Non ci sono più "visioni" che guidano scelte politiche solo attacchi all'avversario di turno

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Carlo Gibertini
Volevo ringraziare Annamaria Vicini. Iniziavo a sentirmi solo e, invece, vedo che ci sono altre persone che pensano come me. E' davvero drammatico seguire, da troppo tempo, discussioni ideologiche da parte di soggetti che un'ideologia non ce l'hanno più. Da destra e da sinistra. Infatti non ci sono più ideologie (visioni) che guidano le scelte politiche, nè ideali, ma vaghi steccati che vengono usati non per migliorare la vita delle persone, ma per attaccare l'avversario di turno. Sarebbe il momento di fare scelte, anche drastiche, per trovare soluzioni a problemi che impattano sulla società. Sto pensando a infrastrutture, scuola, impresa, sicurezza (che non è una parolaccia), ma l'elenco potrebbe essere notevolmente più lungo. Invece si discute di questioni che ormai, più che essere temi, sono armi di distrazione di massa. Perchè non se ne discute per trovare soluzioni, ma per attaccare l'avversario. Queste considerazioni portano ad una spiegazione anche all'astensionismo sempre più diffuso (ma non ho smesso di votare perchè il diritto va conservato per quando avrà di nuovo un senso). Per questi motivi la società italiana si sta incancrenendo e manca la volontà di un cambio radicale anche perchè, anche quelli che stanno non troppo bene, hanno più paura di perdere quel poco che hanno, piuttosto che di "guadagnare" (anche non in soldi) dal cambiamento. Una sorta di gigantesco cupio dissolvi a cui viene voglia di non ribellarsi.
Carlo Gibertini
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