Lomagna: un nuovo frassino in paese grazie agli studenti
Un giovane frassino è stato piantato nell’aiuola al centro dell’area cani di via Giovani XXIII a Lomagna nel pomeriggio di giovedì 21 novembre. L’iniziativa, avvenuta in occasione proprio della Giornata dell’Albero, è stata un’idea del Consiglio Sovracomunale delle Ragazze e dei Ragazzi dell’Istituto Comprensivo. Altri alberi infatti sono stati piantati anche nei comuni di Cernusco, Osnago e Montevecchia.
A prendere parte alla messa in dimora della pianta anche gli alunni delle classi quarte e quinte della primaria “A. Volta”, che insieme alle loro maestre hanno preparato delle filastrocche per l’occasione.
A dar loro il benvenuto è stato l’assessore all’Ambiente e vicesindaco Lino Lalli, che ha ringraziato il Consiglio Sovracomunale per la bella iniziativa e ha lanciato un monito agli studenti: “Prendiamoci cura del ambiente e del territorio”. Presente anche il sindaco dei Ragazzi e delle Ragazze, Filippo Tagliani, che ha ringraziato l’amministrazione (quella “grande”) non solo per il sostegno economico, ma anche per aver accolto la proposta. “Oggi è una giornata significativa per le piante. Si parla spesso di tutela ambientale, ma non sempre seguono azioni concrete” ha detto, ricordando che invece ogni piccolo gesto ha valore.
Prima di piantare l’albero ha rivolto un saluto anche l’agronomo Samuele Osti, che si è presentato agli studenti come “un amico delle piante”. Il professionista ha ricordato ai giovani l’importanza di piante e alberi per il pianeta, della loro capacità di trasformare l’energia, assorbire anidride carbonica, rumore e acqua, oltre al fatto che sono spesso casa di molti animali e sono indispensabili per preservare la biodiversità.
“La Giornata dell’Albero che oggi festeggiamo è nata nel 1913 in Italia” ha spiegato l’agronomo, svelando tuttavia che si tratta di una tradizione antichissima e che già i romani celebravano la cosiddetta “festa Lucaria”, dedicata ai boschi, “Per loro e per la cultura vichinga i boschi erano un luogo magico. Oggi andremo a piantare un Frassino, che nella mitologia vichinga era l’albero cosmico, che permetteva di collegarsi con gli spiriti”.
Quindi è stato il momento di mettere in dimora l’albero. A gettare alcune palate di terra a nome di tutto il Consiglio dei Ragazzi e delle Ragazze è stato anche il sindaco Filippo Tagliani. Gli alunni di quarta e quinta intanto hanno letto a tutti le filastrocche scritte per l’occasione proprio su alberi, natura e piante.
“Ricordatevi di questo giorno e ricordatevi di guardare se l’albero sta bene” ha detto infine l’agronomo Samuele Osti. “È importante la relazione con gli alberi. Tra 10/20 anni quando lo vedrete vi ricorderete di questo momento e di quanto l’avete piantato”.
È giunta nel frattempo anche la sindaca Cristina Citterio, che ha augurato a tutti che l’albero resti come segno dell’impegno assunto quest’anno. “Ogni cosa che lasciate è un seme che cresce. Siate consapevoli che il vostro segno è importante, piccolo grande che sia. E non abbiate paura di lasciarlo” ha concluso, lanciando la proposta agli studenti di pensare a un altro posto del paese in cui piantare un albero l’anno prossimo.
A prendere parte alla messa in dimora della pianta anche gli alunni delle classi quarte e quinte della primaria “A. Volta”, che insieme alle loro maestre hanno preparato delle filastrocche per l’occasione.
A dar loro il benvenuto è stato l’assessore all’Ambiente e vicesindaco Lino Lalli, che ha ringraziato il Consiglio Sovracomunale per la bella iniziativa e ha lanciato un monito agli studenti: “Prendiamoci cura del ambiente e del territorio”. Presente anche il sindaco dei Ragazzi e delle Ragazze, Filippo Tagliani, che ha ringraziato l’amministrazione (quella “grande”) non solo per il sostegno economico, ma anche per aver accolto la proposta. “Oggi è una giornata significativa per le piante. Si parla spesso di tutela ambientale, ma non sempre seguono azioni concrete” ha detto, ricordando che invece ogni piccolo gesto ha valore.
Prima di piantare l’albero ha rivolto un saluto anche l’agronomo Samuele Osti, che si è presentato agli studenti come “un amico delle piante”. Il professionista ha ricordato ai giovani l’importanza di piante e alberi per il pianeta, della loro capacità di trasformare l’energia, assorbire anidride carbonica, rumore e acqua, oltre al fatto che sono spesso casa di molti animali e sono indispensabili per preservare la biodiversità.
“La Giornata dell’Albero che oggi festeggiamo è nata nel 1913 in Italia” ha spiegato l’agronomo, svelando tuttavia che si tratta di una tradizione antichissima e che già i romani celebravano la cosiddetta “festa Lucaria”, dedicata ai boschi, “Per loro e per la cultura vichinga i boschi erano un luogo magico. Oggi andremo a piantare un Frassino, che nella mitologia vichinga era l’albero cosmico, che permetteva di collegarsi con gli spiriti”.
Quindi è stato il momento di mettere in dimora l’albero. A gettare alcune palate di terra a nome di tutto il Consiglio dei Ragazzi e delle Ragazze è stato anche il sindaco Filippo Tagliani. Gli alunni di quarta e quinta intanto hanno letto a tutti le filastrocche scritte per l’occasione proprio su alberi, natura e piante.
“Ricordatevi di questo giorno e ricordatevi di guardare se l’albero sta bene” ha detto infine l’agronomo Samuele Osti. “È importante la relazione con gli alberi. Tra 10/20 anni quando lo vedrete vi ricorderete di questo momento e di quanto l’avete piantato”.
È giunta nel frattempo anche la sindaca Cristina Citterio, che ha augurato a tutti che l’albero resti come segno dell’impegno assunto quest’anno. “Ogni cosa che lasciate è un seme che cresce. Siate consapevoli che il vostro segno è importante, piccolo grande che sia. E non abbiate paura di lasciarlo” ha concluso, lanciando la proposta agli studenti di pensare a un altro posto del paese in cui piantare un albero l’anno prossimo.
E.Ma.