L'insicurezza viaggia sui treni

Gentile Redazione,
Mi chiamo Christian Basini e sono un giornalista di Merate e collaboro con una radio della Brianza. In passato ho avuto il piacere di intervistarla. Tuttavia, la mia attività non si ferma qui. Ogni settimana, come moltissimi italiani, percorro la tratta ferroviaria Merate – Milano Porta Garibaldi per motivi di lavoro e personali. Un viaggio che dovrebbe essere routine, ma che, purtroppo, si sta trasformando in una continua minaccia alla sicurezza di noi passeggeri, dei controllori, e di chiunque si trovi su quei vagoni.
Penso che il trand del momento non sia tiktock che sta UCCIDENDO il cervello delle persone della mia età, bensì il tema sicurezza che VA AFFRONTATO. 
Oggi vi scrivo non solo per raccontare un disagio, ma per lanciare un vero e proprio allarme che non possiamo più ignorare. Negli ultimi tempi, quella che era una tratta sicura e tranquilla è diventata lo scenario di episodi sempre più frequenti di aggressioni, per lo più ad opera di gruppi di giovanissimi – spesso minorenni o poco più – che, consapevoli delle conseguenze quasi nulle, si comportano con totale spavalderia e violenza. I passeggeri, io per primo, sono preoccupati; e anche chi lavora sui treni – dai controllori al personale di sicurezza – vive con il timore di essere oggetto della prossima aggressione.
Non stiamo parlando solo di piccole provocazioni o atti di vandalismo. Stiamo parlando di veri e propri atti di violenza, che vanno dal furto alle minacce verbali, fino alle aggressioni fisiche. Scene che sembrano irreali, ma che diventano sempre più comuni per chi, come noi, non ha alternativa e deve prendere quei treni ogni giorno.
Oggi, chi viaggia sulla linea Merate - Milano Porta Garibaldi ha paura. Una paura che si è fatta spazio tra le nostre giornate, insinuandosi silenziosa, fino a diventare un peso che ci accompagna dal momento in cui saliamo sul treno a quando finalmente scendiamo. È difficile spiegarlo a chi non lo vive quotidianamente, ma i passeggeri si guardano attorno con sospetto, cercano vagoni affollati, evitano di fare rumore e di guardare negli occhi questi gruppi di ragazzini che, con la loro presenza minacciosa, dominano il treno come se fosse il loro regno.
Chiedo a voi di dare voce a questa situazione, di portarla all’attenzione degli italiani, perché quello che succede sulla linea Merate - Milano sta accadendo su molte altre tratte del nostro Paese. Abbiamo bisogno di misure concrete e immediate: un aumento della sorveglianza, la presenza costante di forze dell’ordine sui treni, e soprattutto un segnale chiaro che dimostri che lo Stato non abbandona chi viaggia, chi lavora e chi ogni giorno prende questi mezzi pubblici.
Non possiamo più aspettare che l’ennesimo episodio di violenza si trasformi in tragedia. Basta aprire i social per rendersi conto di quanti passeggeri, soprattutto giovani e anziani, abbiano raccontato episodi di paura, di insicurezza, di aggressioni. La situazione è insostenibile.
Mi rivolgo a voi con la speranza che questa lettera possa far emergere un problema reale, che va oltre il semplice disagio e riguarda la sicurezza e la serenità di chi utilizza il trasporto pubblico ogni giorno. Vi chiedo di darci voce, di amplificare il nostro grido di aiuto, e di fare in modo che, una volta per tutte, la sicurezza sui treni torni ad essere una priorità.
Grazie per l’attenzione e per il servizio che fate ogni giorno per la nostra società.
Cordiali saluti,
Christian Basini
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