Merate: sabato 23 il Flash Mob contro la violenza sulle donne
Momento conclusivo di tutti gli eventi organizzati dal gruppo OraBasta in occasione della Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne, il Flash Mob si svolgerà come di consueto in Piazza degli Eroi a Merate, con ritrovo alle ore 10.30.
Novità importante di quest’anno è il coinvolgimento delle studentesse e degli studenti del Liceo Agnesi e dell’Istituto Viganò nella completa ideazione e organizzazione della performance. Questi Istituti fanno ormai parte integrante della rete creata dalle 12 associazioni del territorio meratese, che insieme al contributo dei Comuni, sia in termini economici che di rilascio del patrocinio, continuano nell’opera di contrasto contro la violenza di genere e nella promozione di attività e progetti per il superamento degli stereotipi culturali alla base di ogni forma di discriminazione.
“La violenza contro le donne e le ragazze affonda le sue radici in secoli di dominazione maschile. Non dimentichiamoci che quelle disuguaglianze di genere che alimentano la cultura dello stupro, costituiscono fondamentalmente una questione di squilibri di potere”. Lo ha affermato il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres.
L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha istituito la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne il 17 dicembre 1999 e viene celebrata il 25 novembre di ogni anno. Questa data non è casuale ma segna un brutale assassinio avvenuto nel 1960, nella Repubblica Dominicana, dove le tre sorelle Mirabal, considerate rivoluzionarie, vennero torturate e uccise.
La violenza contro donne e ragazze rappresenta una delle violazioni dei diritti umani più diffuse, persistenti e devastanti che, ad oggi, non viene ancora efficacemente denunciata a causa dell’impunità, del silenzio, della stigmatizzazione e della vergogna che la caratterizzano.
Secondo l’Articolo 1 della Dichiarazione sull’Eliminazione della Violenza contro le Donne, la violenza contro le donne è “ogni atto di violenza fondata sul genere che abbia come risultato, o che possa probabilmente avere come risultato, un danno o una sofferenza fisica, sessuale o psicologica per le donne, incluse le minacce di tali atti, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà, che avvenga nella vita pubblica o privata”.
La violenza contro le donne continua ad essere un ostacolo allo sviluppo, alla pace così come alla realizzazione dei diritti umani delle donne e delle ragazze per il raggiungimento dell’uguaglianza. Si può affermare che la promessa degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Agenda 2030) – di non lasciare nessuno indietro – non può essere mantenuta senza porre fine alla violenza contro le donne e le ragazze.
Tutta la cittadinanza è invitata sabato 23 novembre alle ore 10.30 in Piazza degli Eroi a Merate, per gridare BASTA contro la violenza sulle donne.
Novità importante di quest’anno è il coinvolgimento delle studentesse e degli studenti del Liceo Agnesi e dell’Istituto Viganò nella completa ideazione e organizzazione della performance. Questi Istituti fanno ormai parte integrante della rete creata dalle 12 associazioni del territorio meratese, che insieme al contributo dei Comuni, sia in termini economici che di rilascio del patrocinio, continuano nell’opera di contrasto contro la violenza di genere e nella promozione di attività e progetti per il superamento degli stereotipi culturali alla base di ogni forma di discriminazione.
“La violenza contro le donne e le ragazze affonda le sue radici in secoli di dominazione maschile. Non dimentichiamoci che quelle disuguaglianze di genere che alimentano la cultura dello stupro, costituiscono fondamentalmente una questione di squilibri di potere”. Lo ha affermato il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres.
L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha istituito la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne il 17 dicembre 1999 e viene celebrata il 25 novembre di ogni anno. Questa data non è casuale ma segna un brutale assassinio avvenuto nel 1960, nella Repubblica Dominicana, dove le tre sorelle Mirabal, considerate rivoluzionarie, vennero torturate e uccise.
La violenza contro donne e ragazze rappresenta una delle violazioni dei diritti umani più diffuse, persistenti e devastanti che, ad oggi, non viene ancora efficacemente denunciata a causa dell’impunità, del silenzio, della stigmatizzazione e della vergogna che la caratterizzano.
Secondo l’Articolo 1 della Dichiarazione sull’Eliminazione della Violenza contro le Donne, la violenza contro le donne è “ogni atto di violenza fondata sul genere che abbia come risultato, o che possa probabilmente avere come risultato, un danno o una sofferenza fisica, sessuale o psicologica per le donne, incluse le minacce di tali atti, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà, che avvenga nella vita pubblica o privata”.
La violenza contro le donne continua ad essere un ostacolo allo sviluppo, alla pace così come alla realizzazione dei diritti umani delle donne e delle ragazze per il raggiungimento dell’uguaglianza. Si può affermare che la promessa degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Agenda 2030) – di non lasciare nessuno indietro – non può essere mantenuta senza porre fine alla violenza contro le donne e le ragazze.
Tutta la cittadinanza è invitata sabato 23 novembre alle ore 10.30 in Piazza degli Eroi a Merate, per gridare BASTA contro la violenza sulle donne.
Date evento
sabato, 23 novembre 2024