Ma il garante della Costituzione esiste ancora?
Spett.Le REDAZIONE di MERATE ON LINE, mi rivolgo a Voi, dopo le dichiarazioni alquanto discutibili del nostro Esimio Presidente della Repubblica Sergio MATTARELLA, che ha di recente affermato di essere obbligato in ogni caso a promulgare una qualsiasi Legge approvata dalle due Camere del Parlamento. Questa mi giunge nuova, infatti da fonti didattiche assunte durante i miei studi, seppur non universitari, salta all'occhio l'ennesima "bugia letterale" che non è in perfetta sintonia con le norme costituzionali al riguardo. Si desume che soltanto in caso di un possibile reinvio alle Camere di un primo diniego espresso da parte del Garante della Costituzione (PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA), con apposite motivazioni scritte, in caso di rifiuto da parte delle stesse, il Capo dello Stato sarebbe obbligato alla promulgazione sulla Gazzetta Ufficiale. In qualità di semplice cittadino italiano non posso accettare che quantunque si fosse in disaccordo con il contenuto di una proposta di Legge, o in presenza di un Disegno di Legge o addirittura in caso di Decreto governativo, si debba poter dar corso alla relativa promulgazione, quando il Diritto Costituzionale esercitato prevede che il provvedimento possa essere rinviato alle due Camere per un ulteriore approfondimento e conseguente modifica del testo legislativo. Ho trovato le sue dichiarazioni molto dubbie, non allineate e di una superficialità estrema. Con debita Osservazione, un semplice cittadino molto attento alle vicende politiche di questi giorni. Cordiali saluti
Francesco Mastropaolo