vaso.
EVITIAMO RISTAGNI D’ACQUA
La prima cosa da fare è togliere tutti i sottovasi per evitare che l’acqua vi rimanga. Vi suggerisco di girarli e riposizionare il vaso sopra al sottovaso, per non perderli e ritrovarli ancora al suo posto, quando pioverà tutta l’acqua non sarà presente e ristagnante.
EVITIAMO LA PLASTICA
Se c’è la necessità di coprire le nostre piante dalle gelate e brinate notturne, come gli agrumi è meglio non coprirle con la plastica. La plastica sebbene sia una copertura utilizzata in agricoltura e vivaismo ha dei difetti come: la condensazione, l’umidità relativa all’interno della serra si condensa in gocce provocando una sorta di pioggia di gocce molto fredde che depositandosi sulle foglie potrebbero gelare e provocare scottature da gelo. L’effetto serra, una sorta di aumento di temperatura se all’arrivo del sole non si apre la copertura, si rischiano sbalzi di temperatura da meno 0 a più 25 gradi, le temperature così elevate stimola le piante a vegetare proprio quando fisiologicamente dovrebbero rimanere a riposo. (aprire la serra subito alla mattina e chiudere al calare del sole) Usiamo il tessuto non tessuto T.N.T che trovate in tutti i garden e negozi di agricoltura, per coprire le vostre piante, con questo materiale non dobbiamo preoccuparci di aprire e chiudere, perché questo materiale protegge le piante, non agli estremi di freddo ma sufficientemente per non bruciare.
COPRIRE LE RADICI
Utilizzare paglia, cartone per avvolgere i vasi, è un rimedio efficace per evitare che le basse temperatura raggiungano le radici all’interno del vaso o fioriere. Molto importante è fare conoscenza, chiediamoci che piante abbiamo nei vasi fuori sul balcone, sul terrazzo o in giardino? Il web ci aiuta molto, consultarlo ci fa capire il limite delle temperature che le vostre piante potrebbero sopportare.
Alla prossima, buon lavoro!
Se avete domande, dubbi, curiosità, criticità del vostro verde da sottoporre al "mastro" inviatele pure a redazione@merateonline.it oppure scrivete al numero 351.348.12.57 corredando il vostro scritto possibilmente di fotografie.
Ogni floricoltore sa che i due elementi chiave nella coltivazione della Stella di Natale sono l'illuminazione e la fertirrigazione. Già, perché Euphorbia pulcherrima è una pianta fotoperiodica, significa che le fasi fenologiche sono estremamente influenzate dall'irraggiamento solare.
Infatti, molte piante vengono indotte alla fioritura con l’aumento o la diminuizione delle ore di luce,sono ingrado di percepire l’aumento o la diminuizione delle ore di luce questo fenomeno si chiama fotoperiodismo.
La stella di Natale in questo caso si dice brevediurna ,cioè, fiorisce quando per un certo e non breve periodo le ore di buio sono superiori alle 12 ore.
Perché la stella non fiorisce?
Perché, se posizioniamo la stella di Natale, giustamente in un ambiente caldo della nostra casa per farle passare l’inverno( a una temperatura che dovrà essere superiore ai 15/16°C ma non superiore ai 20°C ) e in questi locali ci viviamo quasi sempre con la luce accesa, non potrà fiorire colorata come le stelle che compriamo nel periodo natalizio.
La stiamo imbrogliando! Perché le piante a giorno breve, brevidiurne, che fioriscono quando il periodo di buio ininterrotto supera le 12 ore giornaliere viene interrotto da luce artificiale, i fenomeni biologici vengono a mancare.
IN BREVE
Posizioniamo le stelle di Natale in un locale sicuramente esposta molto alla luce durante il giorno e poco alla luce artificiale.
CREDENZE
Si dice di mettere le stelle al buio per farle fiorire, SBAGLIATOOO (vedi cosa ho scritto sopra) tra l’altro il colore rosso delle stelle di Natale è più brillante se le stelle sono esposte bene alla luce del sole, e sono
state nutrite a suo tempo correttamente.
Rispondiamo a chi come il nostro lettore non sa come proteggere le piante più sensibili al freddo e queste piante sono nel vaso.
EVITIAMO RISTAGNI D’ACQUA
La prima cosa da fare è togliere tutti i sottovasi per evitare che l’acqua vi rimanga. Vi suggerisco di girarli e riposizionare il vaso sopra al sottovaso, per non perderli e ritrovarli ancora al suo posto, quando pioverà tutta l’acqua non sarà presente e ristagnante.
EVITIAMO LA PLASTICA
Se c’è la necessità di coprire le nostre piante dalle gelate e brinate notturne, come gli agrumi è meglio non coprirle con la plastica. La plastica sebbene sia una copertura utilizzata in agricoltura e vivaismo ha dei difetti come: la condensazione, l’umidità relativa all’interno della serra si condensa in gocce provocando una sorta di pioggia di gocce molto fredde che depositandosi sulle foglie potrebbero gelare e provocare scottature da gelo. L’effetto serra, una sorta di aumento di temperatura se all’arrivo del sole non si apre la copertura, si rischiano sbalzi di temperatura da meno 0 a più 25 gradi, le temperature così elevate stimola le piante a vegetare proprio quando fisiologicamente dovrebbero rimanere a riposo. (aprire la serra subito alla mattina e chiudere al calare del sole) Usiamo il tessuto non tessuto T.N.T che trovate in tutti i garden e negozi di agricoltura, per coprire le vostre piante, con questo materiale non dobbiamo preoccuparci di aprire e chiudere, perché questo materiale protegge le piante, non agli estremi di freddo ma sufficientemente per non bruciare.
COPRIRE LE RADICI
Utilizzare paglia, cartone per avvolgere i vasi, è un rimedio efficace per evitare che le basse temperatura raggiungano le radici all’interno del vaso o fioriere. Molto importante è fare conoscenza, chiediamoci che piante abbiamo nei vasi fuori sul balcone, sul terrazzo o in giardino? Il web ci aiuta molto, consultarlo ci fa capire il limite delle temperature che le vostre piante potrebbero sopportare.
Alla prossima, buon lavoro!
Se avete domande, dubbi, curiosità, criticità del vostro verde da sottoporre al "mastro" inviatele pure a redazione@merateonline.it oppure scrivete al numero 351.348.12.57 corredando il vostro scritto possibilmente di fotografie.
Il Mastrogiardiniere