Cernusco L. (e non solo): considerazioni sulle ZTL
Considerazioni sulle ZTL
Le ZTL esistono più o meno da 30 anni. Il paradosso è che pretendono di risolvere nel particolare un problema generale. Il traffico selvaggio è notevolmente aumentato negli ultimi 10 anni ed è ormai consuetudine invadere sistematicamente le vie secondarie riservate alla mobilità dolce e sostenibile pur di evitare un semaforo o il traffico sulle arterie principali. L'aspetto ancora più grave è che si pretende di percorrere queste vie secondarie ad una velocità assolutamente inadeguata. Più che lecito quindi disincentivare questa malsana abitudine, ma altrettanto si dovrebbe fare per rendere le principali arterie stradali più adeguate a smaltire i propri volumi di traffico. In questo contesto se si costruirà il nuovo ponte di Paderno con l'esplicito intento di duplicare l'attuale traffico già problematico, le ZTL sono solo un palliativo. Il problema principale delle ZTL non è l'istituzione stessa ma la loro gestione. Non essendo un residente di Pagnano non mi esprimo nel merito ma, come è stato fatto presente in precedenti interventi, a Cernusco nel quartiere Oltrestatale (via Verdi, Manzoni, Monti) esiste da 30 anni una ZTL. Io ci abito e quindi posso sostenere che raramente è stata percepita dagli automobilisti come area riservata ai residenti, non solo negli orari interdetti (7.00-9.00 / 17.00-18.30), concetto obsoleto perché il problema sussiste in qualsiasi ora del giorno e della notte. Come comitato di quartiere tre anni fa abbiamo chiesto ed ottenuto un semaforo con sensore di velocità all'incrocio di via Verdi e Manzoni. Quantomeno gli incidenti sono stati azzerati, ma ancora pochi rispettano i limiti di velocità e, se scatta il rosso, pochi si fermano (in primis lo scuolabus, purtroppo). Tutti gli incidenti che si sono verificati negli ultimi 30 anni raramente hanno visto coinvolto direttamente un residente, salvo i danni ad auto o proprietà causati da carambole altrui. Ad ora il problema irrisolto riguarda via Monti percorsa sistematicamente come deviazione quando il semaforo della SP è rosso. Alcuni residenti hanno proposto di mettere i dossi, soluzione nel 2024 ormai superata perché i suv moderni quasi non li percepiscono e comunque un dosso posto in una via residenziale non dotata di un marciapiede rialzato sufficientemente largo per far passare una carrozzina per disabile, diventa un ulteriore ostacolo per chi anziano e con difficoltà di deambulazione vuole recarsi in centro paese. Vero che una volta i controlli di Polizia erano più frequenti, ma tuttavia molto parziali e poco efficaci come deterrente. Quando un'auto, magari di un residente piuttosto che di un parente stretto ma residente nello stesso comune viene fermata da un agente che procede al controllo dei documenti, nel frattempo ne passano almeno 10 di non residenti. Insomma ingiusto, o sbaglio? Oggigiorno una ZTL senza telecamere per la lettura della targa, a sua volta collegata ad un database dove sono registrate le auto con il permesso è una soluzione del tutto inutile. Pochi sanno che i trasgressori sono soggetti a un importo compreso tra 165 e 661 euro di multa, con la sospensione della patente fino a tre mesi per i recidivi i quali possono essere identificati velocemente solo grazie alla tecnologia. Paolo C. (www.21twentyone.it)
Le ZTL esistono più o meno da 30 anni. Il paradosso è che pretendono di risolvere nel particolare un problema generale. Il traffico selvaggio è notevolmente aumentato negli ultimi 10 anni ed è ormai consuetudine invadere sistematicamente le vie secondarie riservate alla mobilità dolce e sostenibile pur di evitare un semaforo o il traffico sulle arterie principali. L'aspetto ancora più grave è che si pretende di percorrere queste vie secondarie ad una velocità assolutamente inadeguata. Più che lecito quindi disincentivare questa malsana abitudine, ma altrettanto si dovrebbe fare per rendere le principali arterie stradali più adeguate a smaltire i propri volumi di traffico. In questo contesto se si costruirà il nuovo ponte di Paderno con l'esplicito intento di duplicare l'attuale traffico già problematico, le ZTL sono solo un palliativo. Il problema principale delle ZTL non è l'istituzione stessa ma la loro gestione. Non essendo un residente di Pagnano non mi esprimo nel merito ma, come è stato fatto presente in precedenti interventi, a Cernusco nel quartiere Oltrestatale (via Verdi, Manzoni, Monti) esiste da 30 anni una ZTL. Io ci abito e quindi posso sostenere che raramente è stata percepita dagli automobilisti come area riservata ai residenti, non solo negli orari interdetti (7.00-9.00 / 17.00-18.30), concetto obsoleto perché il problema sussiste in qualsiasi ora del giorno e della notte. Come comitato di quartiere tre anni fa abbiamo chiesto ed ottenuto un semaforo con sensore di velocità all'incrocio di via Verdi e Manzoni. Quantomeno gli incidenti sono stati azzerati, ma ancora pochi rispettano i limiti di velocità e, se scatta il rosso, pochi si fermano (in primis lo scuolabus, purtroppo). Tutti gli incidenti che si sono verificati negli ultimi 30 anni raramente hanno visto coinvolto direttamente un residente, salvo i danni ad auto o proprietà causati da carambole altrui. Ad ora il problema irrisolto riguarda via Monti percorsa sistematicamente come deviazione quando il semaforo della SP è rosso. Alcuni residenti hanno proposto di mettere i dossi, soluzione nel 2024 ormai superata perché i suv moderni quasi non li percepiscono e comunque un dosso posto in una via residenziale non dotata di un marciapiede rialzato sufficientemente largo per far passare una carrozzina per disabile, diventa un ulteriore ostacolo per chi anziano e con difficoltà di deambulazione vuole recarsi in centro paese. Vero che una volta i controlli di Polizia erano più frequenti, ma tuttavia molto parziali e poco efficaci come deterrente. Quando un'auto, magari di un residente piuttosto che di un parente stretto ma residente nello stesso comune viene fermata da un agente che procede al controllo dei documenti, nel frattempo ne passano almeno 10 di non residenti. Insomma ingiusto, o sbaglio? Oggigiorno una ZTL senza telecamere per la lettura della targa, a sua volta collegata ad un database dove sono registrate le auto con il permesso è una soluzione del tutto inutile. Pochi sanno che i trasgressori sono soggetti a un importo compreso tra 165 e 661 euro di multa, con la sospensione della patente fino a tre mesi per i recidivi i quali possono essere identificati velocemente solo grazie alla tecnologia. Paolo C. (www.21twentyone.it)
P.C.