Olgiate: il ringraziamento del sindaco agli Alpini per l’Unità
Hanno preso parte anche i giovani studenti del Consiglio Comunale dei Ragazzi e delle Ragazze a Olgiate Molgora lunedì mattina alla celebrazione del IV Novembre, Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, e di questo il sindaco Giovanni Battista Bernocco è rimasto soddisfatto, così come l’ex presidente del gruppo Alpini, Marco Panzeri.
La cerimonia è iniziata con un corteo silenzioso che dal parcheggio della scuola primaria, percorrendo viale Sommi Picenardi, ha raggiunto il monumento ai caduti, dove è stato suonato l’Inno d’Italia e sono state poste due corone d’alloro. A perdere parte alla cerimonia, oltre agli studenti con le insegnanti, il sindaco Bernocco, il vice Matteo Fratangeli, gli Alpini, il comandante del Corpo Intercomunale di Polizia Locale Alberto Maggioni, il Maresciallo della Stazione Carabinieri di Brivio Umberto Bonetto e i consiglieri di minoranza Pierantonio Galbusera e Stefano Golfari, anche il parroco, don Emanuele Colombo, che ha riunito i presenti in un momento di preghiera e ha benedetto il monumento.
Prima di lasciar parola al sindaco, il presidente del gruppo Alpini, Paolo Bonfanti, ha letto il messaggio scritto per l’occasione dal presidente nazionale ANA, Sebastiano Favero. “106 anni dalla fine del Primo Conflitto Mondiale ci ritroviamo ancora, convinti e coesi, davanti ai monumenti che ricordano i nostri caduti e la nostra storia, celebrando così, ovunque ci sia un Gruppo Alpini, la ricorrenza del IV Novembre. È doloroso constatare che, nonostante le speranze che avevamo espresso un anno fa, le gravissime tensioni internazionali non accennino a diminuire: la pace mondiale è sempre più a rischio, ma proprio per questo l’appuntamento di questo giorno si carica, se possibile, ancor più di significati” ha detto, invitando le Penne Nere a mantenere vivo l’impegno nella comunità sulle tracce lasciate dai padri e tenendo vivo il ricordo di quanti sono caduti per offrire alle generazioni successive un futuro migliore.
Il sindaco Bernocco ha ringraziato il presidente per queste parole, e tutti gli Alpini. “Con la loro dedizione e il loro spirito di servizio continuano a rappresentare valori fondamentali come l'amicizia e l’aiuto reciproco. La loro presenza, non solo nei momenti di difficoltà, ma anche nelle attività quotidiane della comunità, come in questi giorni sta avvenendo alla Casa di Comunità di Olgiate, per accogliere gli anziani al momento della vaccinazione antinfluenzale, ci ricorda l'importanza di essere sempre pronti per dare agli altri” ha detto il sindaco, ricordando poi le guerre in corso nel Mondo in questo momento. “Queste crisi ci ricordano quanto sia fragile la pace e quanto sia importante il nostro impegno per costruire un futuro di dialogo e comprensione. Ogni conflitto porta con sé sofferenza, distruzione e perdita, e dobbiamo lavorare insieme ad ogni livello istituzionale per promuovere la giustizia e i diritti umani per tutti. Le storie di chi ci ha preceduto ci insegnano a costruire un futuro migliore, basato sul rispetto reciproco e sulla cooperazione”. Quindi, appellandosi ai giovani del Consiglio Comunale dei Ragazzi e delle Ragazze, il primo cittadino ha proseguito: “È anche un vostro compito, ragazzi e ragazze, come giovani cittadini, custodire questi insegnamenti. Invito tutti voi a partecipare attivamente a questa celebrazione: attraverso momenti di riflessione da continuare in classe, rendiamo omaggio a coloro che hanno dato la vita per difendere ciò che avevano di più caro. Leggendo i nomi incisi nel marmo sui nostri monumenti ci rendiamo conto di quanto siano costate le guerre in termini di lutti, di vite spezzate, di famiglie distrutte o che dovettero ricominciare dal niente”.
La cerimonia è proseguita nella frazione San Zeno, al monumento ai caduti di via Vallicelli, dove sindaco, vicesindaco, rappresentanti delle Forze dell’Ordine e Alpini hanno trovato ad accoglierli don Giancarlo Cereda. Il sacerdote ha pregato per i caduti e ricordato il loro valore prima di benedire il monumento. Ha partecipato alla cerimonia anche l’ex sindaco Dorina Zucchi. Tutti i presenti poi, come da tradizione, si sono recati alla chiesina del Foppone, dove don Giancarlo ha celebrato la santa messa.
