Merate: un successo annunciato. Ma il Commercio non ha risposto
Un successo annunciato, cui il tessuto commerciale di Merate non è stato in grado – o non ha voluto – rispondere con altrettanto entusiasmo. Le colonne di persone salivano da via Manzoni verso il centro, tra un brutto spettacolo di serrande abbassate. Quasi tutti i negozi della piazza sono rimasti chiusi. Mentre centinaia di persone sciamavano alla ricerca di un caffè o un pasto caldo. La prima è stata un successo per il “Narciso” di Caravaggio (o di Spadarino e altri, il risultato non cambia) e un mezzo fallimento per i commercianti meratesi.
Del resto è noto che Confcommercio in città non ha mai sviluppato un’iniziativa di un qualche rilievo, (non si capisce perché gli esercenti meratesi continuino a pagare la tessera) l’assessorato evidentemente non è stato in grado, nel breve tempo a disposizione, di organizzare qualche percorso guidato, Proloco svolge attività di piccolo cabotaggio, il resto ha marciato in ordine sparso.
Chiusi anche un paio di bar proprio in centro – e non è un bel vedere – e un terzo che da anni ha la luce spenta, gli altri locali sono stati letteralmente presi d’assalto. Una fatica enorme ma un successo meritato.
Ora però si tratta di prepararsi al meglio per il prossimo fine settimana. La Banda sociale potrebbe riaprire provvisoriamente la mensa a base di prodotti tipicamente lombardi, forse si potrebbe aprire una trattativa per l’utilizzo a tempo del bel locale La Torre.
Cinque giorni per organizzare l’accoglienza di qualche migliaio di persone in arrivo da altre province e da fuori regione.
Cinque giorni per convincere i commercianti del centro e di via Manzoni a restare aperti.
Cinque giorni per offrire ai visitatori una guida che sia almeno visibile, non come quella in distribuzione che richiede una lente d’ingrandimento e una capacità deduttiva da settimana enigmistica per comprendere qualcosa.
Forza Assessore Airoldi, ha cinque giorni di tempo per mettere in campo qualche iniziativa all’altezza di un evento di portata mondiale. Nel primo fine settimana villa Confalonieri ha registrato duemila accessi.
Non facciamo un’altra figura da peracottari come quella di oggi.
Del resto è noto che Confcommercio in città non ha mai sviluppato un’iniziativa di un qualche rilievo, (non si capisce perché gli esercenti meratesi continuino a pagare la tessera) l’assessorato evidentemente non è stato in grado, nel breve tempo a disposizione, di organizzare qualche percorso guidato, Proloco svolge attività di piccolo cabotaggio, il resto ha marciato in ordine sparso.
Chiusi anche un paio di bar proprio in centro – e non è un bel vedere – e un terzo che da anni ha la luce spenta, gli altri locali sono stati letteralmente presi d’assalto. Una fatica enorme ma un successo meritato.
Ora però si tratta di prepararsi al meglio per il prossimo fine settimana. La Banda sociale potrebbe riaprire provvisoriamente la mensa a base di prodotti tipicamente lombardi, forse si potrebbe aprire una trattativa per l’utilizzo a tempo del bel locale La Torre.
Cinque giorni per organizzare l’accoglienza di qualche migliaio di persone in arrivo da altre province e da fuori regione.
Cinque giorni per convincere i commercianti del centro e di via Manzoni a restare aperti.
Cinque giorni per offrire ai visitatori una guida che sia almeno visibile, non come quella in distribuzione che richiede una lente d’ingrandimento e una capacità deduttiva da settimana enigmistica per comprendere qualcosa.
Forza Assessore Airoldi, ha cinque giorni di tempo per mettere in campo qualche iniziativa all’altezza di un evento di portata mondiale. Nel primo fine settimana villa Confalonieri ha registrato duemila accessi.
Non facciamo un’altra figura da peracottari come quella di oggi.
Claudio Brambilla