Contuso in largo Mandic finisce a Lecco e dimesso in serata. Che senso ha?

Al momento nessuno ha saputo dare spiegazioni plausibili e, verrebbe da dire, anche credibili, di quanto accaduto giovedì.
Poco prima delle 18 in via Cerri, angolo via san Vincenzo, si verifica un incidente tra un'auto e una moto. La chiamata alla centrale del 112 fa giungere sul posto ambulanza e auto-infermieristica per un codice di alta gravità, classificato in rosso. La localizzazione è “Largo san Leopoldo Mandic”.
Le condizioni meteo hanno probabilmente influenzato la conduzione dei veicoli, la visibilità non è delle migliori e la pioggia cade a dirotto. Quando gli operatori sanitari giungono sul posto, con l'ausilio anche del personale della polizia locale che chiude il transito e devia le auto nel parcheggio per consentire i soccorsi, prendono in carico il centauro rimasto a terra e gli prestano le prime cure.
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La situazione si ridimensiona e il trasporto in ospedale è in "giallo" dunque di media gravità.
Fin qui nulla di strano se non fosse che l'ospedale prescelto non è il san Leopoldo Mandic, letteralmente a pochi passi (il paziente avrebbe praticamente potuto essere portato a braccio in pronto soccorso se non fosse stato per la pioggia) ma il Manzoni di Lecco dove arriva poco prima delle 19, un'ora dopo la chiamata ai soccorsi.
Ci si sarebbe aspettati un ricovero, un intervento vista la scelta di dirottare il ferito altrove rispetto a Merate, magari per una operazione chirurgica ormai a chiusura di giornata. E invece il paziente, policontuso, viene dimesso da Lecco poco prima delle 21.
Ora sorge naturale la domanda da porre al Direttore generale dell'ASST ma più che a lui, ai consiglieri regionali "vicini" all'assessore Guido Bertolaso: è l'Agenzia Regionale Emergenza Urgenza (AREU) che, indirizzando le ambulanze, "decide" la sorte di un presidio ospedaliero? La stessa AREU cui Bertolaso che inspiegabilmente dalla protezione Civile è diventato assessore lombardo alla sanità, vorrebbe assegnare la gestione dei Pronto Soccorso?
 Ci sarà pure una volta che anche Mauro Piazza e Giacomo Zamperini porranno domande precise al Dg Areu privilegiando così le ragioni del territorio anziché quelle del partito di appartenenza? 
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