Merate, lavori in p.za Eroi Domanda all’assessore ai LL.PP: l’opera è ultimata?

Con la determinazione nr. 50 del Responsabile del servizio lavori pubblici e ecologia, arch. Ramona Lazzaroni, è stato approvato il 4° stato avanzamento lavori e atti finali dell’intervento di miglioramento e accessibilità e abbattimento barriere architettoniche in centro Merate. Il quadro economico complessivo, con fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, indicava una spesa di 935mila euro. A base di gara è stato posto l’importo di 788.766 euro e, con uno sconto del 2.50% l’opera è stata assegnata alla Porfidi dell’isola di Bonate Sopra per un netto contrattuale di 769.241 euro oltre a Iva per un totale di 810mila euro cui poi si sono aggiunti altri 18mila euro di incremento di spesa che con spese per la variante portano il costo finale a 850mila euro.
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L’opera, quindi, in base alla determinazione di cui sopra sarebbe stata ultimata. Posto che, come scritto in altra occasione, non c’è stato alcun abbattimento di barriere architettoniche in quanto non ce n’erano, il tutto si è risolto nel rifacimento del fondo stradale di piazza degli Eroi e due pezzetti di via Lombardia e via Viganò, ma siamo certi che quanto previsto dal capitolato sia stato realizzato?
Non nutriamo dubbi sulla competenza dell’ufficio tecnico e dell’assessore ai lavori pubblici dell’epoca, il sindaco Massimo Augusto Panzeri. E nemmeno dell’attuale, Mattia Muzio, il quale, a domanda precisa, ha assicurato il completamento dell’opera girando, appunto, la determinazione nr. 50. Vogliamo credere che abbia letto le 18 pagine del progetto.
Ma pronunciati tutti questi atti di fede, chiediamo di spiegare a tutti noi perché non sono state realizzate le opere descritte a pagina 5 del progetto che qui riportiamo:
“Infine, per l’area di piazza Giulio Prinetti e dell’antistante via Carlo Baslini si prevedono interventi più mirati all’arredo urbano e sulle aiuole esistenti. In dettaglio le opere previste sono:
-          La sostituzione delle panchine a “C” in muratura collocate in piazza Prinetti, con coppie di panchine di forma parallelepipeda poste l’una di fronte all’altra. Se prevedono l’uso di panchine realizzate in pietra (ceppo), corredate da elementi in legno per sedute e schienali.
-          La sostituzione delle ringhierine metalliche esistenti, situate all’interno delle aiuole della piazza con altro manufatto di analogo materiale e analoga funzione, ma con disegno più semplice e lineare”.
Ultima domanda: le aiuole sotto i tigli di via Carlo Baslini e piazza degli Eroi sono state modificate da quadrate a rettangolari mentre quelle di via Francesco Viganò sono rimaste com’erano. Con evidente disarmonia architettonica. Anche questo è stato concordato?
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L’ing. Mattia Muzio potrebbe confortarci assicurando che accordi successivi hanno portato all’eliminazione dei lavori previsti in piazza Giulio Prinetti?
E garantire che il costo è stato parametrato ai lavori effettivamente svolti?
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