Brivio: nuovo incarico per padre Antonio in Colombia

Ottobre è il mese missionario.  Tanti sono i sacerdoti della zona che vivono dall’altra parte del mondo e aiutano gli altri, portando avanti, appunto, la loro missione. Tra questi anche padre  Antonio Formenti di Brivio, dei padri somaschi che da anni risiede in Colombia ma che di tanto in tanto ritorna in Brianza, come accaduto quest’estate, quando ha festeggiato con la comunità briviese il suo 45° anniversario di ordinazione. 
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Recentemente, attraverso una lettera mandata alla parrocchia e pubblicata sull’ultimo numero del periodico di informazione parrocchiale, ha aggiornato sulla situazione dello stato in cui vive. “Come ben sapete, la situazione di povertà, abbandono, ingiustizia e violenza continuano e anche peggiorano: a Bogotà, per esempio, il 40% della gente consuma un solo pasto al giorno e per giunta molto esiguo. La Colombia è anche tutt’ora invasa dai Venezuelani che fuggono dalla terribile dittatura di Maduro, non hanno nulla: né un lavoro, né un tetto e si vedono costretti ad arrivare al punto di rubare. Ma oltre a tutto ciò ora si aggiunge una preoccupazione in più: è salito al potere un presidente di sinistra che anni fa apparteneva alla guerriglia. Si teme che potremmo arrivare ad una dittatura come in Venezuela.Ci sarebbe molto altro da dire ma temo di stancarvi con ciò che sapete ormai molto bene”. 

Nella sua lettera il missionario ha voluto anche aggiornare gli amici briviesi proprio sul suo operato e il  nuovo incarico: “Dopo quarantacinque anni di missione somasca, secondo il nostro carisma, con i bambini e i giovani abbandonati, scartati dalla società, bisognosi di affetto e di tutto, esposti alla droga e alla delinquenza… e dopo aver fatto di tutto: educatore, direttore di scuola, formatore di postulanti, novizi e chierici, parroco, superiore, consigliere e addirittura provinciale…Ora il mio Gesù mi chiedi di fermarmi un po’. Sono in una comunità che gestisce un’istituzione di internato con un gruppetto di ragazzi abbandonati, situata in un paesino a mezz’ora da Medellin (la seconda città più grande di Colombia). Sono incaricato di seguirli nella parte spirituale: S. Messa, confessioni, catechesi, direzione spirituale ecc. ma senza più nessun incarico di grossa responsabilità (direttore, superiore, formatore ecc.). È per me come una nuova tappa della mia vita. Chissà, forse l’ultima. Forse il mio Gesù mi chiede di dare ancora ai miei fratelli la mia lunga esperienza e la mia silenziosa preghiera ma non più un incarico direttivo o qualche altra importante responsabilità. Vi chiedo una preghiera affinché io possa sentire sempre con esattezza ciò che il Signore vuole ancora da me. La vostra vicinanza e il vostro affetto certamente saranno un grande sostegno per me. E… chissà, tornerò qualche volta ancora con voi per potervi ringraziare di tutto l’amore che mi ha accompagnato in tanti anni di missione e potervi mostrare quanto bene vi voglio.Vostro Antonio”. 
E.Ma.
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