Atti persecutori contro la ex. “Braccialetto” per un uomo

Aveva raggiunto la scuola del figlio per poterlo vedere, avvicinandosi alla recinzione del cortile che si affaccia sulla strada. Un'insegnante riconoscendolo ha però avvertito i carabinieri che lo hanno raggiunto e portato in caserma dove, ignaro del provvedimento restrittivo a suo carico da parte del dirigente scolastico, ha iniziato a inveire con minacce, preda della rabbia, contro la ex moglie. Già gravato da un processo per atti persecutori (612bis), che si celebrerà a febbraio, è stato nuovamente denunciato e arrestato su ordine del magistrato per la medesima accusa. Ad assisterlo davanti al giudice Salvatore Catalano nel corso dell'udienza di convalida c'era l'avvocato Massimo Tebaldi che, inquadrando la vicenda (che si svolge tra il meratese e la valle san Martino) in tutti i suoi aspetti e nelle delicate sfaccettature famigliari dello stretto rapporto del genitore con il figlio, è riuscito ad ottenere la scarcerazione dell'uomo che è rimasto però sottoposto al divieto di avvicinamento e di comunicazione nonchè al vincolo del braccialetto elettronico, sino al prossimo febbraio quando ci sarà il processo in cui è stato riunito anche questo procedimento.
S.V.
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