Novate: una casa svaligiata e il ladro nascosto in soffitta in via De Gasperi. La banda del flessibile in azione in via Campi
Si è trovata la casa messa sottosopra dal passaggio di un malvivente e ha trascorso alcune ore, inconsapevole, con lo stesso chiuso in soffitta, "intrappolato" nella abitazione che aveva depredato, fino a quando lo ha sentito scappare dal tetto dopo avere smontato alcune tegole ed essersi aperto una via di fuga.
E' accaduto a Novate a danno di una famiglia di via De Gasperi, tra le 19.45 e le 20.15.
La vittima è rientrata a casa, accompagnata da un congiunto che era andato a recuperarla in stazione, e si è subito accorta che era stata forzata la finestra della cucina. Una volta all'interno ci è voluto poco per capire cosa fosse successo dato che sala, bagno e camere erano state messe a soqquadro così come la stessa cantina. Il ladro aveva girato tutta l'abitazione, compreso la soffitta dato che c'era la porta aperta ma un sopralluogo nei locali non aveva fatto sospettare la presenza di alcuno all'interno tanto che le vittime si erano adoperate per fare la conta dei danni, chiamando i carabinieri. All'appello sono risultati mancare degli orecchini e l'anello di fidanzamento della giovane.
Attorno alle 23.30, i rumori provenienti dal tetto con le tegole che venivano spostate hanno fatto comprendere che il ladro era ancora in casa, nascosto in soffitta dove probabilmente si era rifugiato o era stato sorpreso all'arrivo dei proprietari di casa. La porta chiusa dall'interno non gli aveva più consentito di uscire e così non ha potuto attendere che le acque si tranquillizzassero per fuggire, smontando parte del tetto, saltando sul balcone e infine in giardino per poi scomparire.
I carabinieri, immediatamente avvisati, ci hanno messo poco ad arrivare in quanto si trovavano in una casa poco distante in via Campi dove il proprietario, rientrato dal lavoro, aveva trovato l'appartamento ribaltato e la cassaforte aperta con il flessibile, esattamente come accaduto al commercialista di viale Cornaggia.
E' accaduto a Novate a danno di una famiglia di via De Gasperi, tra le 19.45 e le 20.15.
La vittima è rientrata a casa, accompagnata da un congiunto che era andato a recuperarla in stazione, e si è subito accorta che era stata forzata la finestra della cucina. Una volta all'interno ci è voluto poco per capire cosa fosse successo dato che sala, bagno e camere erano state messe a soqquadro così come la stessa cantina. Il ladro aveva girato tutta l'abitazione, compreso la soffitta dato che c'era la porta aperta ma un sopralluogo nei locali non aveva fatto sospettare la presenza di alcuno all'interno tanto che le vittime si erano adoperate per fare la conta dei danni, chiamando i carabinieri. All'appello sono risultati mancare degli orecchini e l'anello di fidanzamento della giovane.
Attorno alle 23.30, i rumori provenienti dal tetto con le tegole che venivano spostate hanno fatto comprendere che il ladro era ancora in casa, nascosto in soffitta dove probabilmente si era rifugiato o era stato sorpreso all'arrivo dei proprietari di casa. La porta chiusa dall'interno non gli aveva più consentito di uscire e così non ha potuto attendere che le acque si tranquillizzassero per fuggire, smontando parte del tetto, saltando sul balcone e infine in giardino per poi scomparire.
I carabinieri, immediatamente avvisati, ci hanno messo poco ad arrivare in quanto si trovavano in una casa poco distante in via Campi dove il proprietario, rientrato dal lavoro, aveva trovato l'appartamento ribaltato e la cassaforte aperta con il flessibile, esattamente come accaduto al commercialista di viale Cornaggia.
S.V.