Il mastrogiardiniere/73: storia, fasi fisiologiche e terreno dei bulbi
Buongiorno, oggi parliamo di bulbose.
STORIA
Ne parlano sin dall’antichità di questi stupendi fiori come il GIGLIO BIANCO (lilium candidum) descritto dai sumeri su alcune tavolette ritrovate d’argilla fin dal v millennio a.c.
Lo ZAFFERANO (crocus sativus) coltivato a creta tra il 2700 e il 1400 a.c.
L’IRIS (Iris barbata ) arrivato dalla Siria, per merito del faraone egiziano thumtmosi terzo vissuto nel 1479-1425 a.c.
Il NARCISO originaria del nord Africa.
E se non fosse per il viaggio di Ogier Ghiselin a Costantinopoli nel 1544, botanico scrittore inviato dall’imperatore d’Austria.
Sua maestà il TULIPANO sarebbe meno conosciuto in tutto il mondo, e soprattutto in Olanda, patria del bulbo e delle bulbose in genere e paese al mondo specializzato nel produrre nuove varietà e con una forte capacità di commercializzazione.
Cos’è UN BULBO?
Il bulbo che noi troviamo al garden e nei negozi specializzati non è una radice ma un insieme di foglie e fusti modificati, dove al suo interno si trovano sostanze di riserva che verranno utilizzate durante le fasi di crescita e fioritura, si deduce che, se si acquista bulbi di grosse dimensioni, avremo fioriture di qualità superiori.
FASI FISIOLOGICHE DEI BULBI
Partiamo da ottobre quando i bulbi vengono acquistati, il loro aspetto per la maggior parte delle volte è tendenzialmente sferico senza radici apparenti e con due polarità, una parte leggermente appiattita dove svilupperà le radici (da ottobre a giugno) e una parte leggermente appuntita e sporgente dove svilupperà un germoglio e successivamente il fiore (da marzo a giugno) tutto dipende dalle varietà. Quando acquistate i bulbi devono essere sufficientemente turgidi per essere di buona qualità, bulbi molli sinonimo di vecchiaia, entro novembre gli ultimi acquisti e piantagione.Dopo aver conosciuto le parti del bulbo andremo a piantarli o in vaso o in terra, seguendo la polarità giusta (apice in su e base del bulbo che guarda in giù). La profondità la indica la dimensione (diametro) del bulbo, se il diametro del bulbo acquistato sarà all’incirca di 4/5 centimetri, allora anche la profondità di interro sarà la medesima 4/5 centimetri, i bulbi devono sempre sentire le campane. La distanza tra un bulbo e l’altro sarà il doppio del suo diametro, basterà mettere tre bulbi vicini e togliere successivamente quello in mezzo.TERRENO ESPOSIZIONE
Il terreno dovrà essere sufficientemente sciolto se piantati in terra, mischiate con la vangatura un po’ di terriccio universale al terreno e avrete risolto il problema. (sarà sufficiente 40 litri di terriccio universale per metro quadro di terra). Se piantate i bulbi in un vaso acquistate del terriccio specifico da inserire nel vaso. La maggior parte dei bulbi vanno esposti al sole e che prendano tutto il freddo dell’inverno se no, non riusciranno a fiorire bene (non portateli in casa). Togliete i sotto piatti per non rischiare ristagni idrici che possano favorire il marciume durante i lunghi periodi di pioggia, autunno invernali. Durante il periodo che va da gennaio a febbraio cominceranno a vegetare, fino ad arrivare a fiorire, per primo i crocus e giacinti a febbraio, tulipani e narcisi a marzo, lilium Amaryllis aprile, tutto dipenderà da genere e specie.
COSA FARE QUANDO FINISCE LA FIORITURA
Al termine della fioritura quando i fiori saranno diventati brutti andranno tagliati gli scapi fiorali, o bottone fiorale con i futuri i semi, per favorire alle foglie che processano fotosintesi di portare sostanze di riserva al bulbo e far sì che si ingrossi. Lasciate che all’arrivo dell’ estate le foglie secchino da sole, prima di toglierle e i bulbi entrino in riposo vegetativo. Lasciate i bulbi in terra nel suo ambiente naturale, non estirpateli se non per necessità. Se volete togliere i bulbi dai vasi fatelo quando sarà sparito completamente tutto l’apparato fogliare, poi pulite la terra completamente dal bulbo, lascerete i bulbi asciugare esternamente all’ombra per 15 giorni poi li porrete in un ambiente molto fresco, meglio se in frigo, per impedire che si disidratino e si conservino più a lungo, fino alla nuova piantagione. Le bulbose da forzatura e fiorite anticipate, che vengono acquistate durante fine autunno/inizio inverno per fare in modo che durino più a lungo posizionateli, se possibile, in ambienti freschi.
E ora buon lavoro! Alla prossima
Se avete domande, dubbi, curiosità, criticità del vostro verde da sottoporre al "mastro" inviatele pure a redazione@merateonline.it oppure scrivete al numero 351.348.12.57 corredando il vostro scritto possibilmente di fotografie.
