Merate: devastato dai ladri l'appartamento di viale Cornaggia della dott.ssa Silvia Villa. Rubati argenteria e gioielli in oro
Si tratta del secondo furto in 8 mesi nella stessa casa e del quinto messo a segno nel complesso residenziale di viale Cornaggia nella medesima sera.
Una vera e propria razzia perpetrata senza scrupolo né paura, con i ladri sfrontati nell'affrontare zone popolose e dove un semplice affaccio alla finestra da parte di un residente può compromettere l'intera azione. Eppure tra giovedì e venerdì, presumibilmente la stessa banda, ha agito in sequenza, con un colpo di seguito all'altro e tra le vittime è finito pure l'appartamento della dottoressa Silvia Villa, notissima oncologa, presidente della Lega Tumori provinciale e con in passato anche ruoli nella vita politica della città.A fare la scoperta è stata la stessa di ritorno dal mare con la famiglia nella mattinata di sabato. “Fino a giovedì mattina non c'era nulla di anomalo in casa. Quando ho aperto la porta sabato mi sono trovata davanti un disastro spaventoso, una cosa mai vista prima” ha raccontato ancora scossa per l'accaduto.
L'appartamento, che si trova al piano rialzato dell'ultima palazzina che confina con via Allende, ha un giardino privato recintato da cui i ladri sono entrati. “Erano bene a conoscenza del palazzo tanto da far scattare la corrente. Sono entrati, hanno rotto le persiane e poi divelto una finestra e come prima cosa hanno tolto la memoria delle videocamere. Poi si sono dedicati alla casa ribaltandola completamente, nulla era più al suo posto”.
La banda, composta certamente da più persone, ha aperto armadi, cassetti, scatole rovesciando tutto a terra. Pensando di trovare una cassaforte i delinquenti hanno anche strappato dal muro alcune strutture che erano incassate, facendo più danni che altro. In cucina hanno aperto il frigo, mangiato e sparso gli avanzi un po' ovunque. Il passaggio con le scarpe infangate ha chiaramente reso ancora più devastante il quadro generale dell'appartamento. Dalle pareti sono state strappate fotografie, immagini, stampe forse pensando che dietro si nascondesse qualcosa.
“Il bottino è consistito in alcuni suppellettili d'argento, candelabri, piatti e poi nei miei gioielli di cui però non ho ancora fatto il conto”.
Già a marzo la casa era stata oggetto del passaggio dei ladri ma in quell'occasione il disastro era stato meno evidente. Due mesi fa i box del complesso residenziale erano stati passati al setaccio e la stessa dottoressa Villa aveva dovuto constatare come i frigo fossero stati svuotati. Quindici giorni fa un'altra visita, ma senza esito.
“Questa mattina una vicina di casa ha notato nel parco, attorno alle 6, una persona sconosciuta che si aggirava on fare sospetto. Abbiamo chiamato subito i carabinieri ma il soggetto è sparito”.
Unico indizio certo l'orario del colpo, le 23, dato che l'orologio una volta staccata la corrente, si è fermato su quei numeri. Resta da capire se nella notte di giovedì o di venerdì che sono stati due giorni particolarmente negativi sul fronte sicurezza, in pieno centro cittadino.
Una vera e propria razzia perpetrata senza scrupolo né paura, con i ladri sfrontati nell'affrontare zone popolose e dove un semplice affaccio alla finestra da parte di un residente può compromettere l'intera azione. Eppure tra giovedì e venerdì, presumibilmente la stessa banda, ha agito in sequenza, con un colpo di seguito all'altro e tra le vittime è finito pure l'appartamento della dottoressa Silvia Villa, notissima oncologa, presidente della Lega Tumori provinciale e con in passato anche ruoli nella vita politica della città.A fare la scoperta è stata la stessa di ritorno dal mare con la famiglia nella mattinata di sabato. “Fino a giovedì mattina non c'era nulla di anomalo in casa. Quando ho aperto la porta sabato mi sono trovata davanti un disastro spaventoso, una cosa mai vista prima” ha raccontato ancora scossa per l'accaduto.
L'appartamento, che si trova al piano rialzato dell'ultima palazzina che confina con via Allende, ha un giardino privato recintato da cui i ladri sono entrati. “Erano bene a conoscenza del palazzo tanto da far scattare la corrente. Sono entrati, hanno rotto le persiane e poi divelto una finestra e come prima cosa hanno tolto la memoria delle videocamere. Poi si sono dedicati alla casa ribaltandola completamente, nulla era più al suo posto”.
La banda, composta certamente da più persone, ha aperto armadi, cassetti, scatole rovesciando tutto a terra. Pensando di trovare una cassaforte i delinquenti hanno anche strappato dal muro alcune strutture che erano incassate, facendo più danni che altro. In cucina hanno aperto il frigo, mangiato e sparso gli avanzi un po' ovunque. Il passaggio con le scarpe infangate ha chiaramente reso ancora più devastante il quadro generale dell'appartamento. Dalle pareti sono state strappate fotografie, immagini, stampe forse pensando che dietro si nascondesse qualcosa.
“Il bottino è consistito in alcuni suppellettili d'argento, candelabri, piatti e poi nei miei gioielli di cui però non ho ancora fatto il conto”.
Già a marzo la casa era stata oggetto del passaggio dei ladri ma in quell'occasione il disastro era stato meno evidente. Due mesi fa i box del complesso residenziale erano stati passati al setaccio e la stessa dottoressa Villa aveva dovuto constatare come i frigo fossero stati svuotati. Quindici giorni fa un'altra visita, ma senza esito.
“Questa mattina una vicina di casa ha notato nel parco, attorno alle 6, una persona sconosciuta che si aggirava on fare sospetto. Abbiamo chiamato subito i carabinieri ma il soggetto è sparito”.
Unico indizio certo l'orario del colpo, le 23, dato che l'orologio una volta staccata la corrente, si è fermato su quei numeri. Resta da capire se nella notte di giovedì o di venerdì che sono stati due giorni particolarmente negativi sul fronte sicurezza, in pieno centro cittadino.