La cerimonia è iniziata con un corteo silenzioso che dal parcheggio della scuola primaria, percorrendo viale Sommi Picenardi, ha raggiunto il monumento ai caduti, dove è stato suonato l’Inno d’Italia e sono state poste due corone d’alloro. A perdere parte alla cerimonia, oltre agli studenti con le insegnanti, il sindaco Bernocco, il vice Matteo Fratangeli, gli Alpini, il comandante del Corpo Intercomunale di Polizia Locale Alberto Maggioni, il Maresciallo della Stazione Carabinieri di Brivio Umberto Bonetto e i consiglieri di minoranza Pierantonio Galbusera e Stefano Golfari, anche il parroco, don Emanuele Colombo, che ha riunito i presenti in un momento di preghiera e ha benedetto il monumento.
Prima di lasciar parola al sindaco, il presidente del gruppo Alpini, Paolo Bonfanti, ha letto il messaggio scritto per l’occasione dal presidente nazionale ANA, Sebastiano Favero. “106 anni dalla fine del Primo Conflitto Mondiale ci ritroviamo ancora, convinti e coesi, davanti ai monumenti che ricordano i nostri caduti e la nostra storia, celebrando così, ovunque ci sia un Gruppo Alpini, la ricorrenza del IV Novembre. È doloroso constatare che, nonostante le speranze che avevamo espresso un anno fa, le gravissime tensioni internazionali non accennino a diminuire: la pace mondiale è sempre più a rischio, ma proprio per questo l’appuntamento di questo giorno si carica, se possibile, ancor più di significati” ha detto, invitando le Penne Nere a mantenere vivo l’impegno nella comunità sulle tracce lasciate dai padri e tenendo vivo il ricordo di quanti sono caduti per offrire alle generazioni successive un futuro migliore.
Il sindaco Bernocco ha ringraziato il presidente per queste parole, e tutti gli Alpini. “Con la loro dedizione e il loro spirito di servizio continuano a rappresentare valori fondamentali come l'amicizia e l’aiuto reciproco. La loro presenza, non solo nei momenti di difficoltà, ma anche nelle attività quotidiane della comunità, come in questi giorni sta avvenendo alla Casa di Comunità di Olgiate, per accogliere gli anziani al momento della vaccinazione antinfluenzale, ci ricorda l'importanza di essere sempre pronti per dare agli altri” ha detto il sindaco, ricordando poi le guerre in corso nel Mondo in questo momento. “Queste crisi ci ricordano quanto sia fragile la pace e quanto sia importante il nostro impegno per costruire un futuro di dialogo e comprensione. Ogni conflitto porta con sé sofferenza, distruzione e perdita, e dobbiamo lavorare insieme ad ogni livello istituzionale per promuovere la giustizia e i diritti umani per tutti. Le storie di chi ci ha preceduto ci insegnano a costruire un futuro migliore, basato sul rispetto reciproco e sulla cooperazione”. Quindi, appellandosi ai giovani del Consiglio Comunale dei Ragazzi e delle Ragazze, il primo cittadino ha proseguito: “È anche un vostro compito, ragazzi e ragazze, come giovani cittadini, custodire questi insegnamenti. Invito tutti voi a partecipare attivamente a questa celebrazione: attraverso momenti di riflessione da continuare in classe, rendiamo omaggio a coloro che hanno dato la vita per difendere ciò che avevano di più caro. Leggendo i nomi incisi nel marmo sui nostri monumenti ci rendiamo conto di quanto siano costate le guerre in termini di lutti, di vite spezzate, di famiglie distrutte o che dovettero ricominciare dal niente”.
La cerimonia è proseguita nella frazione San Zeno, al monumento ai caduti di via Vallicelli, dove sindaco, vicesindaco, rappresentanti delle Forze dell’Ordine e Alpini hanno trovato ad accoglierli don Giancarlo Cereda. Il sacerdote ha pregato per i caduti e ricordato il loro valore prima di benedire il monumento. Ha partecipato alla cerimonia anche l’ex sindaco Dorina Zucchi. Tutti i presenti poi, come da tradizione, si sono recati alla chiesina del Foppone, dove don Giancarlo ha celebrato la santa messa.
E.Ma.