STORIA
Ne parlano sin dall’antichità di questi stupendi fiori come il GIGLIO BIANCO (lilium candidum) descritto dai sumeri su alcune tavolette ritrovate d’argilla fin dal v millennio a.c.
Lo ZAFFERANO (crocus sativus) coltivato a creta tra il 2700 e il 1400 a.c.
L’IRIS (Iris barbata ) arrivato dalla Siria, per merito del faraone egiziano thumtmosi terzo vissuto nel 1479-1425 a.c.
Il NARCISO originaria del nord Africa.
E se non fosse per il viaggio di Ogier Ghiselin a Costantinopoli nel 1544, botanico scrittore inviato dall’imperatore d’Austria.
Sua maestà il TULIPANO sarebbe meno conosciuto in tutto il mondo, e soprattutto in Olanda, patria del bulbo e delle bulbose in genere e paese al mondo specializzato nel produrre nuove varietà e con una forte capacità di commercializzazione.
Cos’è UN BULBO?
Il bulbo che noi troviamo al garden e nei negozi specializzati non è una radice ma un insieme di foglie e fusti modificati, dove al suo interno si trovano sostanze di riserva che verranno utilizzate durante le fasi di crescita e fioritura, si deduce che, se si acquista bulbi di grosse dimensioni, avremo fioriture di qualità superiori.
FASI FISIOLOGICHE DEI BULBI
Partiamo da ottobre quando i bulbi vengono acquistati, il loro aspetto per la maggior parte delle volte è tendenzialmente sferico senza radici apparenti e con due polarità, una parte leggermente appiattita dove svilupperà le radici (da ottobre a giugno) e una parte leggermente appuntita e sporgente dove svilupperà un germoglio e successivamente il fiore (da marzo a giugno) tutto dipende dalle varietà. Quando acquistate i bulbi devono essere sufficientemente turgidi per essere di buona qualità, bulbi molli sinonimo di vecchiaia, entro novembre gli ultimi acquisti e piantagione.Dopo aver conosciuto le parti del bulbo andremo a piantarli o in vaso o in terra, seguendo la polarità giusta (apice in su e base del bulbo che guarda in giù). La profondità la indica la dimensione (diametro) del bulbo, se il diametro del bulbo acquistato sarà all’incirca di 4/5 centimetri, allora anche la profondità di interro sarà la medesima 4/5 centimetri, i bulbi devono sempre sentire le campane. La distanza tra un bulbo e l’altro sarà il doppio del suo diametro, basterà mettere tre bulbi vicini e togliere successivamente quello in mezzo.TERRENO ESPOSIZIONE
Il terreno dovrà essere sufficientemente sciolto se piantati in terra, mischiate con la vangatura un po’ di terriccio universale al terreno e avrete risolto il problema. (sarà sufficiente 40 litri di terriccio universale per metro quadro di terra). Se piantate i bulbi in un vaso acquistate del terriccio specifico da inserire nel vaso. La maggior parte dei bulbi vanno esposti al sole e che prendano tutto il freddo dell’inverno se no, non riusciranno a fiorire bene (non portateli in casa). Togliete i sotto piatti per non rischiare ristagni idrici che possano favorire il marciume durante i lunghi periodi di pioggia, autunno invernali. Durante il periodo che va da gennaio a febbraio cominceranno a vegetare, fino ad arrivare a fiorire, per primo i crocus e giacinti a febbraio, tulipani e narcisi a marzo, lilium Amaryllis aprile, tutto dipenderà da genere e specie.
COSA FARE QUANDO FINISCE LA FIORITURA
Al termine della fioritura quando i fiori saranno diventati brutti andranno tagliati gli scapi fiorali, o bottone fiorale con i futuri i semi, per favorire alle foglie che processano fotosintesi di portare sostanze di riserva al bulbo e far sì che si ingrossi. Lasciate che all’arrivo dell’ estate le foglie secchino da sole, prima di toglierle e i bulbi entrino in riposo vegetativo. Lasciate i bulbi in terra nel suo ambiente naturale, non estirpateli se non per necessità. Se volete togliere i bulbi dai vasi fatelo quando sarà sparito completamente tutto l’apparato fogliare, poi pulite la terra completamente dal bulbo, lascerete i bulbi asciugare esternamente all’ombra per 15 giorni poi li porrete in un ambiente molto fresco, meglio se in frigo, per impedire che si disidratino e si conservino più a lungo, fino alla nuova piantagione. Le bulbose da forzatura e fiorite anticipate, che vengono acquistate durante fine autunno/inizio inverno per fare in modo che durino più a lungo posizionateli, se possibile, in ambienti freschi.
E ora buon lavoro! Alla prossima
Se avete domande, dubbi, curiosità, criticità del vostro verde da sottoporre al "mastro" inviatele pure a redazione@merateonline.it oppure scrivete al numero 351.348.12.57 corredando il vostro scritto possibilmente di fotografie.
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