Airuno: concorso fotografico in memoria di Alfredo Meregalli

L’arte della fotografia incontra il ricordo di un uomo che ha lasciato un’impronta indelebile nella comunità. Con il patrocinio del Comune di Airuno, l’Associazione Pro Loco, guidata dal presidente Thierry Averna, lancia il concorso fotografico “Airuno in Foto”, dedicato alla memoria di Alfredo Meregalli, figura centrale della cultura fotografica locale e già presidente del Fotoclub Airuno.
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Da sinistra, il consigliere Franco Riva, il presidente della Pro Loco Thierry Averna, l'assessore Adele Gatti, il sindaco Gianfranco Lavelli e il consigliere Simone Tavola
Alfredo Meregalli, scomparso il 7 marzo scorso all’età di 71 anni, era un elettricista in pensione originario di Lecco. Trasferitosi ad Airuno dopo il matrimonio, è stato un punto di riferimento per la comunità locale. Presidente della Pro Loco dal 2007 al 2011 e fondatore del Fotoclub Airuno nel 2008, Meregalli ha promosso corsi, mostre e pubblicazioni fotografiche. La sua dedizione alla fotografia e al volontariato lo aveva reso un volto noto e stimato ad Airuno, dove partecipava attivamente agli eventi, sempre con la macchina fotografica in mano.
Il concorso “Airuno in Foto” è aperto ai giovani che frequentano le scuole del paese. Gli studenti della scuola primaria e secondaria di primo grado possono partecipare se iscritti alle scuole del comune, mentre gli studenti delle scuole superiori devono essere residenti ad Airuno e avere  un’età compresa tra i 14 e i 19 anni. L’obiettivo è promuovere la creatività e il legame con il territorio attraverso tre temi fotografici distinti: “I colori d'autunno” per gli alunni della scuola primaria; “Un bene prezioso: l'acqua di Airuno” per gli studenti della scuola secondaria di primo grado e “Urban Life” per i ragazzi delle scuole superiori. La partecipazione è gratuita, ma richiede l’iscrizione tramite l’apposito modulo. Le fotografie devono essere inviate via email entro il 20 dicembre 2024  (airunoinfoto@gmail.com).

Per partecipare le fotografie devono essere presentate nel seguente formato: JPEG/HEIF e risoluzione minima sul lato lungo di 3000 px Inoltre, si precisa che le immagini possono essere riprese sia con macchina fotografica digitale che con smartphone. Il concorso fotografico “Airuno in Foto” richiede ai partecipanti di rispettare alcune regole precise, pensate per garantire l’originalità e l’integrità delle opere presentate. Le immagini devono essere di esclusiva proprietà dell’autore, ovvero scattate direttamente da chi partecipa. Qualsiasi sospetto di plagio o l’uso di fotografie recuperate da internet comporterà l’esclusione immediata dal concorso. Un altro elemento essenziale è la neutralità estetica: sulle fotografie non possono comparire firme, watermark o altri segni distintivi. Inoltre, per tutelare la privacy, le immagini non devono ritrarre soggetti riconoscibili o contenere dati sensibili; in caso contrario, l’opera sarà squalificata. Dal punto di vista tecnico, le fotografie devono essere originali e non manipolate in modo significativo. L’uso di programmi come Photoshop o applicazioni di intelligenza artificiale per alterare pesantemente gli scatti non è consentito. Sono invece ammessi interventi minimi, come lo sviluppo digitale o l’applicazione di filtri colore. Infine, le opere possono essere presentate sia a colori sia in bianco e nero, lasciando ampio spazio alla creatività degli autori.
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Una giuria composta da quattro esperti del Fotoclub, due rappresentanti della Pro Loco e un rappresentante del Comune selezionerà i tre migliori scatti per ogni categoria. I vincitori saranno premiati il 6 gennaio 2025, durante la tradizionale tombolata al CineSmeraldo di Airuno. Ai primi classificati di ogni categoria sarà assegnato un buono da 100 euro.
“Questo concorso è un omaggio a una persona che ha sempre saputo unire la passione per la fotografia all’amore per la sua comunità" -  ha dichiarato il presidente Thierry Averna. “Speriamo che questa iniziativa possa coinvolgere tanti giovani e rafforzare il legame con il nostro territorio, proprio come avrebbe voluto Alfredo.”
B.V.
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