Paderno: soggiorna al B&B senza pagare, condannato
Ha soggiornato per una notte (invece delle quattro riservate) in un bed&breakfast di Paderno d’Adda, ha “scroccato” un passaggio da Milano centrale sino al paese e poi è sparito, senza pagare, e portando con sé anche la chiave della stanza.
Una condotta che si è conclusa in tribunale a Lecco e che gli è costata la condanna a 8 mesi e 15 giorni di reclusione, oltre a una multa di 800 euro e al pagamento delle spese processuali.
A lui il giudice Gianluca Piantadosi ha contestato la recidiva specifica e il vincolo della continuazione.
I fatti risalgono al mese di ottobre 2022 quando la titolare dell’attività, aperta da pochi giorni, riceve la sua seconda prenotazione da parte di MM che riserva la stanza, per due persone, per un totale di quattro notti. Giunto in stazione a Milano, però, si trova in difficoltà a raggiungere Paderno per problemi ai mezzi pubblici. La donna, allora, si offre di andarlo a prendere e nel viaggio scopre che il suo cliente, oltre a essere l’unico occupante della stanza, è uno chef che presterà servizio in una serie di eventi nella bergamasca, con il coinvolgimento anche di personaggi di spicco come Silvio Berlusconi. Giunti a notte fonda a Paderno, si accordano per il pagamento del corrispettivo il giorno seguente, sia perché la piattaforma di prenotazione prevedeva in questo caso la riscossione direttamente in loco vista l’apertura recente dell’attività e sia per il fatto che - ha spiegato - avrebbe dovuto recuperare la carta aziendale.
Nonostante i primi messaggi whatsapp tra l’imputato e la titolare del B&B per incontrarsi per il pagamento, l’uomo la cui residenza è stata ricondotta, dai carabinieri di Brivio, a Roma, sparisce.
Per la vittima non c’è stata altra possibilità che sporgere denuncia e appurare che oltre ad avere perso le quattro notti riservate al soggetto, non avere introitato il pernottamento di una sola notte ci aveva rimesso anche la chiave del mini appartamento (una stanza con bagno e piccolo soggiorno).
Per M.M. il vice procuratore onorario Mattia Mascaro ha chiesto la condanna a un anno per appropriazione indebita e insolvenza fraudolenta. Minimo pena e benefici di legge la richiesta del difensore che ha trovato in dissenso però il giudice, espressosi per una condanna.
Una condotta che si è conclusa in tribunale a Lecco e che gli è costata la condanna a 8 mesi e 15 giorni di reclusione, oltre a una multa di 800 euro e al pagamento delle spese processuali.
A lui il giudice Gianluca Piantadosi ha contestato la recidiva specifica e il vincolo della continuazione.
I fatti risalgono al mese di ottobre 2022 quando la titolare dell’attività, aperta da pochi giorni, riceve la sua seconda prenotazione da parte di MM che riserva la stanza, per due persone, per un totale di quattro notti. Giunto in stazione a Milano, però, si trova in difficoltà a raggiungere Paderno per problemi ai mezzi pubblici. La donna, allora, si offre di andarlo a prendere e nel viaggio scopre che il suo cliente, oltre a essere l’unico occupante della stanza, è uno chef che presterà servizio in una serie di eventi nella bergamasca, con il coinvolgimento anche di personaggi di spicco come Silvio Berlusconi. Giunti a notte fonda a Paderno, si accordano per il pagamento del corrispettivo il giorno seguente, sia perché la piattaforma di prenotazione prevedeva in questo caso la riscossione direttamente in loco vista l’apertura recente dell’attività e sia per il fatto che - ha spiegato - avrebbe dovuto recuperare la carta aziendale.
Nonostante i primi messaggi whatsapp tra l’imputato e la titolare del B&B per incontrarsi per il pagamento, l’uomo la cui residenza è stata ricondotta, dai carabinieri di Brivio, a Roma, sparisce.
Per la vittima non c’è stata altra possibilità che sporgere denuncia e appurare che oltre ad avere perso le quattro notti riservate al soggetto, non avere introitato il pernottamento di una sola notte ci aveva rimesso anche la chiave del mini appartamento (una stanza con bagno e piccolo soggiorno).
Per M.M. il vice procuratore onorario Mattia Mascaro ha chiesto la condanna a un anno per appropriazione indebita e insolvenza fraudolenta. Minimo pena e benefici di legge la richiesta del difensore che ha trovato in dissenso però il giudice, espressosi per una condanna.
S.V.