Aizurro piange la scomparsa dell'artigiano Guido Pirovano
A distanza di pochi giorni dalla scomparsa di due note cittadine airunesi, Adele Bonacina (in Manzocchi) e Luciana Colombo, un altro personaggio conosciutissimo in paese e non solo se n’è andato. Si tratta dell’artigiano e maestro del legno Guido Pirovano, dell’alta frazione Aizurro. Classe 1952, Pirovano si è spento negli scorsi giorni all’età di 72 anni, vinto da un male incurabile.
Pirovano aveva appreso l’arte della tornitura del legno da un anziano artigiano della Valle Imagna e da allora aveva continuato a lavorare dando libero sfogo alla sua creatività e inventiva, facendo di quella passione un lavoro e andando a vendere i suoi manufatti nelle province di Milano, Piacenza, Parma, Bologna, Modena, Genova e Verona, e promuovendo soprattutto insieme ad appassionati le antiche arti. Dall’incontro con altri “maestri”, infatti, nel 1999 aveva contribuito alla nascita del gruppo “Artigiani girovaghi lombardi”, il tutto a partire dall’idea di esibirsi nella propria arte nelle piazze del Nord Italia.
Da anni era sposato con la moglie Gigliola, che lo supportava nel suo lavoro e dal cui matrimonio sono nati i figli Stella e Paolo. Con lei nel maggio del 2013 aveva affrontato il dolore per la prematura perdita del figlio Martino, scomparso a soli 29 anni sconfitto da una malattia. L’intera comunità di Aizurro era stata vicina alla famiglia in quel momento, e continua a esserlo grazie alla Associazione “Amici di Tino”, nata poco dopo la scomparsa del giovane al fine di continuare a ricordarlo.
Nonostante il dolore, Guido era andato avanti nella sua vita e nel suo lavoro, trasformando semplici pezzi di legno in opere uniche. Proprio quest’anno, a maggio, insieme alla moglie aveva esposto i suoi prodotti alla Fiera Agricola di Aizurro.
La salma di Guido Pirovano è composta presso la Casa Funeraria in via Vittorio E. II 19 a Brivio fino a martedì 12 novembre, per poi proseguire per il tempio crematorio.
Amava definirsi il “primo cittadino” del paese, perché la sua casa in frazione era quella all’altitudine più alta di tutte. Proprio lì, tra gli alberi, è dove aveva anche la bottega in cui lavorava il legno a mano con il tornio, un’arte che, come ricordava sempre, “è in via di estinzione”, ma che lui invece continuava a svolgere con passione dal 1979. Migliaia gli oggetti che in tanti anni di lavoro ha realizzato con le sue mani con legno di noce, ciliegio, tiglio, faggio e altre qualità. Gli oggetti, ognuno unico nel suo genere, erano i più svariati, da pomoli a gambe per i tavoli, colonne per scale, piatti, sottopiatti, orologi, dosa miele, bomboniere, posate e vari suppellettili, e persino burattini. Nel 2022, in occasione dei 50 anni della Pro Loco, aveva preparato decine di piatti intagliati in legno con un’incisione commemorativa realizzata con il pirografo, che erano poi stati donati a ex presidenti e volontari.
Pirovano aveva appreso l’arte della tornitura del legno da un anziano artigiano della Valle Imagna e da allora aveva continuato a lavorare dando libero sfogo alla sua creatività e inventiva, facendo di quella passione un lavoro e andando a vendere i suoi manufatti nelle province di Milano, Piacenza, Parma, Bologna, Modena, Genova e Verona, e promuovendo soprattutto insieme ad appassionati le antiche arti. Dall’incontro con altri “maestri”, infatti, nel 1999 aveva contribuito alla nascita del gruppo “Artigiani girovaghi lombardi”, il tutto a partire dall’idea di esibirsi nella propria arte nelle piazze del Nord Italia.
Da anni era sposato con la moglie Gigliola, che lo supportava nel suo lavoro e dal cui matrimonio sono nati i figli Stella e Paolo. Con lei nel maggio del 2013 aveva affrontato il dolore per la prematura perdita del figlio Martino, scomparso a soli 29 anni sconfitto da una malattia. L’intera comunità di Aizurro era stata vicina alla famiglia in quel momento, e continua a esserlo grazie alla Associazione “Amici di Tino”, nata poco dopo la scomparsa del giovane al fine di continuare a ricordarlo.
Nonostante il dolore, Guido era andato avanti nella sua vita e nel suo lavoro, trasformando semplici pezzi di legno in opere uniche. Proprio quest’anno, a maggio, insieme alla moglie aveva esposto i suoi prodotti alla Fiera Agricola di Aizurro.
La salma di Guido Pirovano è composta presso la Casa Funeraria in via Vittorio E. II 19 a Brivio fino a martedì 12 novembre, per poi proseguire per il tempio crematorio.
L’amministrazione comunale, il sindaco Gianfranco Lavelli e tutti i consiglieri comunali si stringono attorno alla famiglia.
E.Ma.